Art.18 Ambiti per i nuovi insediamenti

Art.18 Ambiti per i nuovi insediamenti

1. Caratteri. Gli Ambiti per i nuovi insediamenti sono costituiti dalle parti del territorio oggetto di nuova urbanizzazione. Possono essere a destinazione mista, cioè caratterizzati dall’adeguata compresenza di residenza e attività sociali, culturali, commerciali e produttive con essa compatibili, oppure specializzata, cioè caratterizzati dalla prevalenza di attività direzionali e produttive.

2. Gli Ambiti individuati. Gli Ambiti per i nuovi insediamenti del territorio urbano da strutturare sono:
- Ambiti misti:
n. 146  Nuova Corticella;
n. 147  San Vitale;
n. 148  Savena;
n. 149  Via Pioppe;
- Ambiti specializzati:
n. 150  Ampliamento Fiera District (polo funzionale);
n. 151  Quarto Superiore (polo funzionale).

3. Massima capacità insediativa potenziale. La massima capacità insediativa potenziale valutata dalla Valsat per gli Ambiti per i nuovi insediamenti è complessivamente pari a 1.155.700 mq di Sul per gli Ambiti a dominante funzionale mista e di 470.400 mq di Sul per gli Ambiti a dominante funzionale specializzata.

4. Dotazioni territoriali minime. La superficie minima delle dotazioni territoriali da realizzare negli Ambiti per i nuovi insediamenti misti è pari a 712.000 mq.

5. Prestazioni ambientali comuni agli Ambiti misti. Per la sostenibilità dei nuovi insediamenti misti e per un’adeguata qualità ambientale, la progettazione, in coerenza con le indicazioni della Valsat, deve garantire il rispetto di obiettivi di qualità ecologica, sociale, ambientale, della morfologia urbana e del sistema dei servizi, tra i quali, in particolare:
- l'organizzazione della maglia stradale interna per “isole ambientali” che privilegino la mobilità pedonale e ciclabile e il transito delle linee di trasporto pubblico urbano;
– la collocazione degli impianti di telefonia, se e in quanto necessari, in sommità degli edifici a maggior sviluppo verticale, integrando il sistema infrastrutturale di telecomunicazione con il sistema urbano;
– la separazione delle reti fognarie e la gestione delle acque meteoriche prevedendone il riutilizzo o convogliando le acque di prima pioggia in corpo idrico superficiale, anche fuori dall’Ambito;
- la realizzazione delle vasche di laminazione, posizionate in modo da non consumare suolo altrimenti utilizzabile;
- il rispetto dei limiti fissati dalla Zonizzazione acustica comunale e comunque l’adozione di una distanza degli edifici residenziali dalle principali infrastrutture di trasporto o l’utilizzo di tecnologie tali che la soglia del rumore di 65 dB(A) diurni e 55 dB(A) notturni non sia superata, evitando il ricorso a barriere acustiche costituite da pannelli artificiali verticali;
- le prestazioni energetiche degli edifici indicate dalle linee guida del Programma energetico comunale, come declinate nel Rue.

