Le colonie asiatiche


I portoghesi, grazie alla stabilità politica interna, alla favorevole posizione geografica e alle esplorazioni marittime, verso la fine del XV secolo furono i primi ad avventurarsi oltre il Capo di Buona Speranza. Interessati principalmente al controllo del commercio delle spezie, crearono stazioni commerciali e piazzeforti piuttosto che colonie di popolamento. Verso la fine del XVI secolo il predominio portoghese era però già minacciato da inglesi e olandesi, che stabilirono una fitta rete di scambi commerciali tramite le Compagnie delle Indie orientali. Agli inizi del XIX secolo il sistema di stazioni commerciali si era trasformato in un controllo vero e proprio del territorio; amministrato inizialmente tramite le Compagnie, in seguito era passato sotto il diretto controllo degli stati europei. Nel XIX secolo gli olandesi controllavano Giava, Sumatra, le Molucche e il Borneo meridionale; gli inglesi controllavano l'India, l'Australia, le Maldive, le Seychelles, la Tasmania e Ceylon, tolta agli olandesi; i francesi controllavano il Sud-Est asiatico, fuso in un'unica colonia denominata Indocina francese.