Ex scalo Ravone

Ex scalo Ravone

Superficie Ambito 320.000 mq
Sul 147.000 mq, di cui 106.000 mq per usi abitativi (70%)
Dotazioni territoriali minime 90.000 mq

Scalo Ravone
  • Scalo Ravone

Aria

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Stato
Si tratta di un Ambito estremamente interessante, caratterizzato da una posizione relativamente distante rispetto agli assi di attraversamento stradale. La prossimità alla fermata Sfm di Prati di Caprara può garantire, se opportunamente progettata, una buona accessibilità al trasporto ferroviario locale.

Impatto potenziale da Psc
Si tratta di un Ambito dove possono trovare posto attrattori di scala anche provinciale, la cui raggiungibilità è garantita attraverso il trasporto pubblico su ferro.

Misure per la sostenibilità
Una particolare attenzione deve essere riservata al parcheggio Tanari, la cui funzione risulta oggi molto consolidata, anche se il meccanismo di interscambio è ancora imperfetto: nell'ambito quindi dell'intervento dovrà essere facilitato e incentivato il sistema di interscambio.


Rumore

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Stato
Si tratta di una zona potenzialmente critica dal punto di vista acustico, data la presenza di arterie stradali, dell'infrastruttura ferroviaria posta a nord e di eventuali sorgenti puntuali localizzate nelle aree ferroviarie delle Officine grandi riparazioni.
Impatto potenziale da Psc
Il nuovo carico urbanistico ed il corrispondente traffico veicolare indotto potranno comportare un peggioramento del clima acustico in corrispondenza dei ricettori a destinazione residenziale e dei ricettori sensibili interni ed esterni al comparto (soprattutto di classe acustica I).

Misure per la sostenibilità
La localizzazione delle nuove funzioni, soprattutto con riferimento alle classi acustiche I, dovranno essere attentamente studiate al fine di ridurre l'esposizione alle sorgenti sonore stradali e ferroviarie presenti in zona.
Nelle aree destinate a verde pubblico si dovrà prevedere un'adeguata fascia di mitigazione, localizzando le aree attrezzate nelle zone acusticamente più tranquille.
Le nuove infrastrutture stradali dovranno essere attentamente pianificate al fine di contenere la rumorosità indotta sui ricettori circostanti, e questo dovrà attuarsi mediante la localizzazione dell'infrastruttura lontano da ricettori sensibili esistenti, e utilizzando accorgimenti tali da minimizzare l'impatto.
Si fa presente che il Piano di risanamento acustico delle infrastrutture, redatto da Rfi Spa ai sensi del Dma 29.11.2000, non prevede in tale Ambito la predisposizione di opere di mitigazione acustica sulla linea ferroviaria.

Acqua

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Impatto potenziale da Psc
Il nuovo carico insediativo comporterà un incremento dei consumi idrici futuri e del carico sul sistema fognario.

Misure per la sostenibilità
Relativamente ai consumi idrici, le possibili criticità rendono necessari studi su reti duali di distribuzione per usi non residenziali. Occorre valutare le possibilità di utilizzare acque di falda del complesso idrogeologico superficiale o acque di dilavamento per usi compatibili.
In merito ai reflui, la separazione delle acque meteoriche di dilavamento dalle acque fognarie deve essere prevista ed eseguita in tutto il territorio di nuova urbanizzazione, allacciandosi alla Ghisiliera, se opportuno per un riutilizzo ad uso agricolo, oppure al Reno, o al Ravone suo affluente.

Suolo e sottosuolo

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Stato
L'area non presenta particolari condizionamenti o limiti dal punto di vista della vulnerabilità dell'acquifero.

Misure per la sostenibilità
Si sottolinea la necessità di prevedere, in relazione alle attività pregresse effettuate da verificare attraverso attenta ed approfondita analisi storica del territorio, studi preventivi sul grado di contaminazione dei suoli e delle acque sotterranee per la verifica della compatibilità delle future destinazioni d'uso.

Energia

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Stato
L'area è adiacente ad una zona servita dalla rete di teleriscaldamento sud-ovest (o Cogen Barca) alimentata in parte da un impianto di cogenerazione.

