Fondo "Collettivo di Castel bolognese"



Il primo gruppetto iniziò a incontrarsi saltuariamente alla fine del 1968 e nel 1969. Erano in 5-6: 5 universitari e poi un liceale: il più maturo di età divenne poi uno stimato ricercatore di Fisica a Bologna; un secondo divenne dirigente di una biblioteca comunale e studioso di storia locale, un terzo divenne operatore all’Istituto per ciechi Cavazza a Bologna; il quarto divenne dipendente della Regione E-R; un quinto divenne professore di Sociologia all’Università; il liceale divenne primario di Urologia in un ospedale di Romagna. Uno dei membri era anche dirigente di Azione Cattolica in parrocchia (dove era fra i redattori del giornaletto ciclostilato "4 CHIACCHIERE") Una cosa curiosa e certamente UNICA: il gruppetto si riuniva nella caserma dei Carabinieri (così dicevamo): nella palazzina della caserma c’era anche l’appartamento del maresciallo: il figlio era uno dei nostri e ci riunivamo nella sua camera!
Nei primi mesi del 1969 il gruppo uscì qualche volta con volantini firmandosi "MOVIMENTO STUDENTESCO di Castel Bolognese".
Con l’Autunno Caldo del 1969 si cominciò a distribuire volantini anche davanti alle fabbriche locali. Inoltre, si aggregò anche qualche lavoratore dipendente (in particolare qualche operaio e qualche ferroviere). Arrivarono anche alcuni studenti delle scuole superiori (andavano a Imola e soprattutto a Faenza). Il gruppo allora si auto-denominò "GRUPPO OPERAI-STUDENTI di Castel Bolognese".
Influenzati da un lato dalla Scuola di Barbiana di don Milani (essendo vari membri di provenienza cattolica) e dall’altro dall’allora nota esperienza del doposcuola del Circolo Lenin di Budrio (BO), nel 1970 il gruppo organizzò un DOPOSCUOLA. Occupò alcune aule della dismessa Scuola Media, situata in una via centrale quasi di fronte alla chiesa. Il DOPOSCUOLA fu frequentato da 50-60 ragazzini delle medie. Il Primo Maggio 1970 alle finestre delle aule occupate, di fronte alla chiesa, il gruppo collocò 3 enormi bandiere rosse. Lo scandalo in paese fu enorme. La destra locale mobilitò parroco e vescovo. I membri del gruppo ancora presenti in parrocchia con ruoli dirigenziali furono "processati". Il teologo giudice pareva uscito da "Il nome della Rosa" di Umberto Eco. Gli appartenenti al Gruppo Operai-Studenti furono espulsi immediatamente dalla Parrocchia. Il capo locale del MSI (erede del fascismo) si precipitò in caserma per denunciare i membri del gruppo per le bandiere rosse esposte. Il maresciallo dovette spiegargli che il 1° maggio l’esposizione era permessa. Poi che avrebbe dovuto eventualmente includere fra i denunciabili anche: il proprio figlio e … il figlio del capo MSI (che era con noi). Ciò portò alla fine dell’esperienza del doposcuola e a un impegno sempre più direttamente politico. Il gruppo non era interessato né a Lotta Continua né a Potere operaio (che andavano allora per la maggiore) giudicati avventuristi. Si collegò ai Circoli Lenin di Imola e di Faenza e fu costituito il "CIRCOLO LENIN DI ROMAGNA". Intano il gruppo di Castel Bolognese ciclostilava il giornaletto "ROMAGNA ROSSA", coinvolgendo compagni degli altri paesini della vallata: RI0LO TERME E CASOLA VALSENIO. Poi Marco Pezzi per il circolo di Faenza, Claudio Casadio per quello di Imola, Leonardo Altieri per il gruppo castellano iniziarono contati a livello nazionale per unirsi ad altre organizzazioni più estese. Soprattutto andarono spesso a Milano, partecipando a varie riunioni operaie dei COMITATI UNITARI DI BASE promossi da AVANGUARDIA OPERAIA. Nel 1971 si decise di entrare in AVANGUARDIA OPERAIA. Il collettivo Castellano divenne così la sezione locale di AO, con interventi sulla politica locale e nelle fabbriche. Attorno al gruppo di partenza nacquero:
- Il "COLLETTIVO GIOVANILE", che faceva varie iniziative, fra cui vari numeri del giornaletto ciclostilato "IL ROMPISCATOLE"
- Il "CIRCOLO DI CONTRO-CUTURA" (trasformato anni dopo nel "Circolo culturale CIAK", che organizzava vari eventi, fra cui serie di film impegnati e addirittura uno spettacolo di DARIO FO: aveva a disposizione il grande CINEMA CENTRALE, perché il proprietario era un ex Partigiano che guardava con favore all’attività del gruppo. Inoltre, organizzò la prima "Festa degli Aquiloni"
- Il "COLLETTIVO FEMMINISTA" locale, che produceva iniziative e ciclostilati
