Milano , 15/01/2009

Proviamo a fare un po' di chiarezza sulla valutazione dal punto di vista legislativo


di Mario Piemontese

 

Per quanto riguarda la valutazione il disastro sarà totale se non facciamo qualcosa, in ogni caso per il momento non è cambiato nulla!

Cercherò di spiegarlo brevemente.

Le modifiche che il ministro Gelmini vuole introdurre a proposito di valutazione sono contenute negli articoli 2 e 3 del decreto legge n. 137/08 (Decreto Gelmini) convertito nella legge n. 169/08.

Il primo dei due articoli si occupa della "Valutazione del comportamento degli studenti" e riguarda la scuola secondaria di I e di II grado.

A proposito della valutazione del comportamento inferiore a sei decimi che comporta la non ammissione all'anno successivo o all'esame di fine ciclo, viene espressamente detto che verrà pubblicato un decreto ministeriale che specificherà "i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali modalità applicative del presente articolo".

Nella circolare ministeriale n. 100 dell'11 dicembre 2008 a tale proposito si legge:

"I criteri di riferimento per determinare la gravità del comportamento, e la conseguente insufficienza, saranno precisati con apposito decreto ministeriale. La bozza di decreto è stata già predisposta; ha costituito oggetto di un primo confronto con le associazioni dei genitori e degli studenti ed è in fase di stesura definitiva.".

Non ci sono dubbi, quanto previsto dall'art. 2 del decreto legge n. 137/08 convertito nella legge n. 169/08, senza il citato decreto ministeriale non si può applicare, e per il momento il decreto ministeriale NON ESISTE!

Il secondo dei due articoli citati si occupa di "Valutazione sul rendimento scolastico degli studenti" e riguarda sia la scuola primaria che la secondaria.

L'aspetto più rilevante dell'articolo è la sostituzione, nella scuola primaria e secondaria di I grado, dei giudizi con la valutazione in decimi.

L'articolo prevede per la sua stessa applicazione un regolamento cioè un Decreto del Presidente della Repubblica (DPR), che poi in sostanza non è altro che un regolamento del Governo, simile dal punto di vista legislativo ai 4 regolamenti, previsti dall'art. 64 del decreto legge n.112/08 convertito nella legge n. 133/08, a proposito di: rete scolastica e personale, scuola d'infanzia, primaria e secondaria di I grado, licei e istituti tecnici.

Il percorso che deve seguire un DPR che si occupa di scuola è il seguente.

Il DPR deve essere approvato preliminarmente dal Governo, ma a quel punto NON è ancora legge.

Sul testo approvato deve esprimersi sicuramente il Consiglio di Stato, quando previsto la Conferenza Unificata e per le parti di competenza il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI).

Al termine per diventare legge il regolamento deve essere approvato definitivamente dal Governo.

Per il momento lo stato dell'arte è il seguente.

I 4 regolamenti sopracitati sono stati approvati preliminarmente dal Governo il 18 dicembre, ma devono passare ancora dal Consiglio di Stato, dalla Conferenza Unificata, dal CNPI e essere poi approvati definitivamente dal Governo.

Il regolamento sulla valutazione è ancora più indietro nel percorso legislativo perché NON è ancora stato approvato preliminarmente dal Governo. Il CNPI si è espresso il 17 dicembre su un testo inviato dal Governo, ma dovrà esserci ancora il passaggio dal Consiglio di stato e l'approvazione definitiva da parte del Governo.

Nella circolare ministeriale n. 100 dell'11 dicembre 2008 a tale proposito si legge:

"Per dare sistematicità, coerenza e assetto funzionale alle norme in materia di valutazione degli studenti la legge n. 169/2008 prevede un apposito regolamento di coordinamento delle disposizioni normative e di applicazione dell’art. 3 della stessa legge. In tale prospettiva uno schema di regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione degli studenti è stato definito ed inviato al Consiglio nazionale della pubblica istruzione per il previsto parere."

Anche in questo caso non ci sono dubbi, quanto previsto dall'art. 3 del decreto legge n. 137/08 convertito nella legge n. 169/08, senza il citato decreto del Presidente della Repubblica non si può applicare, e per il momento tale decreto ha appena iniziato il suo percorso legislativo.

I Collegi dei Docenti quindi possono e devono respingere qualsiasi pressione esercitata dai Dirigenti Scolastici a proposito di valutazione in decimi e 5 in condotta.

Milano, 15 gennaio 2009

Mario Piemontese