GLI  ERRORI DI MISURA

 Quando si effettuano delle misure si é soggetti ad errori. Questo è facilmente dimostrabile, infatti, nonostante gli strumenti siano sempre più precisi, se ripetiamo più di una volta la misura di una determinata grandezza troviamo valori differenti, inoltre, più tentiamo di essere precisi, più saranno evidenti gli errori commessi.

In generale nella fisica si possono suddividere gli errori di misura in sistematici ed accidentali.

Gli errori accidentali (o causali) sono dovuti ad una varietà di cause, non tutte identificabili, e conducono a valori talvolta più grandi, talvolta più piccoli del valore vero. Per esempio, la misura del periodo del pendolo potrebbe essere falsata da un’improvvisa corrente d’aria che fa aumentare o diminuire il tempo di un’oscillazione. Questo tipo di errore è imprevedibile e può essere per difetto o per eccesso.

Gli errori sistematici sono quelli che si ripetono sempre sistematicamente con le stesse modalità ogni volta che ripetiamo la misura di una stessa grandezza.

Per esempio, se appoggiamo un righello sul termosifone, esso si dilaterà di conseguenza anche i centimetri riportati sopra. La lunghezza del centimetro risulterà modificata e se effettueremo misure con questo righello otterremmo valori sempre minori di quelli reali.

Questi tipi di errori sono dovuti principalmente a due cause: difetti dello strumento o difetti del metodo di misurazione.

Relativamente alla misura si possono classificare altri tipi di errori: errore assoluto; errore relativo; errore relativo percentuale; errori di misura con strumenti tarati.

(Ilaria Iseppi, 2^A int.)