Mentre in Italia si dibatte sui contenuti dei testi di storia, ecco come sì comportano i 15 dell'Ue

Libri, in Europa li sceglie la scuola

Per le adozioni solo pochi paesi utilizzano 1'autorità centrale

Europa in ordine sparso sulle modalità di adozione, compilazione e utilizzo dei libri di testo.

Il panorama comunitario offre esempi in cui il libro di testo è estraneo alla pratica scolastica (Regno Unito, Finlandia, Danimarca e Svezia) ma anche nazioni in cui i testi vengono scelti e addirittura prodotti a livello centrale (Portogallo). Ci sono paesi in cui è l'amministrazione che approva i testi da usare (Grecia e Lussemburgo), altri in cui l'approvazione ministeriale o locale riguarda un elenco di materiali all'interno dei quali saranno le scuole o gli insegnanti a scegliere (Germania, Spagna, Austria). Infine paesi come Francia, Irlanda e Olanda che demandano a specifici dipartimenti il compito di fornire suggerimenti e paesi come Belgio e Italia dove la responsabilità è totalmente delegata alle scuole e agli insegnanti. Da noi le regole sono analoghe per tutti i tipi di scuole, per le elementari esistono, in più, criteri specifici per la compilazione dei sussidiari. In ogni caso sono i docenti nella loro dimensione collegiale, in accordo con il consiglio di classe e le proposte dei singoli insegnanti, a scegliere. Questa almeno la forma. Nella pratica è il singolo docente a selezionare il libro che ritiene più idoneo. Negli anni sono sorte alcune incongruenze tanto che il ministero si è affannato a diramare circolari per obbligare la restituzione dei saggi non adottati, diffidare da rapporti personali con i rappresentanti editoriali oppure impedire che i libri siano scritti da funzionari dell'amministrazione. L'adozione dei libri è stata più volte contestata perché nel nostro ordinamento non esiste una norma che ne prescriva l'obbligo. Tutte le indicazioni ministeriali sono atti interni (circolari e decreti) e come tali sono

regolamenti gerarchici e burocratici che precisano il dovere dei docenti (dipendenti) a scegliere gli strumenti segnalati. Con l'intento di adeguare quegli strumenti alle esigenze nel '93 (dm n. 168 del 27 maggio 1993) è stato istituito un "comitato permanente per l'esame dei problemi connessi al libro di testo".. 1 lavori dell'organismo sono presieduti dal ministro e sono stati calibrati attraverso tre successive disposizioni, nel '98 (dm 76 e dm 131) e nel '99 (dm 54) in m'odo che i componenti, che rappresentano una larga parte del mondo economico, sociale e scolastico, fossero in grado di intervenire sul contenuto, il peso e il prezzo dei libri da proporre.

In Europa le disposizioni sono le più diverse e rispecchiano l'organizzazione dei singoli sistemi e le norme costituzionali di ciascun paese.

e Austria: è il ministero che definisce i curricoli e approva i libri di testo della scuola dell'obbligo mentre per la scuola secondaria si permette alle scuole la scelta del materiale di studio integrato dalle ricche biblioteche dei singoli istituti.

o Belgio (francese): c'è ampia libertà di scelta per le scuole a condizione che l'amministrazione

abbia approvato i curricula che ogni istituto primario o secondario è tenuto a organizzare

* Danimarca: il ministero indica le linee guida ma sono le scuole a definire curricula e selezionare il materiale didattico in questo caso il libro è solo una delle possibili scelte.

e Francia: è compito del ministero fissare curricula e linee guida, mentre sono i docenti a scegliere metodi di insegna

mento e libri di testo. Questi ultimi sono, in genere, offerti in comodato ai ragazzi che dispongono anche di centri di documentazione e biblioteche.

e Germania: curricula, metodi di insegnamento e approvazione degli elenchi dei testi

sono compiti di ogni singolo Lander. Alle scuole spetta il solo onere di tradurre il tutto in pratica didattica.

o Grecia: è l'amministrazione a definire il curriculum, approvare il materiale didattico e i libri di testo. L'insegnante sceglie il metodo che ritiene più idoneo.

Lussemburgo: una commissione nominata dal ministro definisce curriculum e libri di testo da utilizzare

0 Olanda: il progetto curricolare generale è suggerito dall'amministrazione ma sono le scuole a definire i metodi e selezionare i materiali didattici compresi i libri

* Portogallo: metodi e linee guida sono compiti del ministero che si occupa anche di pubblicare i testi destinati alle materie obbligatorie. Nelle scuole sono i responsabili di area ad

adeguare le direttive nazionali alle esigenze locali.

Regno Unito: c'è solo un curriculum nazionale, per tutto il resto (scansioni, materiali, libri, dispense) sono le scuole e gli insegnanti a scegliere purché si rispettino le indicazioni degli Acts che sostanzialmente prevedono una pluralità di fonti per stimolare analisi e critica.

e Spagna: linee guida e obiettivi generali sono definiti a livello nazionale ma i curricoli e i materiali sono lasciati alle scelte delle singole autonomie locali. I libri di testo non sono obbligatori.

e Svezia: il quadro generale è definito a livello nazionale, le singole scuole organizzano i curricula e coinvolgono gli insegnanti nella scelta di metodi e materiali (che quasi mai sono dei libri di testo) idonei a sostenere gli obiettivi predefiniti.

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