Il secondo principio della dinamica, afferma che una forza agente su un corpo, o una forza risultante di un insieme di forze agenti su un corpo, imprime su di esso un’accelerazione nella stessa direzione e nello stesso verso della forza applicata; si esprime mediante la formula  che viene anche chiamata legge fondamentale della dinamica. Il modulo dell’accelerazione è proporzionale a quello della forza e inversamente proporzionale alla massa del corpo.

Dove F è la forza applicata al corpo di massa m, ed a è l’accelerazione prodotta.

Un corpo di massa maggiore ha anche un’inerzia maggiore. Infatti se su due corpi di massa diversa agisce la stessa forza, in base alla relazione sopra indicata, il corpo di massa maggiore subisce un’accelerazione minore, cioè cambia più lentamente la sua velocità. Ciò significa che il corpo di massa maggiore resiste di più alla variazione del suo stato di quiete o di moto e, siccome l’inerzia è la proprietà di resistere ai cambiamenti dello stato di quiete o di moto, esso ha una maggiore inerzia.

Corpi in moto sottoposti a una forza costante

Nel caso in cui la forza applicata a un corpo ha la stessa direzione e lo stesso verso della velocità iniziale del corpo, il moto è rettilineo uniformemente accelerato, quando invece ha verso opposto, il moto è uniformemente decelerato. Infine se la forza ha direzione inversa dalla velocità iniziale occorre considerare le componenti parallela e perpendicolare a questa velocità: la componente parallela produce una variazione della direzione della velocità, cioè fa curvare la traiettoria del corpo.

(Ludovica Aureoli, 2^A int.)

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