La "Beat Generation"
Lespressione "Beat Generation" fu coniata da Kerouac, che descrisse il proprio atteggiamento e quello dei suoi amici verso la società americana degli anni 50 come "una specie di furtività [ ] e una stanchezza di tutte le forme e tutte le convenzioni del mondo [ ]". La parola "Beat" aveva diverse connotazioni: significava "stanco", "insoddisfatto", "sconfitto" e suggeriva anche lidea di vivere secondo il veloce ritmo della musica Jazz.
I "Beatnicks" erano un gruppo di giovani che reagivano al
modo in cui vedevano svilupparsi la società. Essi si sentivano controllati, insoddisfatti
della passiva accettazione di una sempre più crescente competizione in tutti i tipi di
attività, limitati dalla diffusione del capitalismo e dai valori "standard"
della borghesia puritana, che descrivevano come "square" ("quadrato",
cioè tradizionalista, conformista).
Agivano distinto, facendo quello che si sentivano di fare, esplorando la nudità, la
sessualità e spingendo i loro sensi a limiti del comprensibile, e per raggiungere questi
limiti erano soliti prendere droghe allucinogene e alcool per ampliare il loro mondo e
diventare familiari con nuovi orizzonti.
Richiamavano spesso lattenzione per il loro essere diversi, incuranti delle mode e
delligiene personale. In un periodo in cui era forte in America il culto delle
virtù maschili, i "Beatnicks" portavano capelli lunghi e barbe incolte,
indossavano jeans logori, vecchie maglietta e sandali.
Sostenevano levasione dalla realtà e crearono la così detta "cultura
sotterranea" che includeva il Jazz altamente apprezzato per il suo spontaneo fluire e
la sua libertà despressione, la poesia e la filosofia orientale del Buddismo Zen.
Uso di un nuovo linguaggio
Linnovazione letteraria che i Beat rappresentavano può essere vista come una reazione alla scuola accademica di T.S.Eliot che essi attaccavano sul piano del non convolgimento nei problemi e nelle questioni contemporanee.
Sia Kerouac che Ginsberg, i più importanti scrittori della Beat Generation descrissero ciò che sentivano e pensavano durante una particolare esperienza. Essi usavano il cosidetto "hip language", che era vitale, vivace e individuale in contrapposizione al linguaggio tradizionale, che era troppoconservatore, noioso e inadeguato a esprimere la loro nuova intensa esperienza della realtà.