I genitori spesso criticano i figli. E viceversa?

Sondaggio effettuato su un campione di 21 alunni
Cari genitori, da un sondaggio effettuato nella 2 E, risultano dati "scandalosi". Ecco cio' che pensano di voi i vostri figli: (se fossimo in voi cominceremmo a preoccuparci, o meglio .... ad occuparcene!)

ASPETTI NEGATIVI
- i genitori attribuiscono sempre la colpa allo stesso figlio( 7 preferenze)
- i genitori hanno troppe aspettative (6 p.)
- i genitori sono ansiosi (4p.)
- i genitori considerano i figli troppo piccoli (4p.)
- i genitori criticano (3 p.)
- i genitori sono impiccioni (3 p.)
- i genitori sono iperprotettivi (3 p.)
- i genitori hanno scarsa fiducia nei confronti dei figli
  (2 p.)
- i genitori sono invadenti (2 p.)
- i genitori sono curiosi (2 p.)
- i genitori sono troppo severi (1 p.)

- i genitori sono autoritari (1 p.)
- i genitori criticano le scelte dei figli (1 p.)
- i genitori non sono mai puntuali (1 p.)
- i genitori non ascoltano i figli (1 p.)
- i genitori sono poco pazienti (1 p.)
- i genitori sono poco disponibili (1 p.)
- i genitori hanno poche aspettative (1 p.)
- i genitori sono polemici (1 p.)
- i genitori ritengono i figli poco responsabili (1 p.)

Dopo questo colpo a freddo, vi preghiamo di mettere da parte per un'altra volta la frusta e il martello, perche' i genitori hanno anche

ASPETTI POSITIVI
- i genitori sono disponibili (16 p.)
- i genitori sono aperti (9 p.)
- i genitori considerano i figli gia' grandi (7 p.)
- i genitori fanno le coccole ( 6 p.)
- i genitori sono tolleranti (5 p.)
- i genitori approvano le scelte dei figli (4 p.)
- i genitori sono simpatici (4 p.)
- i genitori sono gentili (3 p.)
- a volte ai figli piace che i genitori siano iperprotettivi 
  (1p.)
- i genitori sono silenziosi (1 p.)
- i genitori danno buoni consigli (1 p.)



Beh, cari genitori, questo e' tutto. Ma non pensiate di salvarvi sempre con una "seconda parte".

N.B.: Il tutto č nato da una pagina del libro di antologia

Matteo Prati

 

               Piccoli campioni crescono

L'Atletico Borgo: una squadra vincente alla periferia nord di Bologna

 

L'Atletico Borgo , mitica squadra di calcio di Borgo Panigale ,sta dimostrando un grande spirito di squadra ; affrontando tutte le squadre avversarie con grande entusiasmo e forza d'animo anche se i ragazzi subiscono delle sconfitte. Diciamo che puo' essere tutto merito dei giocatori. Ecco i mitici 11+8, nei loro rispettivi ruoli in campo:
- Michael Gadani,centrocampista destro
- Tommaso orsoni, centrocampista destro
- Filippo Castellano, centrocampista sinistro
- Andrea Bellinetti, centrocampista centrale
- Pasquale Arena, centrocampista centrale
- Jacopo Ognibene, centrocampista destro
- Nirosh Gnanachandran, centrocampista centrale
- Alessandro Gugliotta, attaccante
- Roberto Grieco, attaccante
- Mattia Fenara, attaccante
- Alex Martini, difensore centrale
- Riccardo Balestri, difensore sinistro
- Michael Frascaroli, difensore destro
- Flavio Piazzi, difensore centrale

- Stefano Casadei, difensore destro
- Giuseppe Gentile, difensore
- Simone Corrente, trequartista
- Nicolo' Lambertini, portiere prima mano
- Massimiliano Amore, portiere seconda mano

Tra i giocatori che hanno abbandonato l'Atletico Borgo c'e' Gianmarco Grazia che, grazie al fantastico allenamento dell'allenatore Alex Tartaglia, e' passato ai provini per una squadra superiore: il Bologna.
Questo dimostra che la nostra squadra , anche se ha perso un giocatore importante, ha delle capacita' fenomenali! Il loro miglior punteggio e' stato 8-0, contro la Persicetana; ( i goal fatidici sono stati realizzati da Michael Gadani, Flavio Piazzi e Tommaso Orsoni).

