Utilizzo degli impianti sportivi al chiuso

 

Il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha firmato un’ ordinanza che permette dal 1 febbraio l’utilizzo degli impianti sportivi al chiuso, comprese le palestre scolastiche. L'ordinanza resta in vigore fino al 5 marzo e  introduce  anche il tampone obbligatorio per operatori e atleti.

Tutti gli atleti, le atlete, gli operatori e le operatrici coinvolti nello svolgimento di attività sportive individuali e di squadra riconosciute dal Coni e dal Cip di preminente interesse nazionale, potranno utilizzare gli impianti sportivi e le palestre scolastiche, a porte chiuse solo dopo essersi sottoposti a tampone per la ricerca del coronavirus. L’esito negativo del tampone non può essere antecedente alle 72 ore all'ingresso nell’impianto. Il test dovrà essere ripetuto ogni 15 giorni. 

In tutti gli impianti sportivi pubblici e nelle palestre scolastiche è vietato l'utilizzo delle docce.

L'attività sportiva deve essere effettuata nel pieno rispetto dei protocolli delle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva e dei provvedimenti a carattere locale.

Il tampone obbligatorio, che costituisce un nuovo strumento di screening sul territorio, è stato condiviso il 28 gennaio scorso dal Tavolo metropolitano sulla sicurezza del luoghi di lavoro-sport, riunito alla presenza degli assessori allo sport dei Comuni della Città metropolitana, dell’Ausl, del CONI, di alcuni gestori degli impianti sportivi e di rappresentanti degli enti di promozione sportiva. 

Da questa settimana inoltre in Emilia-Romagna tutti i cittadini iscritti al sistema di assistenza sanitaria regionale potranno effettuare il test antigenico rapido nasale (tampone rapido) e il test sierologico nelle farmacie convenzionate al prezzo calmierato di 15 euro.

In Emilia-Romagna il test rapido in farmacia è gratuito per:

  • scolari e studenti (0-18 anni e maggiorenni se frequentano la scuola secondaria superiore)
  • genitori di scolari e studenti, anche se separati o non conviventi
  • tutori e ffidatari degli studenti
  • sorelle, fratelli e nonni degli studenti
  • gli studenti universitari anche se frequentano atenei fuori regione
  • studenti dei percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)
  • personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi 0-3 anni;
  • personale degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP
  • farmacisti che partecipano al progetto
  • persone con disabilità che collaborano e sono in grado di indossare la mascherina
  • familiari conviventi delle persone con disabilità
  • educatori che operano nei servizi parascolastici, in centri di aggregazione giovanile, oratori, scout, ludoteche
  • istruttori ed allenatori di società sportive giovanili presenti nel territorio
  • volontari delle associazioni del terzo settore che assistono anziani soli o persone con disabilità
  • caregiver familiari che si prendono cura di anziani o di persone con disabilità