IL BUE NERO - o della cattiva coscienza degli italiani

Domenica 8 dicembre 2019 ore 21 | Sala Centofiori - via Gorki 16

IL BUE NERO - o della cattiva coscienza degli italiani

regia: Ivonne Capece

dramaturg: Marzio Badalì

scene e costumi: Micol Vighi

interpreti: Elisa Petrolini, Nicola Santolini

Il Bue Nero – o della cattiva coscienza degli italiani è un viaggio nella memoria, ma non di quelli che ripercorrono la Storia. È un'indagine grottesca e provocatoria sulla nostra coscienza, sui nostri ideali frustrati e sulle incongruenze della natura di noi italiani. È una riflessione sul corpo e sulla sua assenza, sul culto e il feticismo del grande capo con le corna. Al centro di tutto si trova la salma di Mussolini, la carcassa di questo Bue Nero che sbarra la strada alla democrazia.  Il Bue Nero si inserisce all'interno di un progetto più ampio dal titolo IO NON CI SONO – percorsi nell'Emilia Romagna fascista, antifascista e post-fascista vincitore del Bando per la memoria 2019 Regione Emilia Romagna, finanziato da Regione Emilia Romagna, in partnership con Centro di Produzione Elsinor e Aics.

Lo spettacolo racconta l'ingombranza del corpo del dittatore e il peso esercitato sulla coscienza degli italiani attraverso una successione di quadri onirici - grotteschi e simbolici – che rendono lo spettacolo più simile ad un viaggio nelle anime d'Italia che nei suoi eventi storici. La narrazione è spaccata in 2 parti con al centro la fucilazione del capo e il passaggio del suo corpo dalla fase "in vita" alla fase "in morte": "Preistoria: Duro a Morire" e "Storia: l'altro corpo, o i colloqui d'oltretomba". Se l'antagonista è il corpo del dittatore – prima perdutamente amato, poi furiosamente odiato o disperatamente rimosso – protagonista della regia è la coscienza (privata e collettiva) di un popolo, e le sue dissociazioni, i suoi tormenti morali. I numerosi personaggi, interpretati da due soli attori, sono una lunga processione di fantasmi della vergogna - incubi, illusioni, auto-menzogne, imbarazzanti debolezze o prodezze da rimuovere - esposti allo sguardo degli spettatori come su un sarcastico e impietoso Piazzale Loreto dell'anima. Lo spettacolo ha uno spirito vindice e accusatorio, che espone agli italiani le loro sconce anime sociali, e accusa l'Italia storica e il genere di repubblica che ne è derivato: sorta sul bisogno di dimenticanza e sulla rimozione del senso di colpa, sulla controversa vendetta giacobina della Resistenza degli ultimi giorni, su una festa di fondazione difficilmente commemorabile, su un sabotaggio interno dell'Italia stessa – divorata dalla sua coscienza sporca – che si è fatta da sola cattiva esegeta della Costituzione che aveva scelto. Una repubblica che non si fonda sul lavoro, come cita l'articolo 1, ma sull'imbarazzo di un lutto.

Trailer: IL BUE NERO | Spettacolo | Regia Ivonne Capece

 

Ultimo aggiornamento: venerdì 22 novembre 2019