6. Schede d’ambito. Le schede seguenti definiscono il quadro normativo specifico degli Ambiti per i nuovi insediamenti.


n. 146 Nuova Corticella

a) Ruolo
Nuova Corticella è la più ampia delle addizioni urbane previste dal Psc: è una nuova parte di città che completa la strategia di sviluppo sulla direttrice nord andando ad occupare aree agricole marginali, mettendo in atto le strategie della Città della Tangenziale e contemporaneamente beneficiandone. Il nuovo insediamento dovrà costituire un compimento del disegno urbano della zona nord della città, così da rafforzare la struttura urbana che ingloba il nucleo storico di Corticella. Il disegno dell’Ambito dovrà quindi tenere conto delle connessioni con il Sistema di attrezzature e spazi di uso collettivo esistenti, realizzando una effettiva continuità fruitiva e garantendo l’aumento e la diversificazione dell’offerta, in particolare con la realizzazione di un nuovo istituto scolastico secondario.
La progettazione dell’Ambito dovrà perseguire l’obiettivo della sostenibilità alla scala urbanistica ed edilizia e trovare soluzioni adeguate per le limitazioni di carattere ambientale, soprattutto per quanto riguarda la mitigazione dell’impatto acustico causato dalle strade circostanti. Per questo dovrà tenere conto del fatto che nella porzione sud adiacente a via Lipparini, e a nord in prossimità del depuratore, le condizioni ambientali non sono favorevoli alla destinazione residenziale: l’eventuale presenza di abitazioni dovrà essere valutata nella predisposizione del Poc.
La trasformazione non potrà prescindere da una riorganizzazione del trasporto pubblico che  renda facilmente accessibile e integrato il nuovo insediamento, sia da e con Corticella “vecchia”, sia da e con il centro della città.

b) Dotazioni
Attrezzature e spazi collettivi. Cessione di aree pubbliche localizzate in modo da consentire una continuità fruitiva con le attrezzature già esistenti a Corticella.
Dotazioni ecologiche e ambientali. Consistenti superfici boscate o a prato densamente alberato, anche negli spazi aperti privati per rafforzare il connettivo ecologico urbano, dovranno integrare alcune significative dotazioni del quartiere come il parco dei Giardini.
Infrastrutture per l’urbanizzazione. Potenziamento delle condutture d’acquedotto poste lungo via Del Tuscolano e via Saliceto, fino all’interconnessione con la rete adduttrice all’altezza del confine comunale di Castel Maggiore.

c) Prestazioni
Per contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità prescritti per la Situazione Corticella, il nuovo insediamento dovrà garantire:
- l’attraversamento pedonale sicuro di via Shakespeare, per accedere al sistema delle attrezzature e dei servizi di Corticella;
- un sistema di accessibilità che non comprometta il livello di servizio garantito da via Shakespeare;
- connessioni ciclabili in direzione nord-sud (su via Shakespeare o corrispondente) ed est-ovest (a nord su via Peglion, a sud su via Lipparini), per accedere alle aree attrezzate, ai parchi, alla fermata Sfm di Corticella;
- la tutela e l’integrazione delle tracce insediative storiche.

d) Condizioni di sostenibilità
L’attuazione è subordinata:
- al potenziamento del sistema di trasporto pubblico, in termini di capacità, frequenza e copertura del territorio;
- al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 40% delle superfici fondiarie.


n. 147 San Vitale

a) Ruolo
Il nuovo insediamento è una componente significativa delle trasformazioni che realizzeranno la Città del Savena, una città-parco che, sul tracciato della nuova strada Lungo Savena, integrerà gli insediamenti esistenti da riqualificare con le parti nuove. Il progetto dell’Ambito San Vitale dovrà contribuire a risolvere le criticità delle aree limitrofe, rompendo l’isolamento del nucleo residenziale di Croce del Biacco, favorendo la riqualificazione degli insediamenti produttivi e direzionali che costituiscono il margine sud  delle Roveri, stabilendo relazioni con i nuovi insediamenti realizzati o previsti a est del nuovo asse stradale dai Comuni confinanti.
Il tema della città-parco dovrà essere sviluppato nella proposta delle tipologie insediative, nella integrazione tra edificato e verde, nei rapporti con le tracce del paesaggio storico e con il parco del torrente Savena.