In un anno l'Atletico Borgo, partecipando ai vari tornei, ha vinto ben 10 coppe, dando felicita' ai suoi tifosi e avendo un anno di strepitoso successo!
Ben presto se ne andra' anche un altro giocatore che sta aspettando gli esiti di un provino fatto recentemente; e' Roberto Grieco, che svolge il ruolo di attaccante. Di lui si dice che sia molto bravo (nonostante la sua scarsa altezza).
Ma l'Atletico non torna sempre a casa felice, infatti qualche settimana fa ha subito una sconfitta di 3-1.
Qualche mercoledi' fa inoltre, l'Atletico ha avuto anche modo di farsi conoscere tramite la TV, su TELESANTERNO, dove hanno parlato di scuola, calcio e dell'allenamento di due ore che la squadra fa ogni mercoledi' , dalle 17.00 alle 19.30.
Per adesso non ci rimane altro che sperare nei giocatori che fanno parte della squadra dell'Atletico Borgo!!!
FORZA ATLETICO!
 

 

Nicole Negrini
Vittoria Zacheo
Sara Collina
Veronica Meraglia

 

   L'uomo di Similaun parla e si racconta

Casella di testo:  

Casella di testo:  

Sono stato trovato in un incavo roccioso delle Alpi, nella zona delle nevi perenni. Il mio cadavere era contorto e gli archeologi, i paleontologi e tutti gli scienziati che si sono stretti attorno a me, hanno ipotizzato che fossi stato trasportato in quella posizione da passati episodi di scioglimento dei ghiacci .( Se lo dicono loro ...!)
Mi hanno rinvenuto due escursionisti  che passavano di la', nel settembre del 1991, presso il confine tra Austria e Italia.
Inizialmente tutti hanno pensato che fossi il cadavere di un alpinista, ma quando i miei resti sono stati portati a Innsbruck, l'archeologo Konrad Spindler (lui si' che se ne intendeva!), ha capito che i miei resti appartenevano alla preistoria.
Spindler e gli altri scienziati mi hanno rigirato ben bene come un calzino,  - si dice cosi' da voi, no? - ed hanno concluso che il mio corpo e gli oggetti rinvenuti con esso, si erano conservati grazie al congelamento (cosa pių che ovvia), fino a che un'insolita ondata di caldo proveniente dal Sahara non aveva fuso il ghiaccio mettendo allo scoperto il cranio, le spalle e la schiena del mio cadavere (se lo dicono loro c'e' da credergli!)
Fino a quel momento non erano ancora stati rinvenuti corpi ben conservati dell'epoca neolitica in Europa.
Sono stato in seguito ribattezzato Otzi, perche' mi hanno ritrovato nelle Otztaler Alpen, ed e' un soprannome che in fondo, non mi dispiace. Il mio vero nome, invece, non lo ricordo piu', sono passati tanti di quegli anni... e la mia memoria e' stata alquanto danneggiata, che dite?
Gli scienziati si sono dunque convinti che io sia molto piu' antico dei resti di altre "mummie" dell'Eta' del Ferro ritrovate in Danimarca, e pure delle mummie egizie.
Un'altra cosa che ha suscitato molto interesse e curiosita' nei miei confronti - mi dicono che tutti i giornali del mondo ne hanno parlato - e' stato il ritrovamento del mio abbigliamento completo e di tutto il mio equipaggiamento.
L'amico Konrad, allora, ha pensato di elaborare per me una storia drammatica, nella quale io, l'uomo dei ghiacci, sarei fuggito sulle montagne in cerca di salvezza dopo essere stato ferito in un combattimento nel mio villaggio, ma sulle montagne il freddo avrebbe avuto la meglio su di me, fino a farmi morire congelato.
Boh! Io vivevo, in mezzo ai ghiacci,. Morire dal freddo... un po' piu' di originalita',Konrad.
Chiaramente questa storia non e' vera. Vi racconto io come sono andate le cose.
In realta' mi sono avventurato sulle montagne per cercare cibo per la mia tribu', ed e' per questo che ero equipaggiato in quel modo (con arco e frecce e con pugnali,per finire la preda nel caso le frecce non fossero bastate). Mentre ero intento a fiutare la preda, un membro della mia tribu' - che, detto tra noi, mi aveva sempre invidiato - mi ha assalito alle spalle, ferendomi a tradimento. Da una persona invidiosa non ci si puo' aspettare niente di diverso che un tradimento. Almeno dalle mie parti, non so dalle vostre.

 

 

Per fortuna io sono stato piu' veloce di lui e con uno scatto da bisonte arrabbiato, l'ho pugnalato al cuore. Lui e' morto, ma ormai pero' anche per me era troppo tardi; mi aveva ferito in modo grave (che codardo! Attaccarmi alle spalle. Quando ci ripenso. Meno male che ci hanno pensato gli avvoltoi a fare scempio del suo corpo e della sua anima).
E cosi' ho iniziato a vagare in preda ad un terribile dolore finche' non ho trovato un bel punto dove appisolarmi. Il ghiaccio leniva il mio dolore, ma il mio corpo si indeboliva sempre piu'.

