“Per la Scuola della Repubblica” 

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Comunicato Laicità offesa, mortificata, stravolta

 

L’onda lunga non si è ancora del tutto arrestata , ma come dopo la violenza di uno Tsunami si comincia a misurare l’entità della distruzione.  L’uragano massmediatico della malattia, agonia,  morte,  esequie,  sepoltura di Papa Woytjla si è abbattuto sul nostro paese con un  crescendo d’intensità, di  arroganza spavalda, di conquista progressiva di spazi che solo la totale acquiescenza potevano incoraggiare.  Nessuna fonte d’informazione ha osato in quei giorni esprimere un visibile dissenso, qualche voce isolata ha tentato di farlo ma con scarsa eco nell’intontimento generale.  L’associazione “ Per la Scuola della Repubblica” ritiene che non si debba lasciar passare tutto questo come una cosa normale, come le cronache dei tanti eventi che occupano per alcune giornate gli schermi televisivi e le pagine di quotidiani e rotocalchi per svanire poi nel nulla. Riteniamo che la manipolazione massmediatica delle coscienze, messa in atto da un intreccio perverso di ragioni di mercato e di conservazione dell’establishment, debba essere evidenziata e denunciata con forza, e lo facciamo oggi, dopo che le emozioni si sono assopite e la mente di tutti e tutte pensiamo abbia  riacquistato lucidità .

Un primo punto è rappresentato dall’anomalia di un black out pressoché totale per oltre una settimana di tutte le informazioni che non riguardassero “l’evento”. Il diritto all’informazione degli italiani è stato pesantemente leso e ciò è avvenuto in nome del primato di una confessione religiosa su qualsiasi altro evento di qualsivoglia natura. Ci si è avvalsi di ingredienti  interni a una fede religiosa presentati come fatti inoppugnabili, reali, per ammantare la figura e le azioni di questo Papa di valori indiscutibili, discendenti  da una sfera soprannaturale e pertanto giusti per definizione. Che peso potevano avere al confronto informazioni relative a fatti soltanto terreni?

D’altronde l’ossequio dei rappresentanti di altre confessioni religiose ha fortemente accreditato nell’opinione pubblica l’idea che nel segno del cattolicesimo le differenze religiose debbano essere superate, con buona pace del pluralismo, della multireligiosità etc. Tutta l’operazione mediatica della RAI TV pubblica è stata rivolta all’esaltazione di una sola religione, quella cattolica, dei suoi riti, dei suoi dogmi, della sua dottrina con evidente offesa dei principi costituzionali, in particolare della laicità dello Stato, ma anche di quegli stessi esponenti di religioni diverse dalla religione cattolica e dei non credenti. Emblematico, in questo senso, il fatto che domenica 3 aprile il programma radiofonico "Culto evangelico", trasmissione curata dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), sia stato cancellato dal palinsesto, suscitando le formali proteste della Fcei.

Ma forse l’operazione più grave agli occhi di chi opera nella scuola e ha il compito di esercitare l’azione formativa sui giovani è la confusione – certo non nuova, ma in quest’occasione fortemente potenziata - tra valori etici, principi laici, fondamento della civile convivenza, e valori religiosi della religione cattolica ,come se da questi ultimi discendessero i primi. La figura del papa Giovanni Paolo II è stata in questo senso utilizzata dal ministro Moratti nella lettera inviata a tutte le scuole , lettera che esalta - ed invita tutto il mondo della scuola ad esaltare - la grandezza “umana e politica” di questo Papa e invita i giovani ad identificarsi coi valori del cristianesimo. 

Ancora una volta la nostra associazione protesta con forza contro questa invasione da parte del ministero degli spazi di democrazia scolastica . Proprio contro l’invadenza del governo a danno delle scelte didattiche degli organi collegiali della scuola si è espresso il primo documento dell’associazione “Per la  Scuola della Repubblica”: dalla scuola del ministero alla scuola della Repubblica.

 

Comitato “Per la scuola della Repubblica” associazione onlus –

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