b) Dotazioni
Infrastrutture per la mobilità. Il nuovo insediamento dovrà essere direttamente connesso al sistema viario principale tramite la strada Lungo Savena. A questo scopo, all’interno dell’Ambito dovrà essere garantita la disponibilità della fascia per la realizzazione della tratta verso nord e per la sua ambientazione. In sede di Poc dovranno essere indicate le possibili connessioni con eventuali Ambiti di nuovo insediamento previsti in prossimità dal Psc del Comune di Castenaso.
Attrezzature e spazi collettivi. La nuova dotazione di attrezzature e spazi pubblici dovrà collegarsi con il sistema presente nei pressi dell’incrocio storico Via Martelli – Via Stradelli Guelfi.
Dotazioni ecologiche e ambientali. Integrazione del connettivo ecologico di pianura con consistenti superfici boscate o a prato densamente alberato.
Infrastrutture per l’urbanizzazione. Potenziamento delle condutture d’acquedotto di via Mattei tra la derivazione dell’adduttrice di via Barelli e il limite est dell’Ambito. I nuovi insediamenti potranno scaricare i reflui di acque nere nella rete fognaria esistente previa realizzazione di uno scolmatore sulla condotta di via Martelli con relativa tubazione per la raccolta delle acque di scolmo e delle acque bianche nel torrente Savena.

c) Prestazioni
Per contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità prescritti per la Situazione Croce del Biacco, il nuovo insediamento dovrà garantire:
- la qualificazione di via Mattei, finalizzata all’attraversamento e alla valorizzazione commerciale, e di via Martelli in relazione all’inserimento del mezzo pubblico filoviarizzato;
- la connessione ciclopedonale con il Parco Lungo Savena e con la fermata Sfm Roveri;
- il mantenimento dei nuclei di interesse storico-testimoniale e del connettivo ecologico di pianura.

d) Condizioni di sostenibilità
L’attuazione è subordinata:
- al potenziamento del sistema di trasporto pubblico, in termini di capacità, frequenza e copertura del territorio;
- all’interramento degli elettrodotti che attraversano l‘Ambito e il Territorio strutturato adiacente;
- al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 50% delle superfici fondiarie.


n. 148 Savena

a) Ruolo
Il nuovo insediamento è una componente significativa delle trasformazioni che realizzeranno la Città del Savena, una città-parco che, sul tracciato della nuova strada Lungo
Savena, integrerà gli insediamenti esistenti da riqualificare con le parti nuove. Data la vicinanza con il torrente Savena, dovrà essere realizzato un quartiere urbano ad alta integrazione ambientale e a basso impatto. La progettazione dell’Ambito dovrà anche affrontare i problemi connessi all’integrazione: verso ovest, con il tessuto consolidato di alta qualità dei quartieri pubblici divisi dalla Lungo Savena; verso est, con l’area residenziale esistente e con le nuove previsioni urbanistiche nel territorio di San Lazzaro; verso sud, con la via Emilia.
Nella porzione nord dell’Ambito, tra via Malvezza, la ferrovia e l’autostrada, la quantità di residenza insediabile dovrà essere valutata nella predisposizione del Poc, con riferimento alle condizioni ambientali.

b) Dotazioni
Infrastrutture per la mobilità. Il nuovo comparto sarà distribuito, nella parte più a nord, da una nuova strada locale che sostituirà l’attuale via Malvezza, da via Due Madonne fino al Parco Lungo Savena, con sovrappasso e raccordi a via Vighi. La nuova strada sarà affiancata da una pista ciclabile che proseguirà oltre il Parco, in modo da rendere accessibile a ciclisti e pedoni la fermata Sfm Caselle in territorio del Comune di San Lazzaro.
Attrezzature e spazi collettivi. In sede di Poc andrà prevista la cessione di aree pubbliche collocate in modo da essere connesse all’Ambito Due Madonne.
Dotazioni ecologiche e ambientali. Realizzazione di una porzione del Parco Lungo Savena attraverso la cessione e la sistemazione di aree idonee secondo le indicazioni della tavola “Dotazioni ecologiche e ambientali”.
Infrastrutture per l’urbanizzazione. Potenziamento delle condotte idriche distributrici di via Mondolfo e via Due Madonne fino all’allaccio con la rete adduttrice di viale Abramo Lincoln.