 

 

Mi sono addormentato. Lo so, non avrei dovuto farlo, dato che cio' ha segnato la mia morte, pero' non si puo' piangere sul latte versato.
Ora torniamo alla storia del mio ritrovamento se non vi dispiace.
Le straordinarie condizioni di conservazione del mio corpo - si pensa - si debbano attribuire ad una fortuita, violenta e lunga nevicata che ha coperto il mio corpo, proteggendolo dai mangiatori di carogne, e ne ha consentito il rapido congelamento. Brrr...
Konrad era troppo eccitato della sua scoperta, lo so, l'ho visto e l'ho sentito, e non ha subito capito l'importanza di questo fatto, per cui molte informazioni che io gli potevo rivelare sono andate distrutte.
Nell'estate del 1992, agli scienziati della sua equipe venne pero' il dubbio. Si sono rimessi a scavare in modo piu' accurato ed infatti hanno trovato nuove preziose informazioni e reperti, tra cui materiali organici, bacche, semi, foglie (la mia ultima cena, che, tengo a precisare non mi era neanche piaciuta!).
Tra gli innumerevoli esami di laboratorio a cui hanno sottoposto il mio povero cadavere, l'analisi del DNA ha indicato che la mia origine etnica e' collocata nell'Europa centro-settentrionale. Questa scoperta, secondo loro, mi differenziava dalle popolazioni del ceppo mediterraneo, anche se poi non vivevano molto piu' a sud di me.
Non ho capito molto bene questi intrecci tra la storia e la geografia, non ho capito molto bene a che cosa e' servita questa scoperta. Se mi hanno ritrovato sulle Alpi austriache, saro' venuto da li', o no? Quanta strada volete che abbia fatto, ferito a morte com'ero? Comunque, mi fido.
Analizzando gli oggetti che io portavo con me dicono di aver capito molte cose sul mio conto.
           

Avevo tre strati d'indumenti: gambali, giubba di pelle di cervo e capra, una mantella fatta d'erbe intrecciate a lunghe fibre di corteccia di tiglio; portavo un berretto di pelle d'orso e calzature imbottite per garantirmi - ne sono convinti - l'isolamento termico; la suola in pelle d'orso e la parte superiore (tomaia) in pelle di capra; portavo un'ascia di rame ed un coltello di selce; l'arco era di tasso (il legno migliore per questo genere di oggetti, perche' molto resistente alla trazione).
Un'informazione che ho captato di nascosto - parlavano sottvoce, come avessero fatto una grande scoperta - : gli archi lunghi, inglesi, che circa 4000 anni dopo di me determinarono la sconfitta dei francesi ad Azincourt ( Giovanna d'Arco, per intenderci) erano in legno di tasso!!! Lo sapevate? E' importante?
La mia faretra in pelle conteneva 14 frecce, ma solo due di esse (entrambe rotte) erano complete di impennaggi e punta di selce; una delle borse che tenevo legate alla cintura conteneva il necessario per accendere un fuoco, un'esca e pezzetti di pirite e selce per innescare la scintilla.
Comunque hanno detto tutto loro. Io giuro, non ne sapevo niente di queste cose; mi vestivo, perche' faceva freddo, portavo le armi, perche' dovevo cacciare per mangiare e difendermi dagli attacchi degli animali.
Ora, se permettete, sono un po' stanco. Ma se verrete a trovarmi, mi farete piacere. Voi mi racconterete del XXI secolo ed io ... quante vecchie storie conosco.
La strada di casa mia e' semplice: Bolzano, Museo Archeologico. Vi aspetto.

Se fosse vivo potrebbe avere questo aspetto

Francesca Finotelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Spirit su Marte cavalcando le onde dello spazio
Salve a tutti, sono Spirit. Chi non mi conoscesse deve sapere che io sono una sonda mandata dall'uomo nello spazio con destinazione Marte. Io sono nato in un laboratorio della NASA...
Gli uomini mi hanno costruito perche' io andassi su Marte per esplorarlo e mandare dati (attraverso altri satelliti) ai miei creatori, per conoscere il pianeta e per controllare come procede la missione.
Io dopo molti , anzi, moltissimi test, sono partito alla volta di Marte intorno all' 8 giugno  2003, per arrivare a destinazione il 3 gennaio 2004 alle ore ore 5.00 ora italiana.
 

Durante il viaggio, durato 7 mesi, ho avuto molto tempo per pensare, ho pensato a mia madre (una vecchia motrice), a mio padre (un camion da trasporto), ed ai miei tre fratelli (rispettivamente una macchina,una moto ed una bicicletta).
forse non rivedro' piu' la mia famiglia perche' l'uomo verra' a riprendermi tra il 2014 e il 2016.
In tutto questo tempo posso fare quello che voglio.
Ma torniamo alla missione. Dopo 7 mesi io e la mia navicella madre siamo arrivati nei pressi di Marte ed io mi sto preparando a sbarcare sul "Pianeta Rosso".
La navicella madre mi ha lasciato ed io sono entrato nell'atmosfera di Marte.
L'impatto non e' stato dei piu' piacevoli, perche' ho acquistato una velocita' immensa.

