62 chilometri di portici

Per essere inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, i siti devono avere un eccezionale valore universale e dunque rispondere ad almeno uno dei 10 criteri previsti nelle Linee Guida Operative.

La candidatura dei Portici di Bologna ha individuato i criteri II e IV:

 Criterio II:

Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.

Il portico, spazio privato di uso pubblico, luogo per eccellenza di vita sociale, relazioni e scambi, trova a Bologna, un’eccezionale espressione completa e rappresentativa di tutte le funzioni urbane, nell’insieme delle componenti selezionate.

Luogo policulturale, internazionale e multietnico, di espressione, incontro e scontro, Bologna con i suoi portici ha rappresentato, anche per il ruolo dell’Università nella diffusione del sapere, un centro propulsore di modelli diffusi a livello internazionale.

In particolare tale scambio continuo e costante ha permesso la diffusione e la continua riproposizione della tipologia architettonica porticata, quale modello di riferimento per uno stile di vita urbano, in tutto il mondo. Sono numerosi gli architetti, pittori, scultori e artisti in generale di passaggio a Bologna, per studio o piacere, che hanno lavorato sui portici e vissuto al loro interno, respirando la vivacità e l’attivismo caratteristico dei portici della città, e portato questo elemento altrove in Italia e nel mondo, in ogni epoca storica

 

Criterio IV:

Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi della storia umana.

La serie dei portici di Bologna, selezionati nel contesto del sistema porticato che permea sia la città storica che quella contemporanea, rappresenta in maniera esemplare una tipologia architettonica di antica origine e ampia diffusione, mai abbandonata fino ad oggi, nelle sue trasformazioni ed evoluzioni nella storia.

La serie rappresenta esemplarmente, nelle varie declinazioni cronologiche, tecnologiche e funzionali, una varietà di tipologie edilizie porticate, diffuse tra le abitazioni civili della classe operaia e le residenze aristocratiche, le fabbriche pubbliche e religiose, che sono state sviluppate nei secoli, dal XII all’epoca contemporanea, con una gamma ampia di materiali e stili, come risultato della città che si espande e cambia nel tempo.