Spese per refezione scolastica e servizi integrativi: aumenta a 717 euro l'importo massimo detraibile in dichiarazione dei redditi

Con la dichiarazione dei redditi 2018 è confermata per le famiglie la possibilità di detrarre le spese sostenute nel 2017 per la refezione scolastica e per i servizi integrativi (assistenza al pasto e pre-post scuola), con una novità: l'importo massimo detraibile per ciascun alunno sale a 717 euro, 153 euro in più rispetto al 2017. Non sono detraibili invece le spese di trasporto scolastico.

Per le spese sostenute per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati, l'importo massimo detraibile è di 632 euro per ciascun figlio.

Le spese da detrarre si certificano con le ricevute di pagamento dei bollettini Mav o con le lettere di addebito in conto SEPA Sdd con contestuale evidenza dell'addebito sull'estratto conto. Se il pagamento del MAV è stato effettuato online, le spese si certificano sempre tramite la presentazione dell'estratto conto con evidenza dell'addebito.
Se si è in possesso di tutte le ricevute dei pagamenti effettuati nel 2017, non occorre altra certificazione. Se invece sono state smarrite le ricevute di pagamento, è possibile contattare l'Ufficio scuola del proprio Quartiere di riferimento per verificare i pagamenti effettuati nell'anno 2017 e richiedere il rilascio di un'attestazione.

Le attestazioni rilasciate dai Quartieri relative al servizio di refezione scolastica non sono soggette a imposta di bollo mentre quelle relative ai servizi integrativi di assistenza al pasto e pre-post scuola di importo complessivo superiore a 77,47 euro potranno essere rilasciate solo dietro presentazione da parte del richiedente della marca da bollo di 2 euro (in quanto emessi in relazione al pagamento di servizi detraibili esenti da IVA ai sensi dell'art. 10, punto 20 del DPR 633/72).

In ottemperanza al Provvedimento n.34419 del 30/1/2018 dell'Agenzia delle Entrate gli asili nido pubblici e privati e gli altri soggetti a cui sono state versate le rette, comunicano per ciascun iscritto all'Agenzia delle Entrate l'ammontare delle rette di frequenza pagate nel 2017, con l'indicazione dei soggetti che le hanno sostenute. Tali dati verranno utilizzati ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.