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Patto per il Lavoro, i risultati del quarto monitoraggio semestrale

Si è tenuto nei giorni scorsi, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, ricerca e lavoro, Patrizio Bianchi, e dei firmatari dell’intesa, il quarto monitoraggio semestrale sull’andamemto del Patto per il Lavoro, sottoscritto il 20 luglio 2015 tra Regione e 50 aderenti vari con lo scopo di creare sviluppo e occupazione.


Confortanti i dati venuti fuori durante l’incontro. Primo fra tutti è da registrare la voce investimenti attivati nell’ultimo anno, pari a 15,1 miliardi, segnando un +1,6 miliardi rispetto a luglio 2016; investimenti, questi, spalmati sugli oltre 200 interventi avviati in tutti i settori, i cui destinatari si sono divisi fra persone e famiglie (3,1 miliardi), territorio (6,7 miliardi), imprese (4 miliardi) ed enti locali (1,2 miliardi).

Uno sforzo che ha avuto delle ricadute positive sul Pil regionale, con un incremento pari a +1,4%, e sull’occupazione, con 46600 nuovi posti di lavoro creati nel primo trimestre 2017. Il tasso di occupazione si attesta così al 68,3% e colloca l’Emilia Romagna al primo posto in Italia. Scende invece il tasso di disoccupazione medio annuale negli ultimi 12 mesi, fermo ora al 6.6%.

Nel complesso, confrontando il primo trimestre del 2015 e del 2017 emerge come l’applicazione del Patto abbia fatto registrare un aumento di 81mila posti di lavoro e nel 2016 17.400 occupati in più rispetto a quelli del 2008, anno che precedette l’avvio della crisi economica internazionale.

Per informazioni e numeri più dettagliati sul quarto monitoraggio semestrale del Patto per il Lavoro, consultare l’apposita pagina del sito regionale.

 

Ultimo aggiornamento: lunedì 24 luglio 2017