I racconti del colonialismo

Radici

Shaka Zulu

Cuore di tenebra

Il crollo

L'arco dei traditori

Il mio nome è Rigoberta Menchù

La morte di Artemio Cruz

L'odore dell'India

Passaggio in India

La grande proletaria si è mossa

Lord Jim

Colpo di luna

 

 

I personaggi

Stanley

Gordon

Livingstone

Colombo

 

 

 


Nel 1889 a Londra avviene un efferato omicidio, Sir Arthur viene trovato morto nello studio di un suo club, avvelenato da una dose eccessiva di laudano. Il caso viene velocemente archiviato come un malaugurato suicidio, insistendo sulla pazzia che il lord aveva lasciato intendere negli ultimi mesi, facendo restare comunque dubbiosi e sconcertati i parenti della vittima, il cui figlio Matthew, chiedono all’ispettore Pitt di indagare più a fondo, dal momento che anche lui conosceva il morto e quindi la l’assurdità di questa sentenza e lavorando sulla fuga di notizie al Colonial Office, potrà far luce anche sull’assassinio di Sir Arthur. Infatti il lord da tempo lanciava accuse pericolose sulla Confraternita, una misteriosa organizzazione che lui sosteneva essere responsabile delle stragi in Africa e della fuga di notizie a favore dei rivali tedeschi, comprendente alti esponenti del governo, medici, trafficanti.

Ma oltre al giallo in sé, nel libro di Anne Perry “L’arco dei traditori” viene dato ampio spazio alla controversa questione africana e al colonialismo visto dai vari personaggi, da cui possiamo ricavare opinioni differenti. Ad esempio il futuro primo ministro, lord Chancellor, è favorevole a un’espansione culturale e ideologica, pensando solo in un secondo momento, quando l’intera Africa sarà portata a un livello economico e sociale al pari dell’Europa, ad una vera conquista. Sua moglie  e molti altri nobili inglesi sembrano dello stesso parere, ma di differente opinione invece è Kingsley, un avventuriero ritornato di recente in Inghilterra, che si oppone allo sfruttamento delle risorse, ridendolo una minaccia per l’identità africana,  aiutato da Bonnie, ex viaggiatrice, anche lei innamorata dell’Africa selvaggia e seriamente preoccupata dalle notizie che sente arrivare dai giornali e dagli amici rimasti nel continente. 

Ci sono altri personaggi che paiono incerti sulla linea politica da intraprendere, come lady Vespasia, la moglie di Pitt, la gente comune, che ben poco sanno della realtà africana. Attraverso le parole dei protagonisti vengono dunque mostrati i sentimenti discordanti dell’Inghilterra di quegli anni, i dubbi e le incertezze, le fantasie su un mondo così diverso spesso visto come covo di mostri e causa di paure, le malattie e le usanze delle tribù.

(Di Maria Elena Ricci Signorini)