Asse tematico

Educazione e formazione

Gli Enti Locali hanno un ruolo cruciale nella costruzione di una società basata sull’inclusione di tutte le persone, attraverso strategie integrate in ambito educativo, formale e non formale e nell’ambito della formazione del personale dipendente e di chi amministra le città.

In ambito scolastico, occorre favorire un pieno diritto all’educazione, mettendo in atto azioni di contrasto alle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e favorendo un ambiente scolastico sicuro, al riparo dalla violenza e dal bullismo omo-lesbo-bi-transfobico. Occorre ampliare le conoscenze e le competenze di tutti gli attori della comunità scolastica ed utilizzare l’educazione e la formazione per favorire la valorizzazione delle differenze e l’empowerment delle persone LGBTQIA+ nelle scuole di ogni ordine e grado, sia tra il personale docente che nella comunità studentesca. Ciò anche al fine di contrastare e prevenire l’isolamento, il disagio sociale, l’insuccesso e la dispersione scolastica delle giovani generazioni LGBTQIA+.

Inoltre, attraverso la conoscenza delle tematiche LGBTQIA+ e delle nuove realtà familiari è possibile contrastare il fenomeno crescente del bullismo omo-lesbo-transfobico e il pregiudizio legato alle famiglie con genitori omoaffettivi, evitando discriminazioni nei loro confronti e nei confronti delle loro figlie e dei loro figli.

Parimenti, è indispensabile rafforzare i percorsi formativi rivolti al personale comunale, alle forze dell’ordine e a tutti gli stakeholder cittadini, incluso il personale sanitario e quello culturale, al fine di condividere risorse e strumenti volti da un lato a promuovere e valorizzare le differenze come risorse e dall’altro a prevenire e contrastare efficacemente ogni forma di discriminazione, diretta, indiretta e istituzionale.

Bisogni

  • Accesso alla formazione in tutti gli ambiti;
  • Desiderabilità della formazione in città;
  • Evitare la messa in discussione di progetti formativi/educativi esistenti;
  • Creazione di spazi di libertà, in modo che le persone target dei progetti promossi dalla comunità possano esprimere appieno la propria soggettività;
  • Implementazione delle competenze e delle capacità relazionali del target dei progetti promossi dalla comunità LGBTQIA+ per valorizzare il loro incontro con le altre e gli altri.

Macro obiettivi

  1. Costruire relazioni: lavorare sull’empatia per trovare agganci sulle emozioni;
  2. Realizzare progetti-pilota replicabili su specifici spazi, in particolare scuole e aziende;
  3. Fare in modo che l’Amministrazione “accrediti” i servizi dell’asse tematico “Educazione e Formazione” sia dal punto di vista dell’associazione formatrice, sia dal punto di vista degli altri livelli di governo;
  4. Valorizzare il know-how delle reti e delle associazioni e la sussidiarietà (non “parlare per”);
  5. Favorire l’intersezionalità con il movimento (femminista, migrante, portatore o portatrice di disabilità, HIV+, ecc.).

Visione di cambiamento

“Bologna come città dove l’educazione alle differenze e al genere sia capillare, diffusa, strutturale, continua, sistemica e integrata, con l’obiettivo di scardinare un sistema che non contempla la comunità LGBTQIA+; una città che migliori la qualità della vita, grazie alla contaminazione con la comunità stessa.”

La visione di cambiamento sul tema “Educazione e formazione” considera un futuro ideale che si compone di diversi aspetti.

Uno dei temi focali, legato alle professionalità e ai servizi per la comunità è quello della formazione per le persone che stanno a contatto con il pubblico e si interfacciano quindi con persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+; è una visione che abbraccia anche i temi dell’educazione e della sensibilizzazione in senso ampio, per una città contro il cyberbullismo e attenta all’educazione sessuale collettiva e inclusiva.

Un altro tema riguarda la comunicazione, per un’Amministrazione che utilizzi un tipo di comunicazione non formale, attenta al linguaggio e alle parole e che usi una terminologia condivisa.

È stata data molta importanza al metodo, rispetto ai vari progetti e servizi proposti. In particolare, è stata discussa come metodologia quella del progetto-pilota, per evitare che vengano proposti degli interventi “a pioggia”, sì puntuali, ma che non si diffondono e non fanno davvero la differenza. L’idea è di intervenire in maniera sistematica e organizzata, con dei progetti-pilota che scelgono dei luoghi da “educare e formare” e da cui partire per investire luoghi simili.

È stata ripresa la differenza tra educazione e formazione, per definire i vari livelli di intervento dei servizi: da una parte educare e informare determinate categorie (ad esempio l’educazione nelle scuole, affinchè sia presente un immaginario queer); dall’altra formare il personale nei diversi servizi, differenziando metodologie di formazione sulla base del target e dell’ambito di intervento.

