Spese refezione scolastica e servizi integrativi, confermata anche per il 2017 la detraibilità in dichiarazione dei redditi

Immagine refezione

Con la dichiarazione dei redditi di quest'anno è confermata per le famiglie la possibilità di detrarre le spese sostenute nel 2016 per la refezione scolastica e per i servizi integrativi (assistenza al pasto e pre-post scuola), con una novità: l'importo massimo detraibile per ciascun alunno sale a 564 euro, 164 euro in più rispetto alla cifra che le famiglie hanno potuto detrarre nella dichiarazione dei redditi 2015.

Le spese da detrarre si certificano con le ricevute di pagamento dei bollettini Mav o con le lettere di addebito in conto SEPA Sdd con contestuale evidenza dell'addebito sull'estratto conto. Se il pagamento del MAV è stato effettuato online, le spese si certificano sempre tramite la presentazione dell'estratto conto con evidenza dell'addebito. Se si è in possesso di tutte le ricevute dei pagamenti effettuati nel 2016, non occorre altra certificazione. Se invece sono state smarrite le ricevute di pagamento, è possibile contattare l'ufficio scuola del proprio Quartiere di riferimento per verificare i pagamenti effettuati nell'anno 2016 e richiedere il rilascio di un'attestazione.

Le attestazioni rilasciate dai Quartieri relative al servizio di refezione scolastica non sono soggette a imposta di bollo mentre quelle relative ai servizi integrativi di assistenza al pasto e pre-post scuola di importo complessivo superiore a 77,47 euro potranno essere rilasciate solo dietro presentazione da parte del richiedente della marca da bollo di due euro (in quanto emessi in relazione al pagamento di servizi detraibili esenti da IVA ai sensi dell'art. 10, punto 20 del DPR 633/72).

Non sono detraibili le spese di trasporto scolastico.