c) Prestazioni
Per contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità urbana prescritti per la Situazione Fossolo, il nuovo insediamento dovrà garantire:
- la riqualificazione della via Emilia in relazione con il transito del mezzo pubblico, nel tratto corrispondente all’accesso da sud al nuovo insediamento;
- l’attraversamento ciclopedonale del Savena per raggiungere le aree residenziali del Comune di San Lazzaro;
- l’attraversamento cicopedonale di via Vighi per garantire l’accessibilità ai servizi esistenti sui due lati della strada;
- la realizzazione di un parcheggio di interscambio con il trasporto pubblico nella porzione sud dell’Ambito;
- la tutela e l’integrazione delle preesistenze di carattere storico (villa Malvezzi e San Maggiore) e monumentale (i cimiteri di guerra) sono altri aspetti cui la progettazione dovrà dare soluzione.

d) Condizioni di sostenibilità
L’attuazione è subordinata:
- alla connessione con il trasporto pubblico, da potenziare in termini di capacità, frequenza e copertura del territorio sulle vie Malvezza e Due Madonne.
- al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 50% delle superfici fondiarie.


n. 149 via Pioppe

a) Ruolo
L’Ambito, adiacente a quello consolidato del Pilastro e alle aree del Caab per le quali sono in corso e previste significative trasformazioni, è un “luogo” della Città della Tangenziale che deve svolgere un ruolo di integrazione tra insediamenti con funzioni diverse (residenza, luoghi del commercio, dello studio e del lavoro), da realizzare attraverso l’aggiunta di quote residenziali. In particolare, il nuovo insediamento dovrà contribuire all’articolazione fisica e al miglioramento sociale del quartiere Pilastro, mediante un’offerta abitativa differenziata e di alto livello qualitativo.
La progettazione del nuovo quartiere, coordinata con quella delle aree annesse sud del Caab e dell’Ambito Pilastro, dovrà indicare le soluzioni per i problemi di carattere ambientale dovuti alla contiguità con lo scalo ferroviario.

b) Dotazioni
Attrezzature e spazi collettivi. In sede di Poc andrà prevista la cessione di aree pubbliche collocate in modo da essere efficacemente connesse all’Ambito Pilastro e alle Aree annesse sud escluse dal perimetro del polo funzionale del Caab.

c) Prestazioni
Per contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità urbana per la Situazione Pilastro, il nuovo insediamento dovrà garantire percorsi ciclabili di connessione con il resto del quartiere.

d) Condizioni di sostenibilità
L’attuazione è subordinata:
- al potenziamento del trasporto pubblico locale e alla adozione di misure di disciplina urbana del traffico sulla via San Donato;
- alla realizzazione di un sistema di connessioni e di spazi pubblici qualificati;
- al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 40% delle superfici fondiarie;
- al contenimento dei consumi idrici ed energetici.


n. 150 Ampliamento Fiera District (polo funzionale)

a) Ruolo
La strategia della Città della Ferrovia prevede un consistente rafforzamento dell’infrastrutturazione di appoggio al quartiere espositivo bolognese (treno e trasporto pubblico, accessibilità auto e parcheggi, alberghi). L’Ambito destinato a un nuovo insediamento specializzato costituisce un’integrazione per lo sviluppo delle attività fieristiche e di servizio attuali, secondo i contenuti dell’Accordo siglato il 25 gennaio 2002 da Comune, Provincia di Bologna e Bologna Fiere, approvato con OdG n. 359 del 13 dicembre 2001.
L’Ambito è parte del polo funzionale individuato dal Ptcp.
Data la vicinanza al Parco nord, la realizzazione di connessioni fisiche e funzionali tra il quartiere fieristico e la zona ricreativa-culturale potrà sortire effetti sinergici, conciliando le strategie per la Città della Ferrovia con quelle individuate per la Città della Tangenziale.

b) Condizioni di sostenibilità
L’attuazione è subordinata:
- alla realizzazione di un efficiente collegamento attraverso la metrotranvia;
- al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 40% delle superfici fondiarie.