Il gruppo trovò una sede per vari anni in via Garavini, centrale, quasi di fronte alla parrocchia, grazie al proprietario, vecchio anarchico. Nel 1976 un altro gruppo di giovani aprì un dissenso in parrocchia, conclusosi con la loro uscita (compreso il giovane cappellano, che se ne andò da Castello). Il gruppo si costituì come COMUNITÀ CRISTIANA DI BASE per un po’ di tempo, producendo anche ciclostilati. Alcuni di loro entrarono nel nostro collettivo politico locale, impegnandosi a fondo Alla fine degli anni ’70 termina l’esperienza di Avanguardia Operaia. Purtroppo, fallisce l’unificazione AVANGUARDIA OPERAIA-PDUP MANIFESTO-parte del PSIUP e nascono due nuove organizzazione distinte. Il gruppo locale di Castel Bolognese segue il grosso di AO eaderisce a DEMOCRAZIA PROLETARIA
Nel 1980 si decide di partecipare alle elezioni comunali con il nome di "ALTERNATICA PER CASTELLO": si prende il 4.05% (quando a livello nazionale l’estrema sinistra non arrivava al 2%), mancando il consigliere per pochissimi voti In contemporanea il gruppo decide di lanciare un giornaletto locale "IL CASTELLO", nato nel 1980 e ancora presente nel 2021, dopo ben 42 anni di vita L’attività continua come sezione di DP, intervenendo su temi sia locali che nazionali.
Nel 1985 il gruppo si ripresenta alle elezioni comunali, sempre come lista "ALTERNATIVA PER CASTELLO" (per avere riscontro più ampi della sola DP) con buon risultato: ottiene il 6.57% ed elegge consigliere Piero Morini (anch’egli di provenienza cattolica) Nel 1987 Piero Morini si trasferisce a Cremona (dove insegna Lettere all’Artistico e continua l’impegno in Rifondazione Comunista. Per Rifondazione sarà eletto Consigliere provinciale a Cremona e diventerà Assessore Provinciale all’Istruzione) A sostituire Piero Morini, entra in Consiglio Comunale Umberto Malavolti (già presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale, appartenente al gruppo processato ed espulso, membro dei Consigli di Fabbrica TSR (prima) e Curti (dopo) ed ex segretario Provinciale della FIM-CISL (ai tempi in cui la FIM si era radicalizzata scavalcando anche la FIOM) Umberto Malavolti guida la lista "ALTERNATIVA PER CASTELLO" anche alle elezioni del 1990 e sarà rieletto; la lista supererà anche questa volta il 6% Da notare che la lista "Alternativa per Castello" fin dagli anni ’80 ha usato come slogan e appellativi distintivi "ECOLOGIA E SOLIDARIETA" (scritti sotto il proprio simbolo), più che mai attuali Frattanto il collettivo deve lasciare la vecchia sede in via Garavini, per i lavori edilizi di ristrutturazione. "IL CASTELLO" aveva dedicato un numero speciale alla scomparsa del noto scultore castellano Angelo Biancini. Allora il figlio Cesare decide di dare in comodato gratuito una sede, cioè una stanza in via Gottarelli, laterale della centrale piazza Bernardi. Qui ci sara la redazione per molti anni Termina l’esperienza di Democrazia Proletaria a livello nazionale, con la confluenza della maggior parte in RIFONDAZIONE COMUNISTA. Ma nessuno del collettivo Castellano si iscrive a Rifondazione. Il gruppo decide comunque di collaborare col PRC, darà più volte con proprio giornaletto "IL CASTELLO" indicazione di voto per Rifondazione (e il proprio esponente Leonardo Altieri sarà anche candidato per Rifondazione, ma come indipendente) A livello locale Rifondazione sarà costituita soprattutto da ex esponenti del PCI piuttosto anziani. PRC e Alternativa per Castello decidono di collaborare. Ma alle elezioni comunali del 1995 il candidato sindaco DS riesce a separare i due gruppi e a ottenere l’adesione del gruppo locale di Rifondazione alla propria lista Il collettivo di sinistra allora decide di appoggiare dall’esterno (pur avendo dato contributi al programma elettorale, ma subendo la decisione di non candidare in quella lista esponenti noti di partiti) la lista civica progressista denominata "Progetto Castello" che elegge consigliere comunale Carlo Bruni (anch’egli ex presidente dell’Azione Cattolica locale) Il giornaletto "IL CASTELLO" continua ad uscire, pur riducendo i numeri annuali pubblicati Cambia la legge elettorale per i comuni sotto di 15.000 abitanti, per cui ora occorrerebbero percentuali di voto elevate per eleggere un consigliere. Il collettivo decide, per le elezioni del 1999, allora di entrare