Smart working, il 24 ottobre a Bologna la prima giornata dedicata al lavoro agile

Lo smart working come strumento per promuovere la sostenibilità. Bologna si prepara a ospitare la prima Giornata del Lavoro Agile, organizzata da Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Giovedì 24 ottobre aprirà ufficialmente After futuri Digitali, il festival dedicato all’innovazione digitale, con un'intera giornata di incontro e confronto tra rappresentanti di realtà imprenditoriali e delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali con la comunità, per fare il punto sulle potenzialità e sul futuro dello smart working, comprendere come ha trasformato e trasformerà non solo le strutture aziendali ma il volto delle della città, contribuendo alla maggiore sostenibilità di trasporti e mobilità.

La Giornata, si colloca nel contesto di politiche nazionali orientate alla diffusione di questa nuova cultura del lavoro e rientra nel progetto ‘Lavoro agile per il futuro della PA - Pratiche innovative per la conciliazione vita-lavoro’ del Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del PON “Governance e Capacità istituzionale” 2014/2020.

Filo conduttore dell’evento è la relazione tra smart working e sostenibilità intesa secondo i 4 pilastri dell'Agenda ONU 2030 sullo sviluppo sostenibile: ambientale, sociale, economico e istituzionale. Una recente indagine di ENEA su telelavoro e smart working nella Pubblica Amministrazione ha infatti mostrato l’impatto di queste forme di lavoro sulla trasformazione dell’ambiente urbano e delle abitudini dei lavoratori, a conferma che il lavoro agile è anche uno straordinario fattore abilitante della sostenibilità.

Sono 100 le persone attualmente coinvolte nella sperimentazione dell’attività in smart working nel Comune di Bologna, di età tra 50 e 36 anni e a maggioranza donne, in 7 tipologie di strutture diverse: dall’Agenda Digitale all’Ambiente, dal Personale e Organizzazione al Controllo e Statistica, Edilizia e Urbanistica, Welfare e Promozione del Benessere della Comunità. Un numero destinato ad aumentare di 100 unità dal 1° dicembre 2019, per un totale di 15 strutture, e di ulteriori 100 persone coinvolte da marzo-aprile 2020.

La giornata del 24 ottobre sarà suddivisa in due momenti, tra mattina e pomeriggio.

A Palazzo Re Enzo, alle 9.30, l’inaugurazione con il convegno “Nuovi modi di lavorare, vivi una nuova città”, un momento di incontro per confrontarsi e discutere sulle esperienze maturate all’interno delle pubbliche amministrazioni e aziende private e sulle politiche future legate allo smart working. Ad aprire i lavori saranno il Sindaco Virginio Merola e il Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, che lasceranno la parola al Dipartimento per le Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio dei Ministri, per un excursus sul futuro della Pubblica Amministrazione, come cambia e quali benefici trarrà dall’adozione delle nuove modalità di organizzazione del lavoro basate sull’utilizzo della flessibilità lavorativa.

Il keynote speech di Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sarà di stimolo e ispirazione alla tavola rotonda moderata dal giornalista Luca De Biase, Editor di innovazione a Il Sole 24 Ore e fondatore di Nova24, che vedrà protagonisti relatori che da anni, nell’ambito delle organizzazioni di appartenenza, lavorano, fanno ricerca e sviluppano iniziative e politiche per immaginare e sostenere un diverso approccio al modo di lavorare. Sul palco si confronteranno Gian Maurizio Cazzarolli per Tetra Pak Packaging Solutions, Marina Penna di ENEA, Isabella Covili Faggioli, Presidente Nazionale di AIDP, Mariano Corso, Responsabile Scientifico Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano e Jacopo Massaro – Sindaco di Belluno e Presidente della Commissione pubblica amministrazione, personale e relazioni sindacali di Anci Nazionale

Al termine del convegno, i lavori si chiuderanno con la firma di due importanti accordi che vogliono dare il senso dello sviluppo futuro e concreto del lavoro avviato nella giornata: : la Regione Emilia-Romagna, insieme a Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna, firmerà con i primi Enti del Territorio emiliano-romagnolo l’accordo per la realizzazione del progetto “Emilia-Romagna Smart Working”, finalizzato a costruire una rete territoriale per lo sviluppo del lavoro agile, a partire dalla migliori pratiche esistenti, e a condividere le gli spazi innovatici di lavoro tra le pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di generare un impatto positivo e innovativo non solo sulle modalità di lavoro ma anche su ambiente e mobilità.

A seguire il Comune di Bologna e la Città metropolitana di Bologna sottoscriveranno il Protocollo della rete pubblico-privata “Smart-BO” con associazioni imprenditoriali, singole imprese e altre organizzazioni pubbliche della Città finalizzato a costruire un Tavolo territoriale del Lavoro Agile della Città di Bologna per valorizzare e incentivare lo Smart Working e promuovere, attraverso un luogo di confronto e scambio di esperienze, buone pratiche e positive contaminazioni, l’innovazione organizzativa e lo sviluppo sostenibile della Città.

Il pomeriggio invece sarà interamente dedicato alla formazione, all’approfondimento e allo sviluppo di buone pratiche con i 4 workshop in programma, aperti al pubblico su iscrizione.