VERBALE DELL’ASSEMBLEA DELL’ ASSOCIAZIONE NAZIONALE “PER LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA” CON LA PARTECIPAZIONE DI ASSOCIAZIONI DEL MONDO DELLA SCUOLA – BOLOGNA, 11 MAGGIO 2008

 

Sono presenti: Antonia Sani, coordinatrice dell’assoc.naz., Tonino Pellegrino, Mino Forleo, Marina Boscaino,  CISP – ASSOREP Roma; Giorgio Tassinari, Scuola e Costituzione Bologna; Corrado Mauceri, Com. “Per la Scuola della Rep. Firenze;Lorenzo Varaldo, Manifesto dei 500 Torino; Giuseppe Maria Greco, Marco Donati, Carlo Avossa, Retescuole Milano; Barbara Pianta Lopis, Retescuole Napoli; Francesco Casale, Comitato Insegnanti Precari- Direttivo Nazionale; Maria Saja, Scuola e Costituzione Trento; Angela  Agosto, UAAR Bologna; Elena Esposito,Flora Sette, Bologna.

  Hanno comunicato la loro impossibilità ad essere presenti i Comitati di Torino e Ferrara e l’Associazione XXXI ottobre.

La riunione inizia alle ore 11,00. Verbalizza Tassinari, presiede Sani

Apre la riunione Antonia Sani, che effettua una rassegna della situazione politica conseguente allo sfacelo elettorale della sinistra. Ricorda le iniziative legali di cui l'Associazione Scuola della Repubblica si è fatta promotrice insieme ad altre:  il ricorso al TAR del Lazio contro l'attribuzione di crediti scolastici da parte dei docenti di r.c. e il ricorso contro il regolamento emanato dal Ministro Fioroni circa le convenzioni dello Stato con le scuole elementari private…  Fa presente inoltre che per iniziativa del CISP nella lista della Sinistra per le elezioni comunali a Roma è stata inserita Marina Boscaino, che è risultata 21ma su 60 candidati, risultato lusinghiero in quanto ottenuto esclusivamente sulla base del suo noto impegno politico sui temi della scuola e la rete locale delle nostre associazioni.  Ricorda inoltre che le uniche misure positive emanate dal governo Prodi (mantenimento degli Istituti Professionali allo Stato  e obbligo elevato  a 16 anni) non sono state adeguatamente gestite, e che l'avvento del centrodestra produrrà un'accelerazione del processo di regionalizzazione e un approfondimento dell'attacco alla laicità della scuola. Pone inoltre la questione di come organizzare un coordinamento tra associazioni e il rapporto con le forze politiche di riferimento. E’ ancora possibile riproporre la modalità del tavolo “Fermiamo la Moratti”?

 

  Corrado Mauceri,  riferisece sulla proposta del Comitato per la Costituzione di Firenze di essere presenti alla marcia di Barbiana per lanciare anche lì l'appello per l'insegnamento a scuola della Costituzione Repubblicana, come primo momento di reazione all'attacco generalizzato alla cultura costituzionale che si sta sviluppando con la regia della destra e l'acquiescienza del Partito Democratico. Quest'ultimo si sta rivelando completamente subalterno all'iniziativa berlusconiana, e ne ha assunto le parole d'ordine in campo scolastico: merito, concorrenza, scuola come azienda. Ritiene quindi  assai difficile poter ricostituire un’ esperienza analoga al “Tavolo Fermiamo la Moratti”. Ritiene che le iniziative di elaborazione culturale e politica debbano svilupparsi soprattutto nelle direzioni del governo democratico della scuola e autonomia del sistema, dispersione scolatica e innalzamento dell'obbligo, programmi e indicazioni nazionali. Questo complesso di elaborazioni intorno alle quali avviare momenti di aggregazione del mondo della scuola dovrebbe essere riportato infine all'interno del processo di ricostituzione dell’ unità della sinistra.

 

 Marco Donati fa presente l'enorme frammentazione della sinistra “diffusa” e sottolinea l'importanza di sviluppare iniziative concrete e mirate in grado  di creare uno spazio comune, ad esempio un portale web, che permetta di condividire  esperienze,  riflessioni e  analisi.

 

 Marina Boscaino  fa presente che è necessario confrontarsi anche sulle questioni che la destra pone in modo strumentale e spregiudicato: merito, concorrenza, chiamata diretta, privatizzazione,insistendo sul valore “etico” dei principi che con tali provvedimenti vengono disinvoltamente stravolti.

 

 Angela Agosto, in qualità di genitore, fa presente come la situazione nella scuola primaria di Bologna  sia di “ calma piatta” e ribadisce la necessità di un lavoro capillare nelle scuole, specialmente sui genitori, che appaioni sensibili soprattutto alle questioni di carattere economico, ma che vanno stimolati su terreni- ad es.come quello della laicità- del tutto assenti dal loro orizzonte quotidiano.

