1 Docenti del liceo scientifico E. Fermi di Bologna, riunitisi in assemblea il giorno 1‑2‑05, dopo aver attentamente analizzato lo schema di decreto legislativo di riforma della scuola Secondaria Superiore, respingono decisamente lo spirito della proposta in quanto ritengono che essa abbia come risultato quello di abbassare complessivamente il livello della formazione culturale degli studenti, indebolendo l'azione educativa da parte dei docenti.

 

       In modo particolare si contestano i seguenti punti

> La riduzione dell'orario scuola nella secondaria superiore crea un inevitabile impoverimento

         della formazione culturale degli studenti aggravato dall'aumentato numero di materie che

         dispongono solo di poche ore.

         Nel liceo scientifico spariscono tutte le sperimentazioni e, anche se ci riferiamo allo schema

         orario degli attuali corsi "tradizionali", rileviamo una riduzione delle ore complessive con

         tagli eclatanti che riguardano:

        Le ore di Educazione Fisica che passano da 2 a 1 ora settimanale, per cui, se si elimina il

         tempo necessario per cambiarsi, rimane solo una mezz'ora per I' effettivo esercizio.

       Le ore d'Informatica che spariscono nel liceo scientifico ma anche, per es., nella maggior parte

         degli indirizzi del liceo tecnologico, diminuendo persino in quello ad indirizzo specificamente

         informatico.

        Le ore di Inglese che si riducono a quasi la metà in tutti i vari tipi dì Liceo tranne che nel

         linguistico.

              la perdita di ore anche per storia e per filosofia, nel liceo scientifico.

            Per raggiungere il livello di preparazione ottenuto ora gratuitamente a scuola, gli studenti

         saranno costretti a rivolgersi a corsi privati a pagamento. Ciò è prevedibile, nonostante che la

         riforma Moratti abbia collocato tra i suoi obiettivi primari il potenziamento della lingua

         Inglese e dell'Informatica. L' inserimento di una seconda lingua comunitaria, sempre per 2 ore

         settimanali contro le 4/3 attuali nelle scuole in cui è insegnata, non servirà a potenziare ma

         piuttosto a confondere gli studenti, visto il numero esiguo delle ore.

>                                  La sostituzione dell'orario effettivo con ore opzionali settimanali ( alcune obbligatorie,

         altre facoltative), rende aleatorio, instabile e inaffidabile l'intero percorso didattico, perché

         rinnovabili di anno in anno e comunque il loro ridotto numero non basterà a compensare la

         perdita dell'esistente.

>                          La trasformazione degli Istituti Tecnici in Licei tecnologici ed Economici non solo penalizza

         la competenza tecnica degli studenti per la riduzione delle ore di alcune materie fondamentali

         e di laboratorio in compresenza, ma non rende immediatamente spendibile il loro diploma nel

         mondo del lavoro. Infatti, diversamente dalla situazione attuale, dopo l'Esame di Stato, gli

         studenti “1icealizzati' dovranno indirizzarsi a facoltà universitarie, per acquisire una

         preparazione adeguata ad un inserimento professionale (perdita del valore legale del titolo di

         studio : del diploma). Ciò produrrà un inutile dispendio di tempo e di risorse anche

         economiche, da parte delle famiglie, per ottenere poi un risultato pressoché equivalente

         all'attuale diploma‑

> L'istituzione del doppio canale che distingue nettamente tra, formazione liceale statale e formazione professionale, trasferendo quest'ultima per competenza alle Regioni degrada di fatto gli istituti professionali a centri di mero avviamento al lavoro.

> La cancellazione dell'obbligo scolastico sostituito da un vago diritto/dovere : l’esercizio dì un diritto‑dovere (come quello al voto) non è sanzionabile e quindi, non esigibile.