Il 20 novembre International Trans Day of Remembrance

Attorno alla giornata internazionale dedicata alle vittime di transfobia, il TDoR, International Trans Day of Remembrance (TDoR) che ricorre il 20 novembre, non ci sarà solo la commemorazione organizzata dal Mit e da NonUnadiMeno. Quest'anno novembre diventa il mese della consapevolezza trans e si intreccia alle iniziative contro la violenza maschile sulle donne, riconoscendo la matrice comune con la transfobia.

Ogni anno il team Transrespect versus Transphobia Worldwide (TvT) pubblica l'aggiornamento del progetto di ricerca Trans Murder Monitoring (TMM). Il report TDoR 2018 ha rivelato un totale di 369 casi di omicidi segnalati di persone trans e gender-diverse tra il 1 ottobre 2017 e il 30 settembre 2018, che rappresentano un aumento di 44 casi rispetto al report dello scorso anno e 74 casi rispetto al 2016. La maggior parte degli omicidi è avvenuta in Brasile (167), in Messico (71), negli Stati Uniti (28) e in Colombia (21), per un totale di 2982 casi segnalati in 72 paesi in tutto il mondo tra il 1 gennaio 2008 e il 30 di settembre 2018.

La violenza contro le persone trans spesso si sovrappone e si intreccia al razzismo, al sessismo, la xenofobia, lo stigma e la discriminazione verso i/le sex-workers, che risultano essere la categoria più colpita (62%). In Francia, Italia, Portogallo e Spagna, che sono i paesi con la più grande presenza di persone trans migranti di diverse etnie provenienti dall'Africa e dall'America centrale e meridionale, il 65% delle vittime di omicidio denunciate erano migranti. L'Italia detiene dopo la Turchia (che non è un paese dell'Unione Europea) il primato degli omicidi con 5 vittime accertate e con un aumento esponenziale di casi nell’ultimo anno.

Per combattere la transfobia, è in corso fino all’8 dicembre Transitional States: Hormones at the Crossroads of Art and Science, un progetto internazionale e itinerante a cura di Chiara Beccalossi storica della sessualità e delle medicina, dell’University of Lincoln in Inghilterra e sostenuto a Bologna dal Mit, che offre al pubblico una serie di discussioni pubbliche e una mostra di video arte con il fine di incoraggiare il dibattito sull’uso attuale delle terapie ormonali, in particolare il loro uso tra le persone intersessuali, transgender e persone non-binarie, e l’uso delle terapie ormonali tra le donne in relazione al controllo delle nascite, la fertilità, la menopausa.

Transitional States si sviluppa all’interno della sua ricerca più recente che riguarda la storia delle terapie ormonali nel ventesimo secolo. Interesse principale di questa ricerca è l’uso e l’abuso delle terapie ormonali all’interno di quello che oggi viene chiamata LGBTIQ community. Infatti, le terapie ormonali furono usate inizialmente, nel periodo tra le due guerre mondiali, per reprimere l’omosessualità, e successivamente, dopo la seconda guerra mondiale, le stesse terapie cominciarono ad essere utilizzate per assistere le persone trans a compiere la transizione di genere.

La mostra di video arte Transitional States si terrà alla LABS Gallery Arte Contemporanea in Via Santo Stefano 38, con inaugurazione l'11 novembre e fino all’8 dicembre (dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19 e il sabato dalle 9.30 alle 12). La mostra  presenta il lavoro di 14 artisti e collettivi che esplorano temi inerenti al mondo degli ormoni. Metà degli artisti che presentano il loro lavoro all’interno di Transitional States sono  persone trans e non-binary. Quest* offrono una visione unica di come le terapie ormonali abbiano cambiato la loro vita, trasportando lo spettatore nel viaggio emozionale da loro intrapreso per aiutare il proprio corpo ad allinearsi con la propria identità di genere.

Il programma dei dibattiti pubblici 

Lunedì 26 novembre, alle 18, Atelier Sì, "Need-le it? Processi di autodeterminazione corporea". Intervengono: Chiara Beccalossi (University of Lincoln); Olivia/Roger Fiorilli (ricercat* Cermes3 di Parigi e attivista transfemminista); Valentina Coletta (attivista e operatrice M.I.T.); Alessia/Leo Acquistapace (Consultoria Transfemminista queer Bologna). Moderano questo dibattito Stefania Voli e Vick Virtù (ricercat* precar* e attivist* transfemminist*)

Venerdi 7 dicembre, ore 18, Cinema Lumiere, Broadcasting the trans self. Nuovi immaginari e prospettive trans mediatiche. Intervengono: Fox & Owl (YouTuber- @MyGenderation, attivist* trans e videomakers); Richard Thunder (YouTuber e attivista LGBT); Storm Turchi (TMW Italia -Trans Media Watch) e modera: Antonia Caruso (scrittrice e attivista trans/femminista)