CAAB Quarto Superiore

CAAB Quarto Superiore

Superficie Ambito 980.000 mq
Sul 410.000 mq per usi specializzati
In sede di Accordo territoriale tale capacità insediativa potenziale sarà
oggetto di ulteriori verifiche, approfondimenti e valutazioni di
sostenibilità ambientale, territoriale e trasportistica.

Aria

torna al menu ↑


Stato
Attualmente manca un adeguato servizio di trasporto pubblico con conseguenze dirette sulla scelta modale a favore del mezzo privato.

Impatto potenziale da Psc
Rappresenta un importante luogo di attrazione, destinato ad ospitare l’inserimento di nuove funzioni, di qualità e non convenzionali, anche destinate a funzioni come spettacolo, sperimentazione culturale giovanile e sport di ruolo sovracomunale.

Misure per la sostenibilità
E' necessario che questi luoghi siano serviti da reti di forza del trasporto pubblico e pertanto risulta vincolante la realizzazione di un sistema adeguato di trasporto pubblico valutando l'opportunità di una estensione della metrotranvia; la progettazione di dettaglio non deve trascurare i collegamenti, sia per il traffico commerciale, che necessita di apposite piattaforme di interscambio, sia per il traffico urbano, con particolare attenzione alla qualificazione della viabilità locale pedonale e ciclabile (lunghezza, illuminazione, sicurezza,...).
E' inoltre necessario il completamento della Lungo Savena per garantire l'accessibilità con mezzo privato dal territorio metropolitano.
Considerata l'attuale destinazione prevalente delle aree contermini e la presenza dell'inceneritore del Frullo, si ritiene debbano essere valutati attentamente gli usi da insediare.

Rumore

torna al menu ↑


Stato
Le sorgenti di rumore che attualmente influenzano l'area sono limitate alle infrastrutture viarie esistenti (e di progetto) oltre alla sorgente puntuale costituita dal termovalorizzatore del Frullo, il cui effettivo impatto dovrà essere valutato in sede progettuale.

Impatto potenziale da Psc
Il nuovo carico urbanistico ed il corrispondente traffico veicolare indotto potranno comportare un peggioramento del clima acustico in corrispondenza dei ricettori a destinazione residenziale e dei ricettori sensibili esterni al comparto (soprattutto di classe acustica I).

Misure per la sostenibilità
Si veda la componente aria.

Acqua

torna al menu ↑


Stato
Il contesto prossimo ai corsi d'acqua Zenetta di Quarto presenta un ampio tratto assai critico in quanto, in caso di piena, la rete fognaria sottesa scarica acque miste in un corpo idrico ricettore di dimensioni assai ridotte.

Impatto potenziale da Psc
L'aumento di carico insediativo comporterà un incremento dei consumi idrici futuri e del carico sul sistema fognario.

Misure per la sostenibilità
La funzione "fognaria" del tratto di canale Zenetta a monte dell'area Caab, pur se in corso di sdemanializzazione, rende opportuni approfondimenti in merito alle condizioni idrauliche in caso di eventi piovosi. Le criticità presenti in tale corso d'acqua sono quindi da riferirsi a comparti consolidati posti a monte, ma vanno attentamente valutate in caso di urbanizzazione residenziale.
Le criticità del contesto locale sono connesse sia al sistema di approvvigionamento, sia al sistema di smaltimento.
Le criticità sui consumi idrici rendono necessari strumenti analitici di dettaglio. Il computo dei consumi idrici a scala di comparto (analizzando e differenziando gli usi, verificando il trend storico e ipotizzando scenari di progetto) può essere un valido strumento di analisi e previsione al fine del contenimento dei consumi di acque pregiate.
Il risparmio idrico può essere ottenuto con reti duali di approvvigionamento, separando acque pregiate e acque non pregiate a fini industriali, o con fonti di approvvigionamento da ricercarsi appositamente (riutilizzo di acque meteoriche o di acque reflue non contenenti sostanze pericolose, acque di falda provenienti dal complesso idrogeologico superficiale, etc.). Occorre inoltre valutare se possano sussistere elementi per rivisitare le reti di approvvigionamento nel tessuto consolidato dell'area Caab, anche valutando incentivi tariffari.
Per il sistema di smaltimento, si specifica la necessità di separare acque di dilavamento da acque nere di rete fognaria; la separazione delle reti deve essere prevista ed eseguita in tutto il territorio di nuova urbanizzazione, allacciandosi, previa verifica, al canale Zenetta, se e in quanto compatibile con le capacità di recepimento, mediante appositi scaricatori. Sempre lungo lo Zenetta o il Calamosco deve essere studiata l'ubicazione di un'idonea area ove laminare le acque meteoriche di smaltimento, la cui progettazione deve essere condotta contestualmente alla progettazione del comparto.

Suolo e sottosuolo

torna al menu ↑


Stato
L'area non presenta particolari condizionamenti o limiti dal punto di vista della vulnerabilità dell'acquifero.

