li Ministro delI’istruzione,

dell'Università e della Ricerca

 

Prot. n. 75291                                                            Roma, 14 dicembre 2004

 

 

 

Come ogni anno ci accingiamo a festeggiare il Natale, fra luci e doni, in un'atmosfera nella quale gli acquisti sembrano il modo più tangibile dì mostrare il nostro affetto per gli altri, la nostra generosità.

C'è però un altro Natale, quello che ci viene tramandato dalla tradizione dei Presepe, il Natale che ci ricorda la nascita di Gesù, nato in una grotta per portare sulla terra un messaggio d’amore, l’amore più sublime, quello per tutti, anche per chi è diverso, lontano, per chi non ci ama, l'amore più estremo portato fino al sacrificio della morte.

Questo è il significato del Natale, per chi è credente così per chi non lo è, questo è il messaggio del valore universale dell'amore, di quell'amore pronto a donare tutto senza nulla chiedere.

Ho riflettuto molto prima di scrivevi questa lettera ed ho pensato di portarvi le mie riflessioni sull’importanza delle tradizioni, dell'identità culturale. Sono certa che queste considerazioni sono valide, perché senza rispettare la nostra storia, le nostre radici, non possiamo pensare di capire e rispettare i valori dì chi ha storia e cultura differenti dalle nostre.

Ma c'è qualcosa di più profondo che rende sacra la ricorrenza del Natale, della Natività ed è l’amore che Gesù ci ha testimoniato con la sua esistenza, con la sua vita, con la sua morte. Ed è di amore che ha bisogno la nostra società, dilaniata da guerre, violenze, discriminazioni.

Non togliete ìI simbolo dell'amore dalla vita dei nostri studenti, ma aiutateli attraverso il Presepe e capirne l’importanza e a viverla nel suo significato più profondo, più vero, più puro.

 

IL MINISTRO Letizìa Moratti

 

                   Desfinatarì:

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