Mario Pio Patruno, "Storia del Pci di Capitanata (1944 - 1964)", Edizioni Sudest, pp. 240, 18 euro
 

Una descrizione viva, ricca di pulsioni, di umanità, di ideali, di errori piccoli e grandi, di sacrifici, densa di fatti rilevanti o inediti, di episodi decisivi e aneddoti familiari, è il risultato della lunga e minuziosa ricerca storica di Mario Pio Patruno, tutta fedelmente poggiata su centinaia di carte d’archivio.
Nella Storia del P.C.I. di Capitanata (1944-1964), infatti, non ci sono solo atti, dati, notizie – anche se essi sono per la prima volta snocciolati come mai prima, tanto da essere prezioso materiale per ulteriori approfondimenti delle problematiche e del periodo – ma c’è la straordinaria trama di un vissuto politico e sociale collettivo che si riannoda a storie d’impegno personali, con qualche tuffo talvolta anche in quel privato che la “morale collettiva” del Partito condizionava e indagava.
Partendo dalla miseria e dalle macerie della guerra e giungendo fino all’intreccio con gli anni del “miracolo economico”, l’investigazione sui comunisti di Capitanata si snoda attraverso avvenimenti politici e organizzativi, istituzionali e sociali, personali e collettivi, che sono diventati tutt’uno con la storia della provincia di Foggia, e non solo.
Ne viene fuori non solo la storia di un’organizzazione politica o di un gruppo di uomini – da Di Vittorio a Grieco, da Allegato a Conte, da Cannelonga a Magno a Pistillo, ai meno noti ma non meno importanti per le sorti del PCI di Capitanata – bensì la ricostruzione di un contesto storico e, soprattutto, di un legame tra una moltitudine di uomini e donne che con il loro attaccamento, le loro convinzioni, la loro partecipazione hanno contribuito all’emancipazione politica e sociale della loro terra.
Tutto scrutato e descritto da Patruno senza gli occhiali di un’impensabile nostalgia, ma con gli strumenti  del ricercatore scrupoloso che offre al lettore ciò che ha raccolto in anni di indagine, inquadrandolo e interpretandolo con acume e rigore.
 

(scheda di presentazione a cura dell'editore)