n. 151 Quarto Superiore (polo funzionale)

a) Ruolo
L’Ambito comprende la parte ancora non attuata di una più vasta area alla quale la pianificazione previgente attribuisce destinazioni produttive (mercatali, commerciali, logistiche, direzionali e terziarie di servizio). Il completamento di quest’area come polo funzionale che integra attività lavorative diversificate e innovative, nonché attività di servizio (direzionali, ricettive, ricreative, sportive) compatibili con abitazioni (Pilastro, Quarto), assume un ruolo di cerniera tra diverse strategie del Psc: costituisce una declinazione della Città del Savena, città-parco residenziale e produttiva; permette di creare un distretto economico di rilievo sovralocale in relazione con la Città della Ferrovia.
Il Psc, recependo i contenuti dell’Accordo territoriale per il “Polo Caab” con Provincia e Comuni di Castenaso e Granarolo, approvato con OdG n. 97 del 26 maggio 2008, riconosce che il Polo è destinato a ospitare insediamenti con funzioni di rango metropolitano, caratterizzati da “unicità” nel territorio provinciale per qualità, dimensione ed attrattività, in particolare e prioritariamente riferibili alla pratica dello sport (sia agonistico sia amatoriale), al tempo libero, a manifestazioni culturali e spettacoli, alla cura e al benessere della persona. Questi usi primari potranno essere integrati da altri di tipo economico-amministrativo e ricettivo.
Riconosce inoltre l’opportunità di sviluppare e potenziare, nella parte nord dell’Ambito, attività di ricerca, innovazione e sviluppo in campo energetico-ambientale, delle quali l’insediamento Hera può costituire il primo nucleo.
Le trasformazioni urbanistiche dell’Ambito dovranno essere guidate da un disegno urbano unitario e coordinato, sviluppato a seguito di un concorso di idee.
Le aree localizzate tra l’Ambito in trasformazione n. 133 e la via San Donato, a sud di via delle Viti, in ragione della stretta relazione con l’insediamento esistente di via del Commercio Associato, ammettono interventi diretti, limitatamente al soddisfacimento di bisogni espressi dalle aziende ivi già insediate.

b) Dotazioni
Dotazioni ecologiche e ambientali. Creazione di un corridoio ecologico-ambientale e storico-paesaggistico di connessione tra le dotazioni presenti nell’insediamento del Pilastro, il sistema ambientale dello scolo Zenetta e il cuneo agricolo di “Calamosco e Villola”, prima attuazione della fascia di ambientazione collocata tra gli insediamenti esistenti e previsti e il termovalorizzatore, parte del progetto “corridoio Roveri” previsto dal Psc.
Interventi di valorizzazione del sistema di interesse storico-paesaggistico centrato sulla chiesa di Quarto superiore, con particolare attenzione alla sua visibilità dalla via San Donato.

c) Prestazioni
La progettazione dei nuovi insediamenti dovrà assumere come elemento ordinatore il sistema del trasporto pubblico, massimizzando l’accessibilità alle fermate e garantendo percorsi prioritari per il trasporto pubblico locale.
La ricucitura urbana tra le parti esistenti e quelle di nuovo insediamento dovrà avvenire attraverso la realizzazione di connessioni e di spazi pubblici qualificati.
Andrà garantito il contenimento dei consumi idrici ed energetici.

d) Condizioni di sostenibilità
L’attuazione è subordinata a:
- realizzazione di un collegamento di trasporto pubblico di massa con il concorso degli operatori che attueranno gli interventi;
- integrazione e miglioramento del sistema del trasporto pubblico locale e prolungamento per raggiungere la nuova sede di Hera e le attrezzature socio-sanitarie;
- integrazione del sistema della mobilità privata con il completamento dell’asse Lungo Savena;
- mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 40% delle superfici fondiarie;
- rispetto delle condizioni poste dalla normativa per il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose (Rir).
L’attuazione degli interventi è comunque subordinata all’espletamento di un concorso di idee per la progettazione e alla entrata in esercizio del terzo lotto della Lungo Savena.