Energia

torna al menu ↑


Stato
Nell'area urbanizzata adiacente esiste una rete di teleriscaldamento alimentata dal calore dell'impianto di incenerimento del Frullo.

Impatto potenziale da Psc
I nuovi edifici, in assenza di applicazione di interventi di mitigazione e compensazione, comporterebbero un aumento del fabbisogno di energia, corrispondente ad un incremento annuale delle emissioni climalteranti complessive cittadine.
A queste devono essere sommate le emissioni aggiuntive derivanti dal maggior carico urbanistico sul sistema dei trasporti.
(si veda valutazione sistemica)

Misure per la sostenibilità
L'espansione urbana in questa area potrebbe veder soddisfatto il fabbisogno termico aggiuntivo per il riscaldamento degli edifici con il collegamento all'esistente rete di teleriscaldamento presente nell'area urbanizzata adiacente, alimentata dal calore dell'impianto di incenerimento del Frullo. La conseguente necessaria riqualificazione della rete esistente costituirebbe un'opportunità per svincolare la fornitura del calore dall'inceneritore, che potrà essere sostituito con un mix di impianti di mini e micro-cogenerazione a servizio anche delle diverse attività terziarie e produttive presenti in quest'area. La progettazione del nuovo comparto potrebbe studiare la possibilità di installare un impianto solare termico con accumulo stagionale integrato nella rete di teleriscaldamento.
Al fine di ridurre i consumi energetici, i nuovi interventi dovranno recepire i Requisiti Minimi Energetici richiesti dalla Regione Emilia-Romagna  nell’Atto di Indirizzo e Coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici e dovranno garantire le prestazioni che saranno specificate in sede di Rue.
Al fine di ridurre la necessità di climatizzazione estiva e illuminamento naturale, ad integrazione di quanto previsto dai requisiti regionali, gli edifici di nuova realizzazione dovranno adottare tecniche progettuali e costruttive rispondenti ai criteri della biodilizia e della bioclimatica.
Infine, le soluzioni impiantistiche che saranno adottate a livello di area o di singolo edificio dovranno garantire un’elevata efficienza energetica e dovranno massimizzare la quota di approvvigionamento da fonti energetiche rinnovabili, garantendo almeno il 20% del fabbisogno complessivo.

Elettromagnetismo

torna al menu ↑


Stato
Le criticità presenti sono sostanzialmente da attribuire alle linee ad alta tensione presenti al confine di comparto, prevalentemente nel comune di Granarolo.
Per le centrali di trasformazione secondarie e linee di trasferimento dell'energia di media tensione presenti in tale Ambito, occorrerà disporre il necessario censimento e definire le possibili criticità.

Misure per la sostenibilità
Per minimizzare potenziali nuove criticità, si richiede il rispetto di quanto indicato nella valutazione sistemica.

Habitat naturali e paesaggio

torna al menu ↑


Stato
L'area in esame, adiacente ad un contesto ambientale di rilievo, è caratterizzata da connettivo ecologico di particolare valore paesaggistico con la presenza dello scolo Zenetta a est.
Nell'area, oggi agricola, spiccano il verde alberato delle corti coloniche, delle ville e degli edifici anche di pregio sparsi, la diffusa presenza di specchi d'acqua quali i maceri alimentati da una ricca rete di fossi e canali. La viabilità minore, assecondando l'assetto agricolo, ha preservato nel tempo la trama del reticolo idrografico minore.

Impatto potenziale da Psc
La trasformazione dell'Ambito può costituire occasione di completamento della rete di verde pubblico esistente nel comparto limitrofo.

