Verso il Piano Adolescenza della città di Bologna

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Gli adolescenti sono una componente rilevante della popolazione bolognese. Sono 23.740 i ragazzi fra gli 11 e i 18 anni residenti a Bologna al 31 dicembre 2017, di cui 9.011 dagli 11 ai 13 anni e 14.729 dai 14 ai 18 anni. Diventano circa 35.000 se si aggiungono gli studenti residenti nell’area metropolitana che studiano nelle scuole secondarie di secondo grado a Bologna e che, dunque, gravitano sulla città. Una popolazione consistente che si prevede, peraltro, in crescita nei prossimi anni, tenuto conto dell’incremento delle nascite negli ultimi anni e degli arrivi dovuti ai flussi migratori.

A partire da questa realtà, ma anche dalla consapevolezza di quanto sia proprio questa fascia di età con le sue grandi potenzialità e al contempo con le sue vulnerabilità a essere particolarmente interessata ed esposta ai cambiamenti socio culturali del nostro tempo, il Comune di Bologna ha individuato come prioritarie le politiche per gli adolescenti e i giovani.

È forte infatti la convinzione che investire, ma soprattutto investire bene, in questo ambito significa investire sul futuro della comunità, il cui sviluppo non può prescindere dal protagonismo e dalle capacità di innovazione di cui le nuove generazioni sono portatrici.

Investire bene significa non solo intensificare l’impegno, dando continuità agli interventi e ricercando maggiori risorse, ma anche puntare su una maggiore integrazione di azioni e politiche di territorio, non sempre presente con adeguata sistematicità. Per investire bene occorre anche orientare in modo efficace le risorse per cui è fondamentale rileggere i bisogni e le aspettative del mondo adolescenziale caratterizzato da tanti cambiamenti e stili di vita completamente diversi da quelli del passato in un contesto anch’esso profondamente cambiato e talvolta fonte di rischi altre volte di opportunità da saper cogliere.

PIANO ADOLESCENZA DELLA CITTÀ

Il progetto del Comune rivolto all’adolescenza è complesso e articolato e racchiude molte azioni, tutte funzionali a un obiettivo molto chiaro, "sviluppare un piano adolescenza della città di Bologna, che a partire da una riflessione complessiva sugli adolescenti, che deve necessariamente coinvolgere i tanti soggetti che se ne occupano dentro e fuori dal Comune, in primis le Istituzioni scolastiche, l’Ausl, il terzo settore, la Curia, ci consenta di orientare al meglio la programmazione delle azioni nei prossimi anni in un sistema costituito da molteplici attori - spiega la vicesindaco Marilena Pillati - Gli indirizzi politici per arrivare a questo obiettivo li abbiamo riassunti in un atto di Giunta, adottato all’inizio di questo anno. Indirizzi che esprimono elementi di contenuto, ma anche di metodo: l’integrazione delle azioni, il potenziamento degli interventi, ma anche il loro orientamento verso alcuni ambiti prioritari, la centralità della progettazione partecipata degli interventi e del lavoro di comunità, da svolgersi con un ruolo chiave dei Quartieri, la capacità di valutare l’efficacia di ciò che mettiamo in campo, la necessità di una mappatura delle opportunità, ma anche una maggiore conoscenza del mondo adolescenziale per orientare al meglio gli interventi avendo la capacità di innovare i modelli e gli approcci metodologici". 

Alcuni passaggi di questo documento di indirizzi sono particolarmente rilevanti.

Collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna

Per il “Piano Adolescenza” si è proceduto attivando una apposita Convenzione dedicata alle tematiche dell’adolescenza e alle azioni di prevenzione e di lotta al disagio scolastico e socio-educativo per questa fascia di età. La Convenzione si inserisce in una storia di relazioni antiche e profonde tra Università e Comune di Bologna volte a supportare le reciproche mission istituzionali attraverso un dialogo forte tra mondo della ricerca e della formazione e l’Amministrazione locale. Questa intesa si muove nella convinzione che è nella sperimentazione di azioni di intervento innovative nel locale, coinvolgendo gli operatori che si occupano a diverso titolo di adolescenti, che il mondo della ricerca può contribuire con autorevolezza, e attraverso raccomandazioni, alle politiche educative e sociali e di welfare rivolto ai giovani, a livello locale, nazionale e internazionale. In particolare, la Convenzione ha permesso di attivare un gruppo di ricerca interdisciplinare (antropologi, pedagogisti, psicologi e sociologi) che si è posto i seguenti obiettivi: 

  • Monitoraggio dei servizi/progetti/esperienze sull’adolescenza (fascia di età 11-18) del territorio comunale, confluito nella mappatura
  • Valutazione dei servizi/progetti/esperienze realizzati e sperimentazione di azioni di messa in rete degli attori su queste tematiche presenti sul territorio
  • Conoscenza della condizione giovanile e degli stili di vita degli adolescenti a Bologna nella loro pluralità.
  • Ricostruzione delle politiche e della storia dei servizi socio - educativi del territorio comunale.
  • Indagine sulle percezioni e rappresentazioni degli operatori educativi del Comune di Bologna sul sistema dei servizi (punti di forza e criticità) rivolti all’adolescenza.

