Impegno unitario delle forze dell’opposizione Per una scuola pubblica, statale, laica, Democratica e pluralista

Marcacelo Vigli

E’ ormai in atto un processo di convergenza delle forze democratiche di opposizione su una comune iniziativa di lotta sulla scuola per contestare la politica governativa sulla scuola e per avviare momenti di confronto sempre più serrati per individuare le linee per il rilancio di una sua autentica riforma. Lo hanno favorito da un lato l’accelerazione nell’iter legislativo della legge delega per il riordino dl sistema scolastico preparata dalla coppia Bertagna Moratti, dall’altro la mobilitazione a livello europeo contro la proposta del WTO di applicare alla scuola, inserita tra i servizi sociali, il principio della piena privatizzazione. L’Associazione Per la Scuola della Repubblica, come aveva deciso nella sua ultima assemblea a Bologna del gennaio scorso, ha contribuito al superamento delle difficoltà che in passato avevano impedito che tale convergenza fosse la più ampia possibile perseguendo tenacemente la realizzazione di iniziative unitarie nelle quali le differenze non costituissero motivo di divisione, ma di maggiore forza. Essa è infatti tra i promotori della giornata di mobilitazione riflessione sul tema Per una scuola pubblica, statale, laica, Democratica e pluralista programmata per il 29 marzo da Gruppo Saperi Social Forum Firenze, Coordinamento genitori e insegnanti, Collettivi studenteschi, PRC, Cobas, Cub/RdB, Comitato Nazionale contro la privatizzazione delle Università e degli Enti di Ricerca, Albero dei Ricci, ANDU –Roma 1-, Comitato per l’Università pubblica –Ingegneria Roma-, Giovani Comunisti, Coordinamento collettivi universitari, Cgil Cambiare rotta lavoro e società, Associazione Per la Scuola della Repubblica sulla base di una piattaforma costituita dal documento proposto dall’Associazione stessa "Oto SI ed Otto NO" .

Aveva altresì da tempo aderito alla manifestazione promossa su TU per pochi, IO per tutti per il 12 aprile a Roma da CGIL, UDS, CIDI, MCE, CGD, ARCI, Associazione 31 ottobre, CRS, Gruppo Abele, Legambiente, Pax Christi, alla quale parteciperanno anche molte delle organizzazioni organizzatrici della giornata del 29 marzo.

Due momenti diversi, ma non in contrasto che devono servire a ritrovare l’unità d’azione sulla scuola delle forze dell’opposizione per tornare a costituire un punto di riferimento unitario ai tanti che nelle scuole e nella società sono contrari alla politica dell’attuale governo e da tempo attendono segnali d’impegno unitario.

Le stesse forze saranno presenti, ancora distinte ma non separate, nella mobilitazione a livello europeo del 13 marzo per sostenere l’azione dei governi europei decisi ad opporsi ad includere la scuola tra i servizi da commercializzare com’è previsto nel protocollo GATS proposto dal Wto.

L’approvazione di tale protocollo, rafforzerebbe la politica del governo italiano, nel suo obiettivo di destrutturare la scuola della Repubblica attraverso la duplice spinta alla privatizzazione e alla regionalizzazione, confermandone il valore di attacco alla democrazia.

In questa stessa prospettiva nella suddetta assemblea l’Associazione aveva confermato il suo impegno a promuovere dibattiti in tutte le sedi possibili sui problemi posti nelle diverse regioni dall’attuazione dei processi di regionalizzazione in atto e su quelli prevedibili, se andrà in porto la devolution voluta da Bossi, anche in occasione della presentazione del libro del prof. Giovanni Cimbalo Le regioni alla ricerca di un’identità inesistente. Le strategie legislative delle regioni per la creazione di un sistema scolastico regionale, (Giappichelli, Bologna).

Nella stessa sede si è deciso di proseguire la discussione sulle esperienze avviate in diverse regioni di creare reti di scuole per rafforzare (condizionare?) l’autonomia sulle quali sono state espresse non poche perplessità.

Roma 1 marzo 2003