Misure per la sostenibilità
L’attuazione degli interventi costituisce un’occasione per la creazione di un sistema ecologico-ambientale di connessione tra le dotazioni verdi presenti nel Quartiere Pilastro, il sistema fluviale dello scolo Zenetta e il cuneo agricolo di “Calamosco e Villola”; a tale scopo, la progettazione delle nuove arre di sviluppo dovrà garantire la realizzazione della rete ecologico-ambientale interna all’Ambito, in stretta relazione con il sistema dei percorsi ciclopedonali e dei luoghi e degli spazi pubblici. Oltre la via Quarto di Sopra e fino alla frazione di Quarto, la progettazione dovrà prestare particolare attenzione alla valorizzazione dell’assetto ambientale e storico-paesaggistico, alla conservazione degli elementi di interesse storico-culturale e da creare un varco di discontinuità del sistema insediato, offrendo un’adeguata integrazione tra valori tutelati e nuovi insediamenti. La porzione a ovest dell’Ambito, posta in fregio alla via San Donato, dovrà essere destinata alla costruzione di una  fascia di salvaguardia ambientale e storico-culturale, con particolare riferimento alla riconoscibilità dei nuclei di S. Sisto e Calamosco.
In generale, le azioni dovranno rispondere ai seguenti obiettivi:
- in termini di naturalità, salvaguardare e potenziare il corridoio ecologico dello scolo Zenetta;
- prevedere il mantenimento degli elementi di pregio esistenti quali le siepi, i fossi e i canali esistenti, funzionali al disegno della rete ecologica di pianura, incrementandone i tracciati e le fasce vegetazionali a favore della biodiversità; in particolare vanno preservati i reticoli esistenti che consentono anche la riscoperta di abitudini quali il passeggiare lungo fossi e cavedagne;
- attestare su questi tracciati i nuovi spazi pubblici, assenti completamente nell'area esaminata, quali elementi cuscinetto tra l'edificato e la rete ecologica in senso stretto; il verde pubblico deve inoltre risultare accorpato o ricondotto ad un disegno organico in grado di rispondere alle diverse esigenze delle categorie di fruitori;
- prevedere il potenziamento delle formazioni arboree esistenti attorno ai nuclei abitati esistenti localizzando a ridosso delle stesse nuove dotazioni di verde in un disegno complessivo che, oltre a indurre benefici ambientali in termini di biomassa, valorizzi paesaggisticamente queste presenze consolidate del territorio, conservandone una lettura anche storica;
- favorire percorsi protetti di accessibilità e connessione al cuneo agricolo di nord-est, interessando anche l'area dell'ex vivaio comunale.

Mobilità

torna al menu ↑


Stato
L'ambito è attraversato solo dal tracciato delle linee 35 e 55 a media frequenza, con conseguente prevalenza dell'utilizzo del mezzo privato per gli spostamenti effettuati.

Impatto potenziale da Psc
Il nuovo carico urbanistico produrrà un aumento degli spostamenti generati e attratti dall'ambito di intervento che, utilizzando coefficienti di generazione/attrazione sulla base degli usi previsti dal Psc, può essere stimato nell'ora di punta (8.00-9.00) in circa 1.700 spostamenti.

Misure per la sostenibilità
L’attuazione dell’Ambito, viste sia le quantità in gioco che la rilevanza metropolitana delle funzioni previste, dovrà essere coordinata con la contestuale realizzazione di modalità di trasporto pubblico di massa.
Con l’obiettivo di dare risposte alla domanda esistente e di supportare le nuove previsioni insediative, tra le possibili implementazioni del sistema della metrotranvia è prevista un'estensione del tracciato verso nord-est dal capolinea Michelino in direzione CAAB-Agraria, con collegamento alla zona Fiera e alla Stazione ferroviaria. La metrotranvia sarà l'infrastruttura portante del complesso delle nuove grandi opere infrastrutturali di trasporto collettivo in corso di progettazione. Il sistema, caratterizzato da tecnologie e materiale rotabile idonei sia al tracciato in galleria con sede propria e segregata sia al tracciato in superficie con sede propria, con intersezioni stradali a raso, collegherà il Fiera District con il Quartiere Borgo Panigale, avrà una capacità fino a 6.500 passeggeri all'ora per direzione, una velocità commerciale fino a 28 km/h e una frequenza nell'ora di punta dai 2 ai 6 minuti, a seconda della tratta.
Per la fase transitoria di infrastrutturazione del sistema, andrà potenziato il servizio su in modo da garantire, con modularità e flessibilità, l’accessibilità all’area; a regime, il trasporto pubblico su gomma dovrà assolvere alla funzione di raccolta e distribuzione dei flussi recapitati dal sistema metrotramviario.
Nell'ambito del miglioramento e completamento della rete ciclopedonale dell'ambito, dovranno essere create le necessarie connessioni con il resto del quartiere e in particolare verso gli insediamenti più immediatamente integrabili con il contesto urbano (Università, centro commerciale, ecc.); dovrà essere massimizzata l’accessibilità alle fermate del trasporto pubblico su gomma e a quella del Sfm; dovrà infine essere previsto l'attraversamento in sicurezza di via San Donato.
Con la realizzazione del complesso degli interventi previsti, si può stimare che dei circa 1.700 spostamenti in più attratti dall'ambito nell'ora di punta, circa 850 verranno realizzati utilizzando l'auto, circa 500 utilizzando il trasporto pubblico e circa 350 utilizzando altre modalità di trasporto. Per soddisfare la domanda di mobilità su trasporto pubblico su gomma ipotizzata, occorre prevedere un potenziamento del servizio per quanto riguarda la copertura del territorio e la frequenza.
Per quanto riguarda il trasporto privato, nella parte sud-est dell'ambito verranno realizzati gli interventi necessari per il completamento della strada Lungo Savena allo scopo di garantire il necessario collegamento con la rete primaria della mobilità. Occorrerà prevedere una verifica dei livelli di servizio delle strade e dell’efficienza delle immissioni carrabili sulla viabilità principale conseguente alle modifiche previste e la realizzazione di adeguate misure per il mantenimento delle prestazioni della rete stradale.