Era forse meglio Bondi! Leggete un po'!


di retescuole

 

LA MINISTRA GELMINI MARIASTELLA
gelmini

(per la serie: “Conosci il nemico, conosci te stesso e sarai invincibile”)

Nata a LENO( BRESCIA ) il 1° luglio 1973 Laurea in giurisprudenza; avvocato


E' l'autrice del Progetto di Legge

"per la promozione e l'attuazione del merito nella società, nell'economia e

nella pubblica amministrazione" [1]


PROPOSTA DI LEGGE d’iniziativa del deputato GELMINI

Delega al Governo per la promozione e l’attuazione del merito nella societa` nell’ economia e nella pubblica amministrazione e istituzione della Direzione di valutazione e monitoraggio del merito presso l’Autorita` garante della concorrenza e del mercato

Presentata il 5 febbraio 2008


ONOREVOLI COLLEGHI ! — La presente proposta di legge intende agevolare la diffusione e l’attuazione concreta nella societa` italiana del principio del merito. E` noto che il sistema-Paese sta attraversando, da molti anni, una crisi che attraversa tutti i livelli sociali e istituzionali; si tratta di una crisi di fiducia e di speranza tra le cui cause si puo` annoverare la scarsa valorizzazione del merito come criterio di distribuzione delle opportunita` e di valutazione delle persone. L’impostazione statalista e dirigista che

ha imperniato l’ordinamento degli ultimi cinquanta anni ha portato con se´ la marginalizzazione del merito, che non e` mai assurto a principio guida in grado di regolare i fenomeni sociali, i processi economici e le relazioni di lavoro, in favore di criteri di uguaglianza formale che, di fatto, si sono tradotti in forti disincentivi alla capacita` individuale. La presente proposta di legge mira a rimuove questi disincentivi, mediante un insieme di provvedimenti che, una volta attuati, dovrebbero liberare le energie presenti nella societa` e favorire quel processo di valorizzazione del merito che costituisce il momento di partenza per un’effettiva inversione di tendenza della crisi che attraversa il Paese. La struttura del progetto di legge, che in gran parte consiste in princı`pi di delega la cui effettiva attuazione spettera` all’Esecutivo, consente, vista anche la complessita` delle questioni trattate, eventuali aggiustamenti in corso d’opera… …………………

L’articolo 2 delega il Governo all’adozione di decreti legislativi volti alla valorizzazione del merito nell’ambito della scuola, dell’universita` e della ricerca. La scuola italiana e il sistema universitario vivono una stagione di crisi; la « riforma Moratti » del 2003 (legge n. 53 del 2003), ha avviato un processo di modernizzazione, ma e` stata presto frenata da misure contraddittorie e inefficaci. Uno dei limiti principali dell’attuale sistema concerne l’assenza di procedure di valutazione dei singoli docenti e degli istituti scolastici e universitari, procedure che consentano ai genitori e agli studenti di scegliere i contesti formativi piu` efficaci ed efficienti e che facciano crescere gli insegnanti e i professori effettivamente meritevoli. Per superare questi limiti, la legge prevede l’adozione di uno o piu` decreti legislativi finalizzati a rafforzare i poteri organizzativi dei dirigenti scolastici, ad agevolare la piena concorrenza tra le autonomie scolastiche, mediante meccanismi di ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi rilevati da un organismo terzo, il riconoscimento

alle famiglie alle famiglie di voucher formativi da spendere nelle scuole pubbliche o private, la detraibilita` delle eventuali donazioni alle autonomie scolastiche. Correlativamente, si prevedono misure

finalizzate a valorizzare il merito degli studenti e dei docenti, mediante l’eliminazione di ogni automatismo nelle progressioni retributive e di carriera degli insegnanti e la progressiva liberalizzazione

della professione, nonche´ l’adozione di un sistema di reclutamento dei docenti universitari

improntato alla valutazione dei risultati… ………………………………………

ART. 2.

(Delega al Governo per la valorizzazione del merito nel sistema scolastico e universitario).