 

Mino Forleo riferisce come nel Convegno nazionale dei Dirigenti Scolastici aderenti a Proteo si sia messo l'accento sulle procedure da seguire per cacciare i docenti “fannulloni”, rivelando così una completa subalterneità alle parole d'ordine della destra. Fa  presente come  la riforma del Titolo V voluta dal centrosinistra apra già la strada alla regionalizzazione del sitema scolastico, con il conseguente business dei corsi integrati pubblico-privato.

 

 Tonino Pellegrino  ribadisce l'impraticabilità di un nuovo “Tavolo contro la Moratti” e la necessità di creare forme nuove di coordinamento e di azione.  Fa presente che è possibile rilanciare la “legge popolare per una buona scuola” che è ancora incardinata in Parlamento e invita a sviluppare forme di opposizione alla “quinta prova” dell'esame di terza media. Porta  come testimonianza un documento presentato al CISP da un gruppo di docenti di una S.M.S. di Roma. Legge inoltre un documento del CISP sugli interventi programmati dal nuovo governo (chiamata diretta etc.)

 

 Francesco Casale  rievoca le rivendicazioni dei docenti precari, e si dichiara interessato al documento prodotto dal CISP.

 

 Lorenzo Varaldo fa presente che il consenso reale della destra, tenendo debitamente conto degli astenuti, non si estende oltre il 35% della cittadinanza. Il crollo della sinistra deriva quindi principalmente dagli errori politici compiuti durante il Governo Prodi e dalla campagna elettorale, ma a suo giudizio c'è un potenziale di ripresa che si fonda innanzitutto sul riconoscimento esplicito della continuità  nei precedenti governi delle politiche di liquidazione della scuola statale a partire dal Ministro Berlinguer (il “ libro verde” sulla Pubblica Istruzione). Ribadisce l'importanza di iniziative concrete e “limitate”, come la battaglia per i programmi nazionali e per il ripristino dell'esame di quinta elementare, che deve segnare una discontinuità importante per gli alunni.

 

 Giuseppe Maria Greco  sottolinea l'importanza di riaffermare il contenuto etico  delle battaglie in difesa della scuola statale.

 

 Barbara Pianta Lopis  sostiene la necessità di elaborare il lutto che deriva dalla sconfitta elettorale della sinistra e di rilanciare le iniziative dal basso sui temi più attuali e coinvolgenti

 

  Nel pomeriggio, alla ripresa, in ordine alle iniziative immediate da intraprendere interviene Marina Boscaino che riafferma la necessità di ribadire la piena attuazione dell'obbligo scolastico a 16 anni, rivedendo criticamente i paradigmi dell'esistente.

 

 Corrado Mauceri riafferma l'esigenza di ricomporre in un quadro unitrio di azione le diverse esigenze manifestatesi, evitando le dispersioni e cercando di far valere politicamente “punti d'appoggio” quali il rapporto con i costituzionalisti, la possibilità di ricorsi e di azioni legali.

 

Antonia Sani  propone alcune aree di intervento desumendole dai punti emersi nella discussione:

 (chiamata diretta dei dirigenti – merito- taglio agli organici- libertà d’insegnamento, stravolgimento dell’autonomia) = privatizzazione della scuola dello Stato; (elevamento dell’obbligo-  Indicazioni nazionali e programmi- dispersione-  Formazione professionale- regionalizzazione della scuola) = funzione della scuola pubblica; ( opposizione all’invadenza clericale, alle discriminazioni perpetrate dall’irc, atti di culto..)= difesa della laicità della scuola; ( insegnamento autonomo e specifico della Costituzione in tutti gli ordini e gradi di scuola)= difesa della democrazia .

 In riferimento alla marcia di Barbiana propone per il Comitato di Firenze la formulazione di un testo che esalti il valore positivo dei contenuti della scuola di don Milani, ma non il “modello” di scuola privata che se ne potrebbe desumere.

Al termine si stabilisce concordemente di elaborare un documento di sintesi della discussione, affidato a Corrado Mauceri, al quale tutti gli intervenuti possono far pervenire le prime osservazioni. Tale documento dovrà essere una sorta di vademecum dal linguaggio semplice e agile che verrà poi diffuso a tutte le associazioni laiche e di sinistra in modo da costituire una base comune di azione e di riflessione, esigenza ampiamente condivisa e ribadita da tutti i presenti.

 

Successivamente Marco Donati ha fatto una dimostrazione del nuovo portale “Forum Scuole.net” (nome provvisorio), che rappresenta un contenitore che può unificare i diversi siti gestiti dalle associazioni, con delle forti economie di scala tecniche e con la possibilità di creare siti web anche per situazioni politiche con scarse competenze informatiche. Il sito è organizzato in modo democratico ed orizzontale e rappresenta anche uno strumento di coordinamento sui contenuti e in ultimo di tipo politico. I rappresentanti delle associazioni concordano con l'iniziativa di Donati e annunciano che quando il sito sarà operativo (settembre?) provvederanno a far migrare su di esso i rispettivi siti web già attivi.

 

La riunione termina alle ore 16,40.