Dopo il congedo obbligatorio di paternità, è diventata operativa anche la seconda novità introdotta dalla legge n. 92/2012 (la cosiddetta "riforma Fornero") con l'obiettivo di sostenere la genitorialità e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Si tratta di un contributo economico alternativo al congedo parentale per la madre lavoratrice. Il 'voucher' è di 300 euro mensili per un massimo di sei mesi per le lavoratrici dipendenti e tre mesi per le atipiche e autonome iscritte alla Gestione Separata. E' utilizzabile entro gli 11 mesi successivi al congedo di maternità, per due scopi: l'acquisto di servizi di baby-sitting (attraverso i buoni per il lavoro accessorio) o le rette di asili nido pubblici o privati (che vengono direttamente pagate dall'INPS).
Per accedere al beneficio, l'Inps ha emanato un bando e stilerà una graduatoria in base alla situazione economica del nucleo familiare (misurata attraverso l'ISEE). Per il 2013 la presentazione delle domande può avvenire, per via telematica sul sito dell'INPS, fino a giovedì 11 luglio; la graduatoria verrà pubblicata entro i successivi 15 giorni. Possono candidarsi donne per le quali la data presunta del parto sia fissata entro quattro mesi dalla scadenza del bando e donne in congedo di maternità o in congedo parentale (per queste ultime il contributo è limitato ai mesi non ancora usufruiti).
Il bando INPS per l'assegnazione dei voucher
I termini per la presentazione delle domande
Vedi anche la sezione del sito dedicata a conciliazione, maternità e paternità
Ultimo aggiornamento: mercoledì 03 luglio 2013