Bologna citata come buona pratica nel rapporto OCSE sulla gestione dell'acqua

Cambiamenti climatici

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) - in inglese Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) - è un'autorevole organizzazione internazionale di studi economici al servizio dei 34 paesi membri.

Il 12 febbraio OCSE ha presentato un nuovo rapporto dal titolo Water governance in cities. Il rapporto prende in esame 48 città in 17 paesi. Fra queste, oltre a Bologna, Acapulco, Barcellona, Glasgow, Hong Kong, Malaga, New York, Rio de Janeiro e Suzhou in Cina. Il rapporto mette a fuoco le diverse modalità di gestione dell'acqua, le caratteristiche delle reti e delle infrastrutture e i rischi derivanti dai cambiamenti climatici.

I dati mostrano che quasi il 20% della popolazione mondiale sarà a rischio di alluvioni nel 2050, mentre diverse città stanno già soffrendo le conseguenze di pesanti siccità, anche in paesi tradizionalmente ricchi di acqua come il Brasile. Molte città stanno affrontando questi problemi applicando nuove modalità di gestione della risorsa acqua.

Il report individua Bologna come buona pratica nel panorama internazionale e cita in particolare due esperienze:
la cabina di regia istituita presso la Regione Emilia Romagna per la gestione del nodo idraulico di Casalecchio;
il percorso partecipato per la definizione del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.

Il Piano di Adattamento è stato sviluppato nell'ambito del progetto europeo BlueAP (Bologna Local Urban Adaptation Plan for a Resilient city): un progetto coordinato dal Comune di Bologna e finanziato attraverso lo strumento LIFE+.

Insieme ai partner di progetto (Arpa, Ambiente Italia e Kyoto Club) è stato elaborato un Profilo Climatico Locale, che ha messo in luce le caratteristiche salienti del territorio le sue vulnerabilità principali; è stato poi costruito un percorso di coinvolgimento dei portatori di interesse (istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria, Università,  cittadini) che ha portato a delineare le principali misure volte a rendere la città più resiliente agli effetti del cambiamento climatico.
Il Piano di Adattamento si struttura infatti in strategie ed azioni specifiche legate a tre temi principali: siccità e carenza idrica, ondate di calore, eventi estremi di pioggia e rischio idrogeologico. Il Piano è stato approvato nel settembre 2015.