"Lo spirito di Porto Alegre", video realizzato da Enrico Ludovici e Max Valente

Sono definitivamente scomparsi i due schieramenti che fino a un anno fa vedevano contrapposti, come i tifosi al derby, gli attivisti «di Seattle» e quelli «di Porto Alegre». Di questa rinnovata unione si è molto parlato e festeggiato al forum sociale europeo di Firenze. E ora c'è anche un video, realizzato da due videomaker bolognesi, che prova a scavare all'interno di questa unione. Si chiama Lo spirito di Porto Alegre e viene presentato questa sera alle 21.30 al Teatro polivalente occupato di Bologna durante un dibattito che metterà a confronto i rappresentanti nazionali di Rifondazione comunista e dei Disobbedienti sui temi emersi dalle giornate di Firenze, ma anche sulle preoccupazioni suscitate dagli arresti di Cosenza. Il filmato di Enrico Ludovici e Max Valente prova da subito a eliminare le divisioni raccontando gli avvenimenti a partire da Seattle e dalla nascita, all'interno di quella esperienza, dei gruppi di comunicazione indipendente come Indymedia. Subito dopo a parlare della propria esperienza è invece un indio messicano che all'appuntamento di Porto Alegre ha deciso di andarci a piedi, per dimostrare al mondo che «non abbiamo bisogno del denaro». A raffica lo seguono i rappresentanti del movimento dei sem terra: raccontano delle occupazioni delle terre, del movimento della casa e dell'esperienza dell'anno scorso quando hanno attraversato la cittadina brasiliana per occupare un palazzo del centro storico. Insomma, accusato da più parti di essere un appuntamento per intellettuali borghesi, il forum di Porto Alegre raccontato nel film di Ludovici e Valente si scopre al contrario un luogo in cui a mettersi a confronto sono soprattutto le «pratiche», i modi concreti in cui il movimento globale realizza la sua voglia di costruire un mondo «altro». «Il vero punto di riflessione - spiega Naomi Kline, intervistata nel video - è cercare di capire se la rivoluzione per noi sarà sostituire coloro che sono al comando del pianeta con altre persone migliori o se è proprio il sistema con cui si governa il mondo che vogliamo rivoluzionare. E se è così dobbiamo scoprire come vogliamo attuare questa rivoluzione».
Lo spirito di Porto Alegre è anche il tentativo di trasformare i classici video di movimento girati in questi anni in spazi di riflessione politica un po' più elaborati con due aggiunte innovative, almeno nel panorama dei documentari prodotti all'interno dei circuiti della produzione indipendente: una voce narrante che legge un testo unico (per la verità un po' da affinare) e un attore, Riccardo Paccosi, che interpreta dei brani di un testo teatrale questo sì davvero d'eccezione, dato che si tratta del racconto portato da Jose Saramago all'ultimo forum brasiliano.

Sara Menafra, da "il Manifesto", 28 novembre 2002