Futuro prossimo. Un bando dedicato a studenti universitari e biblioteche di quartiere

Ingaggiare la creatività degli studenti universitari per progetti nelle biblioteche comunali di quartiere e così creare relazioni e un nuovo senso di comunità. Questo l'obiettivo di Futuro prossimo, il bando, disponibile fino al 30 gennaio su partecipa.comune.bologna.it, che mette a frutto il premio “Engaged Cities” dell’associazione Cities of Services, consegnato al Comune di Bologna a New York lo scorso maggio. 

La decisione era stata annunciata all’inizio di luglio dal Sindaco Virginio Merola e dal Rettore Francesco Ubertini. Oggi si concretizza con la pubblicazione del bando per progetti che potranno accedere a un finanziamento massimo di cinque mila euro e dovranno prevedere attività per un minimo di tre mesi con quattro appuntamenti pubblici. Potranno presentare proposte associazioni, gruppi di associazioni e gruppi informali rappresentati da almeno uno studente universitario regolarmente iscritto. L’importo del premio ricevuto dal Comune è di circa 60 mila e verrà utilizzato per finanziare due annualità di questo bando.

“Partendo dal fatto che questo è un premio che abbiamo vinto per la nostra politica della collaborazione e partecipazione civica, abbiamo pensato che fosse importante ingaggiare gli studenti universitari che sono cittadini della nostra città – ha detto il Sindaco Virginio Merola – le biblioteche sono sempre più delle piazze civiche e di incontro e, anche per questo abbiamo immaginato, che il bando si potesse concentrare in luoghi come questi”.
"Accolgo con grande soddisfazione questa iniziativa, che oggi diventa concreta, e voglio ringraziare il Sindaco per la sensibilità dimostrata, in linea con l'idea condivisa di studenti che sono anche cittadini di Bologna – ha aggiunto il Rettore Francesco Ubertini - . Credo che attivare la creatività, le idee, il coinvolgimento degli studenti per progetti di innovazione urbana come questo sia un bellissimo segnale, non solo in senso simbolico, ma anche da un punto di vista concreto, perché il Comune finanzia questa iniziativa con i fondi di un premio vinto dalla città di Bologna".

Tutto il percorso verrà gestito dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana e avrà come luoghi prioritari di intervento le sei biblioteche di quartiere: biblioteca Borgo Panigale, Lame, Jorge Luis Borges, Luigi Spina, Amilcar Cabral, Natalia Ginzburg. Entro il 20 febbraio le proposte ricevute saranno selezionate, seguirà un periodo di coprogettazione che coinvolgerà anche le comunità locali e le attività saranno sviluppate da marzo a luglio del 2019. “La biblioteca di quartiere come luogo di prossimità nel quale e dal quale si possono attivare delle relazioni anche con le associazioni del territorio – ha aggiunto il presidente della Fondazione per l’Innovazione Urbana Raffaele Laudani – anche con questo bando, come con il bilancio partecipativo, estendiamo il concetto della cittadinanza a chi vive la città”.

Il bando è il primo progetto che si colloca all’interno del Patto per la Lettura recentemente presentato nel foyer del Teatro Comunale. "Con il Patto per la Lettura, che oggi inaugura con questo primo progetto dedicato agli studenti universitari e alle biblioteche di quartiere, per la prima volta il Comune di Bologna inserisce la promozione della lettura tra le priorità delle linee di politica culturale - conclude Anna Manfron, direttrice dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna - Aderiamo con entusiasmo a questa iniziativa che risponde perfettamente al Piano Programma dell'Istituzione che ispira il proprio operato ai principi di partecipazione e di coesione sociale, aprendo le biblioteche alle proposte di tutti: cittadini, enti e istituzioni".

La scelta di destinare il premio Engaged cities allo sviluppo di progetti ideati dagli studenti universitari e rivolti alla città, ha come obiettivo quello di incoraggiare la creatività studentesca (sono 86.312 gli studenti universitari di cui il 47,2% da fuori regione e 6.331 studenti internazionali), stimolare un nuovo protagonismo studentesco e un nuovo concetto di cittadinanza urbana, che parta dalla consapevolezza di essere titolari di diritti e di doveri verso la città e i suoi abitanti, supportare e attivare meccanismo di inclusione e valorizzazione degli studenti in progetti di prossimità che abbiano un impatto sul territorio, favorire l’uscita degli studenti dalla dimensione del centro storico e favorire l’attivazione delle biblioteche di prossimità come luoghi dei quartieri che siano fulcro culturale e di aggregazione territoriale. 

I progetti saranno selezionati tenendo conto di alcuni criteri: la valorizzazione del patrimonio culturale, delle identità territoriali e storiche dell’area, ovvero i progetti dovranno valorizzare la capacità di collegare comunità locali e studenti, il valore innovativo e la capacità di innescare pratiche collaborative, l’inclusività di nuovi pubblici e la capacità del progetto di raccontarsi e rendicontarsi. I progetti andati a buon fine potranno essere rifinanziati anche per l’edizione 2019-2020.

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