Art.17 Territorio urbano da strutturare

Art.17 Territorio urbano da strutturare

1. Gli Ambiti. Il Territorio urbano da strutturare comprende le parti di città oggetto di trasformazione intensiva per nuova urbanizzazione (Ambiti per i nuovi insediamenti) e per sostituzione di porzioni consistenti dell’agglomerato urbano (Ambiti di sostituzione), oltre a quelle interessate da strumenti urbanistici preventivi, approvati e adottati in attuazione del Prg previgente, che concorrono alla ristrutturazione complessiva (Ambiti in trasformazione).

2. Contenuti e linguaggio. Di ogni tipologia di Ambito sono fissati dal Quadro normativo i caratteri, la massima capacità insediativa potenziale, le dotazioni territoriali minime da realizzare, le prestazioni ambientali richieste. Per ciascun singolo Ambito compreso nel Territorio urbano da strutturare, il Quadro normativo indica ruolo, dotazioni, prestazioni e condizioni di sostenibilità in apposite schede che riportano il medesimo numero attribuito all’Ambito nella tavola della Classificazione del territorio. L’attuazione degli interventi nell’Ambito dovrà inoltre garantire il rispetto delle prestazioni e condizioni di sostenibilità declinate nella valutazione del Poc, come previsto all’art. 42.6.
Il “ruolo” indica gli obiettivi da raggiungere con l’attivazione delle politiche urbanistiche, trattandosi di Ambiti nei quali sono previste trasformazioni qualificanti per il progetto delle 7 “Città”. Il ruolo è formulato in termini di indirizzo per la pianificazione sottordinata e per quella settoriale.
Le “dotazioni” individuano le nuove infrastrutture da realizzare e fissano le condizioni di integrazione con il sistema della mobilità, con quello delle attrezzature e spazi collettivi, con quello delle dotazioni ecologiche e ambientali. Le dotazioni sono direttive per la pianificazione sottordinata e per quella settoriale.
Le “prestazioni” sono espresse in termini di requisiti che le opere e le politiche urbanistiche devono garantire per ottenere i livelli di qualità urbana raccomandati dalle Schede di Situazione e di qualità ambientale enunciati dalla Valsat. Le prestazioni sono direttive per la pianificazione sottordinata e per quella settoriale.
Le “condizioni di sostenibilità” individuano gli interventi infrastrutturali e ambientali cui è subordinata l’attuazione dell’ambito; costituiscono prescrizioni per la pianificazione sottordinata e per quella settoriale.