Zona di commercio dei Fenici nei principali scali marittimi

La colonizzazione fenicia


I primi grandi colonizzatori di tutti i tempi furono i fenici, popolo pragmatico e dedito al commercio. Essendo grandi commercianti, necessitavano di luoghi per rifornirsi, fondarono così degli empori commerciali, basi attrezzate e dislocate in punti strategici lungo le rotte più importanti. Solo in alcuni casi, e solo in età più avanzata, questi centri procedettero all’occupazione dell’entroterra, trasformandosi in vere e proprie colonie di insediamento.

La vera e propria fondazione di colonie iniziò solo a partire dal IX-VIII secolo. Le prime furono impiantate nella grande isola di Cipro, Creta e Rodi. Nel 814-813 fu fondata lungo la costa africana una città che avrebbe dato vita a un grande impero: Cartagine. In Sicilia orientale le colonie più importanti furono Mozia, Solunto e Panormo (Palermo), mentre in Sardegna "i fenici seguendo rotte marine note sin da epoca micenea raddrizzarono le linee curve dei nuraghe per creare abitazioni rettangolari in linea con strade e spazi pubblici. Si stabilirono soprattutto sulla costa sud occidentale che offriva ottimi scali sulla via per la Spagna: Sulcis (Sant’Antioco), Tharros (Capo San Marco), Cagliari, Nora, Bitia"

(da "Il Sole 24-Ore" del 19 novembre 2000, di Cinzia Dal Maso).