Stefano Tassinari, "I segni sulla pelle", Marco Tropea Editore, 2003

Una manifestazione, una ragazza scomparsa, il romanzo del G 8.

"Fuori di qui, riflette Alessandro, la maggioranza degli italiani pensa alle vacanze, convinta di vivere in un paese democratico. Non sarà facile farle cambiare idea. Non basteranno i segni sulla pelle, né le dichiarazioni pubbliche, né le migliaia di immagini scattate. No, non basteranno certo a separare la verità dalla finzione, il dissenso naturale dal consenso costruito, il disordine emotivo dall'ordine nascosto delle cose."
A venticinque anni Caterina è al suo primo incarico per la radio privata con cui collabora: su un treno diretto a Genova deve seguire le manifestazioni di protesta contro il vertice del G8. Fuori dalla stazione l'aspetta una città in stadio d'assedio: lo spettro della violenza si aggira per le strade e presidiate dalla polizia e si respira nelle parole dei manifestanti.
E' uno scontro tra due mondi quello a cui assiste Caterina, dove all'entusiasmo del movimento no global si contrappone la reazione delle forze dell'ordine, un'escalation violenta che culmina con la morte di un ragazzo, colpito da un proiettile dei carabinieri. Ma una voce terribile circola nel corteo: forse anche una ragazza è stata uccisa e il fatto è stato tenuto nascosto per non creare ulteriore imbarazzo al governo. Due telefonate anonime, che confermerebbero questa versione, convincono
Caterina a indagare sulla vicenda. Insieme a lei ci sono Alessandro, l'ex fidanzato ritrovato proprio a Genova, e Giovanna, la giornalista di una radio milanese con cui ha fatto amicizia. Ha inizio così una ricerca difficile nella città in preda al caos, avvolta dai fumi dei lacrimogeni, dove le cariche della polizia trasformano i manifestanti in fuggiaschi in cerca di rifugio. Spagnola, forse basca, ferita e incarcerata, uccisa e fatta sparire: le ipotesi sulla misteriosa ragazza sono molteplici e solo dipanando una matassa di bugie e supposizioni Caterina arriverà a una verità assurda quanto scomoda.
Ispirandosi ai drammatici avvenimenti del luglio 2001, Stefano Tassinari con I segni sulla pelle ha creato un romanzo dove il giallo si mescola con la denuncia sociale e in cui il bisogno di verità è solo un altro modo di protestare contro la fine di un sogno.

L'autore: Stefano Tassinari è nato nel 1955 a Ferrara e vive a Bologna.
E' autore di romanzi e racconti come "All'idea che sopraggiunge" (1987), "Ai soli distanti" (1994), "Assalti al cielo" (2000) e del CD letterario "Lettere dal fronte interno" (1997). Nel 2001 Marco Tropea Editore ha pubblicato il romanzo "L'ora del ritorno". Ha al suo attivo anche testi teatrali, di programmi radiofonici e scrive di letteratura su quotidiani e riviste.

(scheda di presentazione a cura dell'editore)