Le iniziative per celebrare il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Sono tante le iniziative istituzionali e sul territorio per celebrare il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, nella consapevolezza che il contrasto e la prevenzione della violenza sono efficaci solo se si accompagnano a un cambiamento che coinvolge tutti e tutte a livello personale, culturale, istituzionale e sociale.

Lunedì 25 novembre, alle 12.30, il Sindaco Virginio Merola e l'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria hanno deposto una corona alla targa in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio posta nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio. Secondo i dati Eures in Italia sono state 142 nel 2018 e già 94 nel 2019. 
Alle 13, in sala del Consiglio a Palazzo d'Accursio, si è tenuta la seduta solenne dei Consigli metropolitano e comunale di Bologna dedicata al 25 novembre. Dopo i saluti e l'introduzione della presidente del Consiglio comunale Luisa Guidone, sono intervenuti Giuseppe Amato, Procuratore della Repubblica e Lucia Russo, Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Bologna. Le conclusioni sono state affidate al Sindaco di Bologna e della Città metropolitana Virginio Merola.

Dal 25 novembre al 10 dicembre si concentrano le iniziative del festival La violenza illustrata, organizzato dalla Casa delle donne per non subire violenza, che aderisce a #16daysoOfActivism, la campagna Onu “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che incoraggia la promozione di eventi sulla violenza contro le donne, per favorire il dialogo tra istituzioni, attivismo, società civile e cittadinanza nel periodo compreso tra il 25 novembre e il 10 dicembre (Giornata Mondiale dei diritti umani). Per questo il festival quest'anno si incentra su un programma dedicato alle Vite in Movimento delle donne che si attivano contro la violenza di genere, a sottolineare come il femminismo rappresenti una scelta di vita profondamente trasformativa per tante attiviste. In piazza Re Enzo, tante casette rosa espongono la mostra I muri parlano, che fotografa l'emersione della violenza in città e i percorsi di fuoriuscita. 

Il 21 novembre è stato sottoscritto da Città metropolitana e Comune di Bologna, Distretti sociosanitari del territorio metropolitano, Organizzazioni sindacali, Università, Ufficio Scolastico, Ordine dei giornalisti e Corecom un Protocollo metropolitano per promuovere una comunicazione pubblica rispettosa delle differenze di genere, contro stereotipi e discriminazioni. Perché il linguaggio fa la differenza, come recita una campagna di sensibilizzazione sul tema lanciata come prima azione comune.

Anche quest'anno, la Città metropolitana raccoglie e promuove tutte le iniziative sul territorio in un calendario on line, oltre a promuovere con uno spot il sito una stanza rosa che mappa tutti i luoghi cui chiedere aiuto e i centri antiviolenza.

Il Centro Senza Violenza rivolge invece una campagna agli uomini che agiscono violenza nelle relazioni di intimità e vorrebbero smettere. Il centro, nato nel novembre del 2017 da un protocollo di collaborazione tra l’associazione Senza Violenza, il Comune di Bologna, la Casa delle donne per non subire violenza e Asp Città di Bologna, offre agli uomini autori di violenza percorsi individuali e/o di gruppo gratuiti, diretti al cambiamento dei comportamenti violenti e attraverso un’azione politico culturale di informazione, formazione e sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle istituzioni. Da settembre di quest'anno, grazie al contributo del Comune, ha ampliato il suo orario di apertura.

Tra le iniziative nei quartieri, si segnala l'inaugurazione al Savena della panchina rossa "Ti amo da vivere"