nella lista elettorale "Democratici per Castello" promossa dal PD locale. Flavio Tarozzi ne diviene l’assessore di riferimento Nel 2003 Rita Malavolti sostituisce Tarozzi come Assessore comunale in rappresentanza del collettivo di sinistra, occupandosi di scuola, sport e condizione femminile Nelle successive elezioni comunali del 2004 Rita Malavolti rappresenterà il collettivo di sinistra sempre nella lista "Democratici per Castello" La redazione deve lasciare anche la sede di via Gottarelli, sempre per lavori di ristrutturazione edilizia. L’Amministrazione Comunale concede al Circolo CIAK una sede nello scantinato delle scuole Ginnasi, poi trasferita nello scantinato delle scuole Bassi; l’archivio del collettivo di sinistra e de "IL CASTELLO" sarà collocato nella sede del "Ciak". Rita Malavolti si ricandiderà alle elezioni del 2009 ottenendo uno dei migliori risultati come preferenze. Sarà di nuovo Assessore ed anche Vice-sindaco "IL CASTELLO" continua ad essere la voce del collettivo.
Per le successive elezioni comunali Rita Malavolti partecipa alle primarie dei "Democratici per Castello" con discreto risultato. Ma poi lascerà l’attività istituzionale. Al suo posto, alle elezioni del 2014, sarà candidata, eletta e nominata Assessore Licia Tabanelli, new entry nel gruppo, con posizioni fortemente ecologiste Alle elezioni regionali del 2019 il collettivo, tramite "IL CASTELLO" appoggerà la "lista CORAGGIOSA".
"IL CASTELLO" continua ad uscire, ma la composizione dei membri più attivi è molto cambiata. Del vecchio collettivo restano Rita Malavolti e Leonardo Altieri. I nuovi membri, oltre a Licia Tabanelli, sono alcuni indipendenti di sinistra e alcuni vicini alle posizioni di Elly Schlein (vice-presidente della Regione) In preparazione delle elezioni del 2019, la Redazione de IL CASTELLO indice alcune riunioni di giovani orientati a sinistra, a cui partecipano quasi una ventina di persone. Fra queste emerge Linda Caroli, che manifesta il suo forte interesse a un impegno specifico. Linda Caroli sarà allora candidata per il collettivo nella lista "Democratici per Castello", giungerà terza nelle preferenze e sarà Assessore (da notare che nelle contemporanee elezioni europee le liste di destra risultavano maggioritarie a Castel Bolognese; ma lo scrutinio del voto alle comunali del mattino successivo mostra un forte cambiamento di voti, a dimostrazione che la scelta di stare nella lista di centro-sinistra era stata opportuna per impedire la vittoria della destra) Frattanto Piero Morini, da pensionato, era tornato a Castel Bolognese. Aveva promesso che sarebbe tornato ad occuparsi della redazione de "IL CASTELLO". Ma le condizioni di salute glielo hanno impedito, fino alla sua scomparsa nella primavera del 2021. L’ultimo numero de "IL CASTELLO" finora uscito è stato dedicato al suo principale fondatore Piero Morini.
A fine 2021 le Poste Italiane hanno comunicato alla redazione de "IL CASTELLO" che non era più possibile spedire il giornaletto in abbonamento postale, perché privo di partita IVA. Da notare che "il Castello" veniva spedito anche in abbonamento postale da oltre 40 anni (oltre ad essere distribuito manualmente). Per molti anni applicavamo le etichette con gli indirizzi sulla prima pagina, lo portavamo in posta a Castel Bolognese ed entro 2 giorni arrivava a destinazione. Poi nei primi anni 2000 dovemmo spedirlo da un apposito ufficio di Faenza, dopo aver incellofanato le copie. Negli ultimi anni lo stampavamo a Castel Bolognese, poi lo facevamo incellofanare a Faenza, poi lo spedivamo dall’apposito ufficio postale di Forlì. Da dove veniva mandato al centro postate regionale a Bologna. Arrivava a destinazione circa 15 giorni dopo (ovviamente tutto in nome della moderna efficienza tecnologica!!!). Ora le Poste ci dicono che non possiamo più spedire in abbonamento postale perché privi di partita IVA. Il consulente fiscale da noi consultato ha detto che è del tutto privo di senso prendere la partita IVA, con tutte le beghe conseguenti, dato che le uniche entrate che abbiamo sono le sottoscrizioni personali dei redattori. Dovremo decidere prossimamente se e come continuare la pubblicazione de "IL CASTELLO".
Contemporaneamente, il circolo Ciak deve lasciare la sede nelle scuole Bassi, dove c’è anche l’archivio del collettivo di sinistra.