Il tema del sistema di servizi e interventi per l’adolescenza è oggi cruciale non solo per il futuro delle nostre società, ma per la comprensione dei processi socioculturali in atto e per il miglioramento della qualità della vita di un’intera comunità.

Mappa delle opportunità e dei bisogni

Un altro aspetto molto rilevante negli indirizzi della Giunta è la necessità di avere un quadro conoscitivo sia delle opportunità rivolte agli adolescenti (servizi o altre attività) sia della situazione adolescenziale a Bologna, stili di vita, aspettative e opinioni dei ragazzi, propedeutica alla costruzione di una mappa dei bisogni. Per quanto riguarda la mappa delle opportunità, si tratta di ampliare un lavoro che è stato già svolto nell’ultimo anno in collaborazione con l’Università e che ha portato a una mappa dei servizi e dei progetti promossi direttamente dal Comune nei quartieri cittadini, estendendolo a tutti i soggetti che nella nostra città svolgono attività con e per gli adolescenti.

Riguardo alla mappatura dei bisogni, l’indagine che sarà messa in campo è una novità assoluta almeno degli ultimi anni, soprattutto perché realizzata a tutto campo coinvolgendo i ragazzi e le loro famiglie. Nelle prossime settimane sarà quindi avviata una indagine conoscitiva sull'adolescenza con il supporto tecnico di Nomisma. L’indagine, attraverso interviste, questionari e incontri, coinvolgerà in una prima fase di ascolto interlocutori autorevoli e portatori di interesse della città espressione di realtà che, per svariati motivi, entrano in contatto con il mondo degli adolescenti e possono contribuire all’analisi fornendo un nuovo punto di vista, puntuale e focalizzato.

Questa attività oltre a consentire di completare il quadro dell’offerta cittadina di servizi rivolti ai giovani nella fascia 11-18 anni, rappresenta anche un momento di incontro utile a definire i bisogni percepiti da chi lavora a stretto contatto con gli adolescenti. Obiettivi, questi, che trovano completezza nel coinvolgimento, tramite intervista online, dei docenti e degli educatori, delle associazioni e cooperative che organizzano attività per gli adolescenti, delle scuole, delle parrocchie e degli altri interlocutori che quotidianamente vivono con i più giovani.

Il passaggio saliente di questa attività di ascolto arriverà poi direttamente ai ragazzi stessi e alle loro famiglie, questo grazie al coinvolgimento delle scuole. Il Comune di Bologna ringrazia anticipatamente le scuole e tutti gli altri soggetti istituzionali, come l’Ausl e la Curia, e tutte le realtà del terzo settore per la collaborazione che vorranno dare, elemento fondamentale per il successo del progetto.

L’obiettivo ambizioso di questo programma di lavori è quello di avere una mappa conoscitiva molto ampia sia sulle opportunità che nella nostra città sono offerte agli adolescenti sia sulla condizione degli adolescenti, sui loro stili di vita, sulle loro opinioni per arrivare a identificare i loro bisogni.

Il passo immediatamente successivo è la lettura e l’interpretazione di questo quadro informativo per l’identificazione degli indicatori e delle principali direttrici su cui costruire il piano adolescenza, che si articolerà nelle aree tematiche individuate negli indirizzi della Giunta: dalla formazione all’educazione e alla promozione della salute e del benessere, passando dalla partecipazione e dal coinvolgimento attivo dei ragazzi, avendo sempre attenzione alla messa a disposizione delle tante opportunità che la nostra città può mettere a disposizione nei campi più svariati (cultura, sport, sociale, nuove tecnologie, ecc), ma anche alla prevenzione dei rischi di fenomeni devianti.

Un piano strategico che individui le priorità e nei prossimi anni consenta di orientare le azioni per rispondere in modo più mirato ed efficace ai bisogni degli adolescenti e delle loro famiglie, nella cornice di una collaborazione strutturata con l'Università di Bologna che sosterrà il Comune sul piano della ricerca e del monitoraggio.

A novembre, durante la Settimana dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, saranno presentati i risultati dell’indagine che fotograferanno realtà, condizione, bisogni, interessi dei nostri adolescenti e i principali indicatori nonché le direttrici di sviluppo del piano adolescenza di Bologna.

In questo contesto che vede impegnato il Comune in più direzioni, compresa quella della ricerca, tutte funzionali allo sviluppo del piano adolescenza, si inseriscono alcuni importanti progetti e iniziative già avviate che mirano a potenziare gli interventi educativi in essere in quelle aree che il documento di indirizzi della giunta ha già individuato come prioritarie:

Nuovi Centri Anni Verdi 

Bandi PON-METRO – Lotta alle povertà educative

Incubatore di Comunità Educante