Resoconto del dibattito del 30 marzo al Baraccano organizzato
dal Comitato bolognese Scuola e Costituzione

Hanno partecipato 100 persone. Sono intervenuti nell’ordine i candidati: Angelo Piazza (Rosa nel pugno), Laura Grassi (Movimento dei repubblicani europei), Roberto Panzacchi (Verdi), Franco Grillini (DS) e Adriana Laltrelli (Comunisti italiani). Ci sono stati quattro interventi dal pubblico. Era presente fra gli altri l’assessora alla scuola del Comune di Bologna Maria Virgilio.

Angelo Piazza ha sostenuto la necessità di difendere il dettato costituzionale che prevede l’impegno della Repubblica a sostenere la scuola statale. Ha sollevato la questione del Concordato e la necessità di abrogarlo. Sulla proposta di abrogazione della Legge Moratti ha dichiarato che sarà cosa da discutere, ma possibile.
Laura Grassi ha sostenuto l’insostenibilità dell’attuale situazione che vede un continuo aumento dei finanziamenti alla scuola privata a scapito della scuola pubblica statale. Allo scopo ha citato i dati bolognesi (28000 € per classe) e la necessità di eliminare le convenzioni con le scuole materne private, seguendo il dettato costituzionale. Si è pronunciata a favore della legge popolare, da Lei sottoscritta insieme con la segretaria nazionale Luciana Sbarbati e dell’abrogazione immediata della Legge Moratti.
Roberto Panzacchi si è dichiarato a favore della centralità della scuola pubblica rivendicando un ruolo anche per la privata non confessionale. Ha dichiarato il suo appoggio alla legge popolare sollevando alcuni dubbi sull’obbligo a 18 anni e rivendicato la necessità di un rapporto fra scuola e formazione professionale
Franco Grillini ha citato le ultime dichiarazioni di Mons. Ruini a favore della libertà di educazione dei genitori e del sostegno pubblico alla scuola privata per affermare che in questo modo i giovani verrebbero privati della loro libertà di sviluppare le proprie idee, cosa che può fare solo la scuola pubblica. Ha sottoscritto il testo della legge popolare, affermando però la sua condizione di marginalità all’interno dei D.S.