Suolo e sottosuolo

Suolo e sottosuolo

Obiettivo generale:
mantenimento e miglioramento della permeabilità

Obiettivi specifici:
- mantenimento o miglioramento della permeabilità del suolo
- mantenimento della capacità di ricarica della falda

Stato

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Lo sviluppo del territorio urbanizzato ha un effetto diretto sulle caratteristiche dei suoli, soprattutto in termini di impermeabilizzazione, alterandone anche le caratteristiche qualitative. Il terreno impermeabilizzato è sottratto agli altri usi e le funzioni ecologiche del suolo, quali lo stoccaggio di carbonio e la funzione di habitat per il biota del suolo, sono limitate o impedite. Il soil sealing (termine inglese che sta ad indicare il fenomeno dell'impermeabilizzazione) può inoltre causare o favorire la frammentazione degli habitat e l'interruzione dei corridoi migratori per le specie selvatiche.
Il maggiore impatto si ha comunque sul flusso delle acque. L'incapacità delle aree impermeabilizzate di assorbire per filtrazione una parte delle acque, aumenta notevolmente lo scorrimento superficiale e può favorire la contaminazione da parte di sostanze chimiche. Lo scorrimento superficiale aumenta così in volume e in velocità, causando evidenti problemi sul controllo delle acque superficiali, in particolare in occasione di fenomeni di pioggia particolarmente intensi.
Per quanto riguarda il Comune di Bologna, la tabella e figura seguenti mostrano come, nel periodo 1951-2003, il suolo urbanizzato sia cresciuto mediamente di oltre il 240%, andando ad occupare per circa 20% lo scarso terreno pianeggiante ancora disponibile.

Andamento dellAndamento dell'urbanizzato

Tassi annui di incremento dellTassi annui di incremento dell'urbanizzato

Nella tabella seguente vengono riportati i dati complessivi che indicano un progressivo rallentamento dei tassi annui di incremento dell'urbanizzato, che ha raggiunto comunque nel 2003 il 34% dell'intera superficie comunale.

Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato

Nelle figure seguenti vengono riportate le planimetrie relative allo sviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alta ed elevata vulnerabilità così come individuate sulla base delle indagini illustrate nel Quadro conoscitivo.

Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alte ed elevata vulnerabilità nel 1951


Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alte ed elevata vulnerabilità nel 1961

Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alte ed elevata vulnerabilità nel 1971


Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alte ed elevata vulnerabilità nel 1989

Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alte ed elevata vulnerabilità nel 1981

Sviluppo dellSviluppo dell'urbanizzato nelle aree ad alte ed elevata vulnerabilità nel 2003


Impatto potenziale da Psc

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Gli effetti dello sviluppo urbano sui suoli acquistano particolare rilevanza nelle zone ad alta ed elevata vulnerabilità degli acquiferi così come individuate dagli studi effettuati per la redazione del Quadro conoscitivo. In tali aree, infatti, l’espansione dell’urbanizzato va a limitare l'infiltrazione delle acque e quindi la ricarica degli acquiferi stessi.
Per queste si è quindi proceduto ad effettuare una verifica dello sviluppo dell'urbanizzato, i cui risultati, riportati nella tabella seguente, indicano come l'occupazione di tali superfici dal 1951 al 1989 sia proceduta con incrementi medi annui elevati, pari a circa 0,9%, per poi ridursi drasticamente allo 0,2% nel 2003. L'espansione urbana prevista dal Psc con i nuovi insediamenti che interessano l'area del Savena comporterà un incremento della percentuale di occupazione delle aree ad alta ed elevata vulnerabilità del 3,4%, e pari allo 0,3% su base annua, inferiore al target previsto dal Ptcp che consente una crescita di territorio urbanizzato in zone ad alta ed elevata vulnerabilità non superiore al 7% in 5 anni.

Per queste si è quindi proceduto ad effettuare una verifica dello sviluppo dell'urbanizzato, i cui risultati, riportati nella tabella seguente, indicano come l'occupazione di tali superfici dal 1951 al 1989 sia proceduta con incrementi medi annui elevati, pari a circa 0,9%, per poi ridursi drasticamente allo 0,2% nel 2003. L'espansione urbana prevista dal Psc con i nuovi insediamenti che interessano l'area del Savena comporterà un incremento della percentuale di occupazione delle aree ad alta ed elevata vulnerabilità del 3,4%, e pari allo 0,3% su base annua, inferiore al target previsto dal Ptcp che consente una crescita di territorio urbanizzato in zone ad alta ed elevata vulnerabilità non superiore al 7% in 5 anni.