Il collettivo di Castel bolognese, tramite Leonardo Altieri, nel 2022 ha donato all'Archivio "Marco Pezzi" i documenti raccolti in decenni di vita politica. Il fondo è costituito dai faldoni e fascicoli di seguito elencati, da una raccolta di manifesti e da una mostra fotografica sulle manifestazioni del marzo 1977 a Bologna in seguito alla morte di Francesco Lorusso.


Busta 1

Gruppi vari:

Collettivo politico universitario (Bologna)
Coordinamento regionale operatori della sanità
Centro di iniziativa unitaria per un programma della sinistra
Lista alternativa (Faenza)
Gruppo di base ferrovieri (Bologna)
Metalmeccanici faentini
Circolo giovanile "La caserma Pasi" (Faenza)
Lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli
Pdup per il comunismo
Centro ricerche su lavoro, istituzioni, movimenti
Circolo Lenin di Puglia
Lega dei comunisti di Toscana
Partito comunista d’Italia (m – l)
Comitato comunista (m – l) di unità e lotta
Comitato comunista (m – l) – Bologna
Unione dei comunisti italiani
Organizzazione dei comunisti italiani (m – l)
Circolo comunista (m – l) – Firenze
Circolo m – l "Antonio Gramsci" – Varese
Lotta continua
Potere operaio
Il manifesto
Anarchici
Quarta internazionale
Partito radicale
Collettivo generale del movimento studentesco – Cesena
Circolo operaio – Firenze
Collettivi operai – studenti di Ravenna e Alfonsine
Comitato operaio di base della Sir – Porto Torres
Federazione giovanile comunista italiana – Forlì
Unione generale degli studenti palestinesi in Italia
Collettivo di lavoro politico – Cesena
Movimento studentesco – Imola
Movimento studentesco – Bologna
Movimento studentesco - Milano
Movimento studentesco - Budrio