Cluster dell'asse tematico Educazione e formazione

Cluster

Formazione per Comune di Bologna

Il cluster “Formazione per Comune di Bologna” comprende 12 progetti presentati da 7 associazioni. Alcuni progetti rientrano già nell’offerta formativa rivolta al personale del Sistema Integrato dei Servizi educativi e scolastici 0-6 del Comune di Bologna. Altri progetti formativi si rivolgono a target nuovi e diversi, tra questi assistenti sociali e personale del settore Welfare, forze dell’ordine e psicologhe e psicologi.

I progetti di sensibilizzazione, informazione e formazione raggruppati in questo cluster hanno l’obiettivo di far conoscere e destrutturare gli stereotipi di genere nei modelli educativi e culturali, promuovendo l’educazione alle differenze per prevenire e superare l’omolesbobitransfobia.

Cluster

Formazione per insegnanti

Il cluster “ Formazione insegnanti” comprende 4 progetti presentati da 3 associazioni, finalizzati a promuovere percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti alla comunità educante per la creazione di modelli scolastici consapevoli e inclusivi, eventualmente replicabili all’interno degli istituti scolastici.

Nella consapevolezza che l’educazione è il principale strumento per promuovere una società inclusiva e rispettosa delle diversità, i progetti raggruppati in questo cluster sono frutto di molteplici e collaudate collaborazioni e hanno come obiettivo comune quello di sensibilizzare il corpo docente affinché possa divenire esso stesso agente di cambiamento, sensibile ai bisogni delle studentesse e degli studenti LGBTQIA+.

Cluster

Formazione rivolta alla cittadinanza

Il cluster “Formazione cittadinanza” comprende 4 progetti presentati da 3 associazioni sui temi della genitorialità con attenzione alla genitorialità LGBTQIA+, dell’educazione e della formazione rivolta a cittadine e cittadini, professioniste e professionisti. I progetti presentati in questo cluster propongono incontri pubblici e aperti alla cittadinanza che attraverso l’ausilio di persone esperte e di testimonianze possano contaminare e sensibilizzare sui temi che riguardano la prevenzione delle discriminazioni omotransfobiche. Progetti di scambi europei, sui temi dell’educazione, della formazione 41 e della gioventù, percorsi educativi non formali nell’ambito dell’educazione alle differenze sui temi dei linguaggi e delle rappresentazioni LGBTQIA+.

Cluster

Formazione per altre istituzioni

Il cluster “Formazione per altre istituzioni” comprende 4 progetti presentati da 4 associazioni, finalizzati a promuovere percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti a professioniste e professionisti che operano nell’ambito dei servizi sociali, sanitari, scolastici e della giustizia. I progetti raggruppati in questo cluster partono dal presupposto che è urgente e indispensabile mettere in campo conoscenze e competenze specifiche per accogliere le Asse tematico – Educazione e Formazione 42 individualità LGBTQIA+ in tutti gli ambiti della vita quotidiana e in tutte le fasce d’età.

Cluster

Educazione fascia 2-11 anni

Il cluster “Educazione fascia 2-11 anni” comprende 4 progetti presentati da 2 associazioni finalizzati a creare spazi per l’infanzia, offrendo loro una varietà di modelli e situazioni di vita per crescere e convivere senza paure, senza stereotipi e discriminazioni. I progetti presentati in questo cluster intendono aiutare bambine e bambini nella costruzione della propria immagine di sé e della realtà che li circonda: una serie di proposte progettuali per imparare a riconoscersi e a rispecchiarsi 43 in maniera libera e serena, a prescindere dal proprio genere di appartenenza e senza paura delle differenze.

La costruzione di una comunità inclusiva e libera per tutte e tutti trova infatti terreno fertile proprio nelle curiosità e nell’immaginario delle piccole cittadine e dei piccoli cittadini. Letture e performance teatrali che a partire dalle loro fantasie, li condurranno in un mondo in cui c’è spazio per tutto ciò che ognuno e ognuna porta con sé come ricchezza unica e imprescindibile.

Cluster

Educazione fascia 11-18 anni

Il cluster “Educazione fascia 11- 18 anni” comprende 12 progetti presentati da 5 associazioni, finalizzati a sensibilizzare ragazze e ragazzi, studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, sui temi della tutela delle differenze e sulla Asse tematico – Educazione e Formazione 44 prevenzione dell’omotransnegatività. Si tratta di un cluster molto ricco, che comprende cicli di incontri e attività per prevenire e contrastare le discriminazioni in diversi ambiti disciplinari, laboratori che utilizzano linguaggi espressivi differenti (graphic novel, film, narrativa, performance musicali, ecc.) per lavorare con le classi e fornire strumenti, conoscenze e documenti per un’analisi dei fenomeni dell’omofobia e delle discriminazioni a partire dalla propria esperienza di vita individuale e sociale, percorsi per le competenze trasversali orientative e laboratori incentrati su attività finalizzate alla prevenzione del bullismo sia in orario curriculare che in ambito extra scolastico.

I progetti sono rivolti anche a operatrici e operatori dei Centri Anni Verdi, educatrici ed educatori e insegnanti con particolare attenzione anche alla metodologia della didattica integrata a distanza e alla qualità d’impatto sulle classi.