Impatto potenziale da Psc
I nuovi alloggi, in assenza di applicazione di interventi di mitigazione e compensazione, comporterebbero un aumento del fabbisogno di energia, corrispondente ad un incremento annuale delle emissioni climalteranti complessive cittadine.
A queste devono essere sommate le emissioni aggiuntive derivanti dal maggior carico urbanistico sul sistema dei trasporti.
(si veda valutazione sistemica)

Misure per la sostenibilità
Vista l'adiacenza con un'area servita dalla rete di teleriscaldamento, può essere studiata l'opportunità di integrare la rete di teleriscaldamento esistente con impianti di mini e micro-cogenerazione e micro-generazione da fonti rinnovabili, per estenderla a quest'area.
Gli interventi di nuova edificazione e di riqualificazione dovranno essere realizzati seguendo le linee guida del Programma energetico comunale, per il corrispondente Bacino energetico urbano, dirette ad ottenere edifici certificati nelle classi superiori di efficienza energetica (in corso di definizione secondo la Lr 26/2004 ed il DLgs 192/05) e quindi la riduzione delle emissioni climalteranti riconducibili al bilancio energetico dell'Ambito stesso.
Particolare cura andrà posta nel soddisfare il fabbisogno energetico delle strutture destinate al terziario, con l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili di risparmio energetico e di sfruttamento delle energie rinnovabili, con impianti solari termici di solare fotovoltaico, architettonicamente integrati sui tetti e sulle facciate degli edifici.
L'area dovrà quindi essere servita da una congrua estensione del servizio di trasporto pubblico e da percorsi ciclabili e pedonali protetti di collegamento verso i poli funzionali e di attrazione della mobilità.

Elettromagnetismo

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Stato
Si ritiene non vi siano particolari criticità connesse alla componente in oggetto.

Misure per la sostenibilità
In mancanza di infrastrutture di trasporto di energia ad alta tensione, è opportuno verificare nel territorio consolidato le stazioni di trasformazione secondaria Mt/Bt perseguendo gli obiettivi di qualità indicati dalla Lr 30/00.

Mobilità

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Stato
L'ambito si trova a cavallo del fascio ferroviario in accesso alla Stazione centrale, e non è attualmente interessato da importanti infrastrutturazioni della mobilità diverse da quella ferroviaria, se non per il parcheggio di intrerscambio Tanari posto nella parte più orientale dell'ambito. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale la parte sud-orientale dell'ambito è lambita dal percorso della linea 35 a media frequenza, mentre la parte settentrionale è attraversata dal percorso della linea 84 a bassa frequenza.

Impatto potenziale da Psc
Il nuovo carico urbanistico produrrà un aumento degli spostamenti generati e attratti dall'ambito di intervento che, utilizzando coefficienti di generazione/attrazione sulla base degli usi previsti dal Psc, può essere stimato nell'ora di punta (8.00-9.00) in circa 900 spostamenti.

Misure per la sostenibilità
All'interno dell'ambito è previsto il completamento della fermata del SFM Prati di Caprara, importante nodo di interscambio modale per l'accessibilità alla città a livello metropolitano.
Oltre che per il miglioramento dell'accessibilità alla fermata SFM Prati di Caprara, occorrerà qualificare e completare la rete dei percorsi ciclopedonali per garantirne la connessione con il resto del quartiere, e in particolare con l'ambito Prati di Caprara e le fermate della metrotranvia poste a sud lungo la via Emilia.
Allo scopo di garantire il necessario interscambio tra il trasporto privato, il trasporto pubblico e le modalità alternative (bici e pedonale), occorrerà comunque completare e qualificare la rete dei collegamenti ciclopedonali e migliorare l'accessibilità e garantire una adeguata connessione con le fermate del trasporto pubblico.
Per quanto riguarda la rete stradale, per rispondere agli effetti del passaggio della metrotranvia lungo la via Emilia, a nord della ferrovia, affiancata al nuovo parco previsto nell'area, sarà realizzata una nuova strada sussidiaria Nord-Ovest. L’assetto stradale derivante dalla nuova soluzione progettuale dovrà essere accuratamente studiato con l’obbiettivo di trovare un adeguata soluzione tecnico-funzionale che permetta di mantenere adeguati livelli di servizio sia per gli assi stradali che per i nodi di interconnessione tra i vari livelli di rete stradale, migliorando al massimo le relazioni di scambio tra accesso locale e distribuzione a scala territoriale. Tale assetto dovrà tener conto e risolvere efficacemente le esigenze di mobilità pedonale e ciclabile.
Con la realizzazione del complesso degli interventi previsti, si può stimare che dei circa 900 spostamenti in più generati e attratti dall'ambito nell'ora di punta, circa 400 verranno realizzati utilizzando l'auto, circa 300 utilizzando il trasporto pubblico e circa 200 utilizzando altre modalità di trasporto. Per soddisfare la domanda di mobilità su trasporto pubblico su gomma ipotizzata, occorre prevedere un potenziamento del servizio per quanto riguarda la copertura del territorio e la frequenza.
Per quanto riguarda il trasporto privato, occorrerà prevedere una verifica dei livelli di servizio delle strade e dell’efficienza delle immissioni carrabili sulla viabilità principale conseguente alle modifiche previste e la realizzazione di adeguate misure per il mantenimento e miglioramento delle prestazioni della rete stradale oltre a una riqualificazione complessiva della viabilità locale. Sarà inoltre opportuno configurare la viabilità interna con carattere di strade locali/residenziali (zona 30, isola ambientale).