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Chiesa di san Francesco
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Il nuovo Palazzo Governativo
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La Rocca veduta dalla Città
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A S. Marino feci affiggere sul muro di una chiesa
fuori dalla città un ordine del giorno formulato più
o meno così: "Soldati, vi sciolgo dall'impegno di seguirmi.
Tornate alle vostre case, ma ricordatevi che l'Italia non deve rimanere
nella schiavitù e nel disonore!".
Per quanto mi riguarda, non avendo intenzione di deporre le armi
non ritenevo impossibile aprirmi la strada con un pugno di compagni
e guadagnare Venezia, e così decisi. Un doloroso ostacolo
era la mia Anita inferma e in fase avanzata di gravidanza: la supplicavo
di restare in quel luogo dove almeno per lei c'era la possibilità
di un rifugio e gli abitanti ci avevano dimostrato molto affetto:
inutile, quel cuore forte e generoso respingeva qualsiasi mia raccomandazione
e m'imponeva il silenzio con queste parole: "Tu vuoi lasciarmi".
Decisi di lasciare S. Marino a metà della notte e di raggiungere
qualche porto dell'Adriatico dove imbarcarsi per Venezia: ... vari
compagni, in particolare alcuni coraggiosi lombardi e Veneti disertori
dall'Austria, avevano scelto di seguirmi a tutti i costi...
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