Bologna partecipa all'Incontro Internazionale di Mauthausen nel 70° della Liberazione

Il Comune partecipa all'Incontro Internazionale che si terrà a Mauthausen dall'8 al 10 maggio, nella ricorrenza del 70° anniversario dell'apertura dei cancelli del campo di concentramento che fu la destinazione principale dei deportati dal territorio bolognese.

La Presidenza del Consiglio comunale di Bologna e dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) Bologna, organizzano la partecipazione all'Incontro sostenendo i costi di un Viaggio della memoria rivolto alle scuole di Bologna e dell'area metropolitana, inserito nella delegazione regionale ANED che comprende 7 pullman e delegati di 16 Comuni per un totale di 327 persone, grazie all'investimento di 150.000 euro della Regione.

Sono 37 gli studenti bolognesi, da 8 Istituti dell'area metropolitana - dai Licei Fermi e Righi, agli Istituti Luxembourg, Salvemini, Malpighi e Archimede - che viaggeranno, accompagnati da tre docenti, dalla Presidente del Consiglio Simona Lembi, in rappresentanza dell'intero Comune, dalla vicepresidente Paola Francesca Scarano e dagli incaricati di ANED, sul pullman organizzato dal Consiglio comunale e dedicato alla memoria di Nella Baroncini, recentemente scomparsa.

Partecipa inoltre un gruppo di 10 studenti del corso di storia contemporanea dell'Università di Bologna. Sabato 9 maggio gli studenti e le studentesse visiteranno il campo di Mauthausen e il memoriale di Gusen, mentre domenica 10 maggio parteciperanno alla Cerimonia al monumento italiano dove deporranno una corona e al corteo delle delegazioni internazionali.

La Presidente Lembi e la Vicepresidente Scarano sottolineano: “il Consiglio comunale ha voluto confermare la scelta di  agevolare gli studenti di Bologna a partecipare ai tanti viaggi della memoria, in visita campi di concentramento presenti in Europa. Si vuole così sensibilizzare le nuove generazioni sulla peggiore pagina della storia europea del secolo scorso. Noi non possiamo cancellare quanto è successo, ma possiamo dar voce a chi ha vissuto quella tragica esperienza e sostenere quei naturali anticorpi che le nuove generazioni hanno per riconoscere e contrastare le ingiustizie, le discriminazioni e l'odio razziale.
Dobbiamo ricordare chi non c'è più e riconoscere ai bolognesi scampati ai campi di concentramento la fatica e l'impegno con cui hanno raccontato la loro esperienza agli studenti di Bologna trasmettendo la memoria di quei fatti. Per questo il Sindaco lo scorso 26 gennaio ha conferito la Turrita agli ex deportati Aned”.

Nell'intento di ANED “è indispensabile che i giovani sappiano apprezzare il valore della democrazia, della pace e della solidarietà, che sono le fondamenta dell’Unione Europea nata dalle tragiche esperienze che hanno caratterizzato il ‘900. Compito indispensabile per noi è fornire le conoscenze storiche per la loro crescita culturale affinché sappiano difendere il loro futuro da razzismi e violenze che portarono all’immane tragedia dei campi di sterminio. I nostri viaggi hanno lo scopo di farci visitare i luoghi dove la violenza e l’odio razziale si sono espressi nella forma più disumana. Ripercorrere insieme agli ex-deportati quei luoghi di martirio consentirà di prendere atto di quella realtà storica e di fare personali riflessioni sui rinnovati pericoli in essa ancora presenti”.

Come ricorda l'ex deportato Armando Gasiani, "la storia non basta leggerla nei libri, è molto diverso toccarla con mano e sentire la voce dei sopravvissuti".