Case Zanardi, aprono i primi due empori solidali

Olio d’oliva, biscotti, legumi e scatolame, passata di pomodoro, pasta e omogeneizzati, sapone, dentifricio, spazzolino, detersivi. Sono solo alcuni dei beni di prima necessità (a lunga conservazione) che si trovano negli scaffali degli Empori Solidali di Case Zanardi, nati per dare un sostegno temporaneo alle famiglie con minori residenti a Bologna segnalate dai Servizi Sociali Territoriali comunali.

 

In una prima fase gli empori saranno aperti a 50 famiglie, titolari della Social Card o assegnatari di alloggi transitori e che hanno già un Piano di Assistenza Individuale (PAI). Ogni famiglia avrà a disposizione un credito mensile (sotto forma di punti) che potrà spendere scegliendo i prodotti di cui necessita a cadenza settimanale per una durata massima di un anno.

 

Legacoop Bologna ha coordinato il coinvolgimento delle cooperative associate Coop Adriatica, Conad e Granarolo al fine di supportare la nascita del progetto. Tale azione ha visto Coop Adriatica definire il lay out e l’allestimento dell’Emporio e, insieme a Conad e Granarolo, garantire la prima fornitura dei beni alimentari, dando tutte la disponibilità, per i successivi  approvvigionamenti, all’acquisto di prodotti a prezzo di costo.

 

Per garantire l’approvvigionamento costante dei market, Case Zanardi fa appello alla solidarietà di tutta la città e lancia una campagna di crowdfunding civico: visitando il sito www.casezanardi.it ogni cittadino potrà scegliere quanto donare per garantire l’acquisto dei prodotti destinati agli Empori e dare così un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà della città.

 

Soddisfatto il sindaco Virginio Merola: “L'Emporio Zanardi è un luogo dove le persone bisognose potranno trovare non solo cibo e assistenza, ma anche un occasioni di incontro e socializzazione, formazione e orientamento al lavoro. Come città aperta e solidale vogliamo dare un'opportunità alle persone: partiamo dagli ultimi perché non rimangano sempre ultimi”.  

 

Al momento sono due i market attivi: il primo, in via Capo di Lucca 34, è stato realizzato da VolaBO – Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna, Legacoop Bologna e Forum Terzo Settore provinciale in collaborazione con l’Istituzione per l’inclusione sociale don Serra Zanetti. Tra gli empori che nasceranno nell’ambito del progetto Case Zanardi, quello di Capo di Lucca è il più grande per dimensioni (contiene anche un magazzino per lo stoccaggio della merce) e servirà la maggior parte dei quartieri della città: San Vitale, Navile, San Donato, Reno, Borgo Panigale, Saragozza e Porto.

 

Il secondo market, di dimensioni più ridotte, è gestito da associazione Mondo Donna e cooperativa Open Group insieme ai promotori dell’emporio di Capo di Lucca; situato in via Abba 28, il centro si rivolge esclusivamente agli abitanti dei quartieri Savena e Santo Stefano e soddisferà il fabbisogno di 10 famiglie.

 

La caratteristica innovativa degli empori risiede nella polifunzionalità degli spazi che non sono semplicemente centri di distribuzione alimentare ma luoghi accoglienti di formazione e di socialità, aperti non solo agli utenti dei market ma a tutta la cittadinanza. Partendo dalla convinzione che la povertà non si assiste ma necessita di risposte concrete, gli empori ospitano uno sportello di orientamento al lavoro e un punto di ascolto, laboratori di riciclo (ad esempio, l’officina delle biciclette gestita da Piazza Grande in via Capo di Lucca e il laboratorio tessile di Mondo Donna in via Abba) e attività di animazione per i più piccoli. Una rete di solidarietà integrata che darà la possibilità alle famiglie coinvolte nel progetto di raggiungere una maggiore autonomia.

 

Gli empori solidali si sostengono con il lavoro volontario delle associazioni e di oltre 100 cittadini che nei mesi scorsi hanno risposto all’appello lanciato da VolaBO. Dopo aver seguito un corso di formazione organizzato dal Centro Servizi per il volontariato di Bologna, i volontari daranno un supporto alle attività dei market garantendo la loro apertura per tre mezze giornate a settimana. Grazie al loro sostegno e alla collaborazione di tutte le realtà coinvolte nel progetto, nei prossimi mesi saranno organizzate anche delle raccolte all’interno di supermercati, scuole e aziende dove i cittadini potranno donare i prodotti che serviranno a riempire gli scaffali dei market solidali Case Zanardi.