1. Il Governo e` delegato ad adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o piu` decreti legislativi diretti a promuovere e ad attuare il principio del merito nel sistema scolastico e universitario, sulla base dei seguenti princı`pi e criteri direttivi: (a-b-c-d-e-f)

a) valorizzazione del merito e piena applicazione del principio di autonomia scolastica attraverso:

1) il rafforzamento dei poteri organizzativi e disciplinari dei dirigenti scolastici e degli organismi di amministrazione che li adiuvano, con compiti di gestione amministrativa e di reclutamento del corpo docente;

2) la promozione di una piena concorrenza tra le istituzioni scolastiche, mediante l’adozione di meccanismi di ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi rilevati da un organismo terzo tenuto a pubblicare annualmente una classifica regionale delle istituzioni scolastiche fondata su parametri trasparenti e verificabili;

3) il riconoscimento alle famiglie di voucher formativi da spendere nelle scuole pubbliche o private di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni;

4) la detraibilita` delle donazioni effettuate da parte di persone fisiche o imprese alle istituzioni scolastiche;

b) valorizzazione del merito degli studenti nel sistema dell’istruzione scolastica, mediante, in particolare:

1) la cancellazione del sistema dei debiti formativi e l’aumento della selettivita` dei meccanismi di avanzamento scolastico, anche attraverso la reintroduzione degli esami di riparazione;

2) la previsione all’interno del piano dell’offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, anche consorziate tra loro, di appositi moduli integrativi obbligatori che diano l’opportunita` , senza oneri a carico dello studente, di recuperare nel corso dell’anno eventuali insufficienze nelle singole materie;

3) il rafforzamento degli interventi volti alla concessione di borse di studio legate al merito, ferma restando la necessita` di garantire un sistema adeguato di sovvenzioni a studenti meritevoli in stato di necessita` , in applicazione dell’articolo 34 della Costituzione;



c) valorizzazione del merito dei docenti, mediante:

1) l’eliminazione di ogni automatismo nelle progressioni retributive e di carriera degli insegnanti;

2) la progressiva liberalizzazione della professione, da attuare attraverso la chiamata nominativa da parte delle autonomie scolastiche su liste di idonei, con un periodo di prova di due anni scolastici

propedeutico all’assunzione a tempo indeterminato, garantendo comunque la mobilita` dei docenti;

3) la possibilita` , per le singole istituzioni scolastiche, senza oneri aggiuntivi a carico della Stato, di stipulare con i singoli docenti contratti integrativi di tipo privatistico;

d) valorizzazione del merito degli studenti nel sistema dell’istruzione universitaria, mediante:

1) la previsione di esami preliminari obbligatori per l’accesso alle universita` pubbliche e private, anche ove non sia previsto il numero programmato per le iscrizioni ai corsi di laurea, al fine di valutare la preparazione di base e i successivi progressi degli studenti;

2) la rimodulazione delle tasse universitarie, con rafforzamento delle borse di studio destinate agli studenti meritevoli e aumenti delle tasse a carico degli studenti fuori corso;

3) l’ampliamento dell’ambito di applicazione dell’istituto del prestito d’onore;

e) valorizzazione del merito del corpo docente e dei ricercatori nel sistema dell’istruzione universitaria e degli istituti di ricerca, mediante:

1) la progressiva abolizione degli incarichi a tempo indeterminato dei docenti;

2) la revisione dei meccanismi di reclutamento, mediante l’istituzione progressiva della chiamata nominale da parte delle facolta` universitarie e di correlativi contratti integrativi di tipo privatistico;

3) l’introduzione di sistemi di verifica triennali dei risultati della ricerca, ai fini del mantenimento dell’incarico e delle progressioni di carriera;

f) valorizzazione del merito delle universita` e degli istituti di ricerca, mediante:

1) la ripartizione dei finanziamenti alle universita` in misura direttamente proporzionale ai risultati formativi qualitativi certificati da organismi terzi;

2) la privatizzazione di tutti gli istituti pubblici di ricerca, la soppressione degli enti pubblici che risultano inadeguati rispetto agli standard internazionali e la ripartizione delle risorse in base ai risultati certificati;

3) detraibilita` delle donazioni effettuate da parte di persone fisiche o imprese alle universita` e agli istituti di ricerca.