A.C.M.A.

Gaetano Barbieri divenne, a partire dal 1918, socio dello stabilimento chimico-farmaceutico A. Gazzoni e C. e responsabile della direzione amministrativa e commerciale.

Nel 1924 fondò la Anonima Costruzioni Macchine Automatiche, proprio su sollecitazione di Arturo Gazzoni, desideroso di meccanizzare la produzione delle bustine di Idrolitina, fino ad allora dosate e riempite a mano dalle sue operaie.

A questo scopo nacque l’A.C.M.A. 713, capostipite di tutte le macchine automatiche bolognesi. L’assunzione di un giovane progettista, Bruto Carpigiani, diede un impulso determinante all’Azienda che ben presto sviluppò un’ampia gamma di macchine per la lavorazione di prodotti farmaceutici, chimici, dolciari e alimentari, affacciandosi anche sui mercati esteri.

Loro caratteristica era la possibilità, sostituendo alcuni semplici meccanismi, di confezionare prodotti di diverse dimensioni e di variare i formati.

Nel 1936 l’assunzione di Giuseppe Clerico, ingegnere meccanico proveniente dall’Olivetti, favorì la formazione all’interno dell’azienda di un altro gruppo progettuale entro il quale maturarono e si formarono tecnici di alta qualità.

Nei primi anni del dopoguerra dall’A.C.M.A. uscirono numerosi progettisti che avrebbero dato vita alla seconda generazione di aziende del comparto.

Nel 1962 l’Azienda venne acquisita dalla americana Emhart, raggiungendo posizioni di eccellenza nel suo settore produttivo. Quindi, nel 1986 entrò a far parte, con il marchio A.C.M.A. - G.D, del Gruppo Seragnoli che dal 2005 ha assunto la denominazione COESIA.

Bibliografia

A.C.M.A. GD 1924-1994, s.l., 1994

R. Curti, M. Grandi (a cura di), Per niente fragile. Bologna capitale del packaging, Bologna, 1997

Ultimo aggiornamento: giovedì 26 maggio 2011