Il Collegio Docenti riunitosi il …………….., relativamente all’assegnazione delle classi ai docenti specializzati L2 esprime quanto segue:

 

visto il Decreto Interministeriale n. 3 dell’8/1/2008 art. 3 c. 4 che recita “…..tutti i docenti  in possesso dei requisiti richiesti, impartiscano l'insegnamento della lingua straniera nelle due classi del modulo”;

 

vista la C.M. n. 19 dell’1/2/2008, paragrafo “Scuola Primaria” che ribadisce  “i docenti specializzati, in servizio nell’istituzione scolastica, impartiscano l’insegnamento della lingua straniera nelle classi del modulo”;

 

vista la C.M. n. 58 del 20/6/2008 che conferma che i docenti specializzati in lingua inglese (“compresi anche quelli che conseguiranno l’idoneità entro il 31 Agosto”) dovranno impartire l’insegnamento di cui trattasi nelle classi del modulo, secondo quanto espressamente previsto dallo schema di decreto interministeriale”.

 

Ritiene che quanto espresso dal Direttore Generale dell’USR, Dott. Luigi Catalano, nella circolare del 27 giugno 2008, Prot. AOODRER n. 11122/C21, relativo all’ estensione di un obbligo”, sia una sua libera interpretazione  dei documenti su citati e, pertanto discutibile.

Infatti egli, dopo aver invitato i Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali della Regione Emilia Romagna a “svolgere attività di sensibilizzazione nei confronti dei Dirigenti Scolastici”,  aggiunge “….In considerazione della notevole quantità di risorse impiegata nella diffusione del modello di tempo pieno e della contestuale e ineludibile esigenza di raggiungere l'obiettivo di contenimento degli organici, si ritiene che il suddetto obbligo possa essere legittimamente esteso ai docenti in servizio nelle classi a tempo pieno, i quali dovranno perciò assicurare l'insegnamento della lingua straniera anche in una classe diversa da quella di titolarità."

 

         Questa interpretazione contrasta fortemente, oltre che col decreto e le circolari, anche e soprattutto con le linee pedagogiche, didattiche ed organizzative del  modello di Tempo Pieno che fino ad ora il nostro istituto ha garantito ai genitori attraverso il Piano dell’Offerta Formativa, che nulla hanno a che vedere con una modularizzazione.

         Anche la C.M. 58/2008 si preoccupa di dare risposte positive alle famiglie, infatti dice “le azioni di adeguamento in organico di fatto, mentre da un lato dovranno tendere ad una rigorosa razionalizzazione delle effettive esigenze di personale, dall'altro dovranno tener conto degli effettivi incrementi del numero degli alunni, in vista dell'obiettivo politico di dare risposte alla domanda di istruzione espressa dalle famiglie....".

 

         Il Collegio Docenti, secondo la normativa vigente, ha il compito di preoccuparsi e deliberare sugli aspetti organizzativi e di funzionamento didattico per assicurare a tutti gli alunni pari opportunità ed una istruzione di alta qualità.

Dichiara, quindi, di essere contrario all’utilizzo dell’insegnante  di L2 in una classe diversa da quella di sua titolarità e di non iniziare le lezioni  fino a quando non verranno assegnati nuovi insegnanti.