logo Subaquando

r  i  c  e  t  t  e

      se sopravvivete...inviateci i vostri commenti!!

LINGUINE DI MARE AL CARTOCCIO                                              ve le consiglia: Federica Sabioni

(per 4 persone)

320 g. di linguine

300 g. di pomodorini ciliegini

1 bustina di zafferano

1 bicchiere di vino bianco

500 g. di cozze

1 cucchiaino di finocchietto

500 g. di vongole

1 cucchiaino di prezzemolo

8 gamberoni

4 spicchi di aglio

200 g. di filetto di cernia

1/2 peperoncino

200 g. di seppioline

olio, sale

 

Dopo averle ben lavate sotto l’acqua corrente, mettete cozze e vongole in una padella antiaderente con un poco di olio e, a fuoco alto, fatele aprire, poi sgusciatele tutte. 

Lessate in acqua bollente e salata le seppioline per 10 minuti: tagliate i pomodorini a metà e fateli saltare in padella con 6 cucchiai di olio, gli spicchi d’aglio interi e 1/2 peperoncino. 

Quando si saranno leggermente asciugati togliete l’aglio e il peperoncino, poi aggiungete la cernia, le seppioline e i gamberoni sgusciati, il tutto tagliato a pezzettini. 

Bagnate con il vino e cuocete 5 minuti a fuoco medio. A questo punto aggiungete i frutti di mare, il prezzemolo, il finocchietto, salate e tenete in caldo. 

Cuocete le linguine in acqua salata ed insaporita con lo zafferano, scolatele al dente, unite il sugo e dividetele in 4 cartocci di carta di alluminio che chiuderete ben bene. 

Mettete in forno caldo a 200° per 5 minuti, aprite i cartocci e presentateli in tavola dentro ai piatti.

 

 

 

LA CERNIA

 

La cernia, appartenente all’ordine dei Perciformi, è uno dei pesci più diffusi nei mari del mondo, infatti la troviamo sia nelle acque del Mediterraneo che in quelle tropicali con colori, dimensioni e caratteristiche leggermente differenti: non ovunque sono in grado di raggiungere le dimensioni di 2 metri di lunghezza e 200 kg di peso. 

E’ un predatore carnivoro, la sua dieta è a base di pesci, molluschi e cefalopodi, tra cui il polpo pare che sia una vera prelibatezza: per cacciarlo si apposta di notte dietro alle rocce ed aspetta che il polpo esca per cacciare a sua volta, poi, con un rapidissimo movimento della coda, gli piomba addosso. 

Nonostante la natura carnivora, questi pesci sono estremamente docili e con un po’ di pazienza si lasciano avvicinare ed accarezzare. Nel Mediterraneo la più diffusa è l’Epinephelus guaza (“cernia bruna”) di colore appunto marrone con delle macchie più chiare ed il ventre giallo. 

La cernia cambia sesso una volta raggiunti un certo peso ed una certa età (fenomeno chiamato “proteroginia”): per circa i primi dieci anni di vita ha gonadi (ghiandole genitali) femminili per poi mutare e trascorrere il resto della sua esistenza con gonadi maschili. 

Ne consegue che gli esemplari più piccoli sono femmine, mentre quelli più grandi sono maschi. La maggior parte della loro vita la trascorrono come esemplari maschi, infatti vivono fino a 35-50 anni. Un’altra curiosità è che non sono mute: rilassando e contraendo i muscoli che sono attorno alla spessa membrana che racchiude la delicata vescica natatoria, producono delle vibrazioni che provocano gorgoglii, grugniti e brontolii. 

Se il subacqueo presta attenzione tra un’emissione di bolle e l’altra può riuscire a sentire la loro “voce”.

 


ci farebbe piacere sapere se questa ricetta vi e' piaciuta; mandateci i vostri commenti, consigli o, semplicemente,............. elogi!

 

 

 

 

Torna a Miscellanea  miscellanea


posta       per contattarci inviare un messaggio a:       sbq@iperbole.bologna.it 


homepage                                            a cura del  Subaquando Diving Club
  In collaborazione con il Settore Informazioni al Cittadino del Comune di Bologna
                            Si ringrazia il servizio Iperbole del Comune di Bologna