Ottobre Egizio al Museo Civico Archeologico

Ottobre Egizio è ciclo di conferenze dedicato all'Egitto e alla storia degli studi egittologici che apre la programmazione autunnale del Museo Archeologico. In questi giorni esperti della museologia internazionale si avvicenderanno per presentare collezioni famose in tutto il mondo per numero e rarità degli oggetti conservati. Tra gli ospiti Marco Zecchi, professsore di Egittologia e di Antichità Copte dell'Università di Bologna e Neal Spencer, direttore del Dipartimento dell'Antico Egitto e del Sudan del British Museum. Al programma d'incontri seguirà il convegno internazionale The Forgotten Scholar: George Zoëga (1755-1809) dedicato alla figura dello studioso George Zoëga e alla valorizzazione del suo eccezionale archivio inedito di lettere, disegni e appunti di viaggio e di lavoro, ora conservato alla Royal Library di Copenhagen.

Un'ottima occasione questa per visitare la Collezione Egizia del Museo Civico Archeologico, che con i suoi 4000 oggetti è una delle più importanti d’Italia, assieme a quelle di Torino e di Firenze. Aperta al pubblico fin dalla nascita del Museo Civico nel 1881, la Collezione è da sempre grande fonte di interesse per studiosi, studenti e appassionati ed è visitata ogni anno da centinaia di classi e di gruppi.

Tra i capolavori esposti un nucleo di rilievi provenienti dalla necropoli di Saqqara, tra cui spiccano i rilievi dalla tomba di Horemheb, personaggio eccezionale, prima generale sotto Tutankhamon e poi ultimo faraone della XVIII dinastia.  Da vedere anche i reperti di epoca predinastica, arcaica e di Antico Regno (in prestito quinquennale dal Rijksmuseum van Oudheden di Leida ), gli splendidi sarcofagi in legno policromo e la statua del faraone Neferhotep che raccontano del Medio Regno e le teste dei sovrani Amenhotep IV e Tuthmosis III che introducono la sezione del Nuovo Regno.

La stessa ricchezza di materiali contraddistingue anche il percorso espositivo dedicato all’Epoca Tarda sino alla conquista romana: vasi canopi, oggetti in bronzo come le situle, statuette votive, multiformi e colorati amuleti adatti a proteggere i loro possessori da ogni avversità della vita e un'intera sezione dedicata alla scrittura, che accanto a numerosi papiri mostra la statua dello scriba Ahmosi seduto a terra con un rotolo di papiro aperto sulle gambe incrociate.

Ma inevitabilmente l’attenzione di grandi e piccini va alla sezione dedicata al corredo funerario: tutti gli occhi sono per la mummia di Usai e per i suoi due sarcofagi in legno policromo.