 

 

Dopo qualche secondo si e' aperto il paracadute che non ha frenato la mia corsa, l'ha solo rallentata.
Successivamente mi sono staccato dalla mia parte superiore e quindi anche dal paracadute.
In quel momento si sono aperti tantissimi airbag intorno all'involucro che mi aveva protetto.
Anche l'atterraggio non e' stato morbido.
Arrivati a terra, per dire, l'involucro intorno a me si e' aperto e io sono stato pronto a camminare su Marte.
Pero' la procedura mi ha ordinato di rimanere fermo nel luogo dell'atterraggio per una settimana.
Trascorsa una settimana, ero pronto a camminare, ma un pallone dell'airbag non si e' del tutto sgonfiato.
Sono rimasto per altri 3 giorni fermo, ma poi sono partito.
E' stato bellissimo camminare su Marte!
Un'immensa pianura di sabbia completamente deserta. Ho cominciato con l'analizzare la terra.
Sono rimasto stupefatto dalla composizione di quella cosa. Ma la cosa che mi ha stupito piu' di tutte sono state le rocce, mai viste cose cosi'.

10 anni dopo ...
Mi hanno comunicato che stanno venendo a prendermi .
Finalmente si torna a casa!
O almeno e' quello che credevo io!
Mi fidavo degli umani, ma loro mi hanno abbandonato su Marte , erano solo venuti per recuperare la mia scatola nera e per disattivarmi.

 

 

Sono stato 15 mesi con loro, poi, quando dovevano ripartire, mi hanno spento, per sempre !!!!!
Loro, suppongo siano andati via, ma io sono rimasto sul pianeta rosso, secondo tutto il mondo, disattivato.
Ma come potrei raccontarvi della mia vita se fossi disattivo?
Hanno dimenticato di spegnermi e, ancor oggi, ovvero nel 2048, sono attivo su MARTE!
NON FIDARSI MAI DI UOMINI VESTITI COSI'

Alessio Tabacco
Nirosh Gnanachandran

 

 

 

 

 

 

 

 

Buon Compleanno Topolino!

Era il 1923, ottant'anni fa', quando il ventiduenne Walt Disney e suo fratello Roy, nel retro bottega di un ufficio di Hollywood, inaugurarono i Walt Disney studios, realizzando una serie di cartoni animati intitolata "Alice" dedicata al personaggio di Lewis Carroll.
Ottant'anni nei quali la Disney ha segnato, con le sue animazioni, i suoi personaggi, le sue storie, la vicenda del cinema e della cultura americana e planetaria. Topolino, anzi Mikey Mouse, nacque nel 1928, prima con cartoni muti e poi con Steambot Willi, che segui' il successo del primo film sonoro "Il cantante di jazz".
Nessuno credeva , pero', che Disney ce l'avrebbe fatta: nei primi anni della sua carriera erano in tanti a definire il suo sogno di portare i cartoni animati nel mondo del grande cinema una follia.

Ma walt Disney, invece, aveva ragione, e il successo arrivo' nel 1937, quando i Disney Studios misero in circolazione "Biancaneve e i sette neni", il primo grande film a cartoni animati della storia del cinema, seguito in soli sei anni da una raffica di produzioni destinate a diventare classici: "Pinocchio", "Dumbo", "Fantasia" e "Bambi".
Topolino ha molti amici, tra cui Minnie, la sua fidanzata, Pluto, il suo cane fedele e giocherellone, insomma gli manca solo... la parola (Pippo, il suo migliore amico ).
Prima di creare Mickey Mouse, nel 1928, Walt Disney era un uomo disperato. Era stato derubato del suo personaggio, il coniglio Oswald e gli era stata portata via anche la squadra di animatori. Bisognava ricominciare da zero, con un personaggio tutto suo, che nessuno gli potesse portare via.
I protagonisti dei cartoni animati di allora, venivano quasi tutti dai fumetti, dal circo o dalle fattorie

Disney per il suo nuovo protagonista fece una scelta simbolica: il topo era il piu' piccolo tra gli animali della fattoria come lui era il piu' piccolo dei produttori. "Chiamiamolo Mortimer", propose Walt Disney, "Non sarebbe meglio Mickey?" rispose la moglie Lily.
E cosi' fu.

Pasquale Arena
Federica Bartolini
Gabriele Calegari
Giulia Tartarini

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