Area Comune di Bologna. Andamento diacronicoArea Comune di Bologna. Andamento diacronico

Andamento dellAndamento dell'urbanizzazioe nelle aree ad alta ed elevata vulnerabilità


Misure per la sostenibilita'
Compatibilmente con altre esigenze, nelle nuove aree destinate all'urbanizzazione gli interventi edilizi e le infrastrutture viarie dovranno provvedere al minimo consumo di suolo permeabile, scegliendo opportunamente gli interventi progettuali che tengano conto di un uso sostenibile del suolo, minimizzando la pressione antropica e prevedendo l'impiego di specifici materiali di pavimentazione drenanti di origine naturale o di recupero. L'impermeabilizzazione infatti può incidere sull'equilibrio idrico del suolo circostante con conseguenze oltre che sul rischio di inondazione anche sull'alterazione delle acque di falda.
In particolare, l'obiettivo del mantenimento della permeabilità dei suoli nelle aree ad elevata vulnerabilità della falda impone di recuperare permeabilità negli Ambiti di riqualificazione.
Il Ptcp della Provincia di Bologna, all'art. 5.4 comma 1 delle Nta "Conservazione e rinnovo delle risorse idriche sotterranee", prevede che nelle zone di protezione delle risorse idriche sotterranee e specificatamente nelle aree dei terrazzi fluviali connessi e dei conoidi permeabili della pedecollina e alta pianura, al fine di conservare la funzionalità dei meccanismi di ricarica dell'acquifero, debba essere ridotta al minimo l'ulteriore impermeabilizzazione del suolo. Viene inoltre previsto che, per le nuove previsioni urbanistiche ricadenti in tali aree, i Comuni prescrivano la percentuale minima della superficie d'intervento che dovrà essere mantenuta permeabile. Tale prescrizione viene estesa anche agli interventi di riqualificazione nel caso di sostituzione degli insediamenti preesistenti.
In via transitoria, fino all’approvazione del Pta provinciale, le misure per la sostenibilità definite per la tutela delle “Aree dei terrazzi fluviali e dei conoidi permeabili della pedecollina e alta pianura” come definite dagli studi riportati nel Quadro Conoscitivo, vengono estese anche alle “aree di ricarica della falda”, come definite dal Pta. Nelle aree così individuate, le modalità di intervento fanno quindi riferimento all’art. 5.3 commi 3, 4, 5 e 6 del Ptcp.
Per quanto riguarda il rispetto di quanto previsto all’art. 5.4 del Ptcp, l’obiettivo della conservazione della funzionalità dei meccanismi di ricarica dell’acquifero viene perseguito riducendo al minimo l’ulteriore impermeabilizzazione del suolo, definendo la percentuale minima della superficie di intervento che deve essere mantenuta permeabile.
La superficie permeabile è da intendersi come superficie fondiaria che deve essere conservata o resa permeabile in modo profondo alle acque, reperita a livello del suolo terra su terra, in permanenza priva di pavimentazioni o di altri manufatti in superficie e in profondità; a tale scopo, è possibile definire un indice di permeabilità fondiaria, come rapporto percentuale minimo ammissibile tra la superficie permeabile e la superficie fondiaria e un indice di permeabilità territoriale, come rapporto percentuale minimo ammissibile tra la superficie permeabile e la superficie territoriale.
In tutto il territorio comunale, l’indice di permeabilità fondiaria deve essere mantenuto almeno pari al 50%, sia per gli interventi all’interno delle aree dei terrazzi fluviali connessi e dei conoidi permeabili della pedecollina e alta pianura che per quelli ricadenti nelle aree di ricarica della falda; nel resto del territorio, possono essere consentiti indici di permabilità fondiaria pari al 40%.
In particolare, per garantire che gli interventi negli ambiti di riqualificazione ricadenti all’interno delle aree dei terrazzi fluviali connessi e dei conoidi permeabili della pedecollina e alta pianura e nelle aree di ricarica della falda consentano un recupero di permeabilità, si dovrà fare in modo che le trasformazioni previste permettano di conseguire un indice di permeabilità territoriale pari almeno al 30%; al di fuori di queste aree, dovrà comunque essere garantito un indice di permeabilità territoriale almeno pari al 20%.
Infine, il Rue declinerà i requisiti di sostenibilità che gli interventi edilizi ed urbanistici dovranno soddisfare per ridurre gli effetti della parziale impermeabilizzazione del suolo, garantendo l’invarianza idraulica-ambientale e il riuso delle acque, sia alla scala urbanistica che edilizia.

Aree dei terrazzi fluviali connessi e dei conoidi permeabili della pedecollina e della pianura e aree di ricarica della faldaAree dei terrazzi fluviali connessi e dei conoidi permeabili della pedecollina e della pianura e aree di ricarica della falda

I valori di Ip per gli Ambiti e le funzioni che caratterizzano il territorio comunale, differenziati territorialmente come da figura precedente, vengono riportati nella tabella seguente, e saranno declinati per Ambiti d'intervento negli strumenti attuativi del Psc.

Valori di Ip nel territorio comunaleValori di Ip nel territorio comunale