Alle organizzazioni sindacali bolognesi.

 

I sottoscritti docenti

protestano vivamente contro la recente decisione del Senato di inserire nella Legge finanziaria del 1998 un aumento di 110 miliardi della quota di finanziamento delle scuole private.

Chiedono l’immediato ritiro di tale provvedimento e del disegno di legge sulla "parità fra scuole pubbliche e private presentato dal Governo.

E’ assurdo e anticostituzionale prevedere un unico sistema pubblico dell’istruzione del quale entrano a far parte le scuole private convenzionate.

Tali scuole infatti, mantenendo le loro finalità di parte, selezionano l’accesso degli utenti e l’assunzione del personale in base alla condivisione "del progetto educativo d’istituto".

Se entrassero a far parte del sistema pubblico la spinta a costruire scuole di tendenza investirebbe anche le scuole pubbliche, mettendo in discussione la libertà di insegnamento.

E’ essenziale ribadire la funzione costituzionale della scuola pubblica: formazione di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, religione, lingua, condizioni economiche e sociali.

E’ anticostituzionale prevedere forme di finanziamento diretto alle scuole private; tutte le risorse vanno destinate alla riqualificazione della scuola pubblica.

Ogni finanziamento alle scuole private appare di eccezionale gravità nel momento in cui, ai tagli di classi e organici previsti dalla finanziaria del 1997, che hanno comportato lo scorso anno la soppressione di 12 istituti nella sola provincia di Bologna (-1600 miliardi a livello nazionale), si aggiungono i 440 miliardi della finanziaria 1998, con conseguente diminuzione dell’organico del 3% entro il 1999 e i provvedimenti di risparmio derivanti da un ulteriore blocco dei pensionamenti e dall’equiparazione immediata dei regimi previdenziali pubblici e privati.

 

I sottoscritti chiedono a tutte lo organizzazioni sindacali un impegno evidente atto a bloccare ogni finanziamento alle scuole private e a far ritirare il disegno di legge sulla "parità".

Chiedono assemblee in orario di lavoro per discutere le prospettive di riforma del sistema scolastico con particolare attenzione ai problemi della parità, dell’autonomia e degli investimenti.