Busta 2

Avanguardia operaia:

Documenti politici
Documenti su casa e urbanistica
Documenti internazionalismo
Documenti sul "Quotidiano dei lavoratori"
Documenti su Lavoro e economia
Commissione questione femminile
Documenti sulla scuola
Comitato di agitazione degli insegnanti (Milano)
Comitato di agitazione degli studenti medi (Milano)
Bollettino interno nazionale
Compagni, giornale del comitato di agitazione del movimento studentesco medio milanese
Bollettino dei metalmeccanici, collegamento dei cub e degli organismi di base
La nuova lotta, organo di collegamento degli organismi di base dei lavoratori della scuola
Avanguardia operaia (Venezia)
Avanguardia operaia (Bologna)
Avanguardia operaia (Emilia - Romagna)
Avanguardia operaia (Faenza)
Circolo Lenin (Faenza)
Lotta di classe, bollettino del circolo Lenin di Faenza

Busta 3

Avanguardia operaia – scuola quadri

Libri di Avanguardia operaia:

Collana "I quaderni di Avanguardia operaia", Sapere edizioni
1)La concezione del partito in Lenin: dai gruppi al partito, pp. 128, novembre 1970
2)Lotta di classe nella scuola e movimento studentesco, pp. 195, febbraio 1971
3)Il revisionismo del Pci: origini e sviluppi, pp. 140, ottobre 1972
4)I cub: tre anni di lotte e di esperienze, pp. 512, giugno 1972
5)Lotta continua: lo spontaneismo dal mito delle masse al mito dell’organizzazione, pp. 80, agosto 1972
6)I comitati unitari di base: origini, sviluppi, prospettive, pp. 1975, febbraio 1973
7)La politica e le contraddizioni dell’assetto borghese e del revisionismo. Per la rifondazione del partito rivoluzionario del proletariato (documenti della 2° conferenza nazionale dell’Organizzazione Comunista Avanguardia Operaia", pp. 248, maggio 1973

Collana "Quaderni di Avanguardia Operaia", Cooperativa Editoriale Nuova Cultura

1)La situazione politica e i nostri compiti. Documenti del 4° congresso dell’organizzazione comunista Avanguardia operaia, pp. 287, 1974

Collana "Quaderni di formazione comunista", edizioni Avanguardia operaia
1)L’abc del marxismo - leninismo

Busta 4

Circolo Lenin di Budrio

Ritagli stampa

Libri:

Mao Tsetung, Analisi delle classi nella società cinese, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1969
Mao Tsetung, Sulla nuova democrazia, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1968
Mao Tsetung, Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1967
Mao Tsetung, Come correggere le idee errate nel partito, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1968
Mao Tsetung, Opere scelte, vol. 1, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1969
Mao Tsetung, Opere scelte, vol. 2, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1971
Mao Tsetung, Opere scelte, vol. 3, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1973
Comitato operaio di Porto Marghera, Lotte operaie e problema dell’organizzazione: luglio ’68 – febbraio ’70, Edizioni della libreria, 1970
Circolo Lenin di Milano, Teoria, prassi e realtà sociale nel movimento operaio 1830 – 1929, Sapere edizioni, 1971
Circolo Karl Marx di Pisa, Scuola e capitale. Qualificazione della forza lavoro e sviluppo capitalistico, Sapere edizioni, 1972
Virgilio Baccalini e Gianvittorio Pisapia, India – Pakistan, guerra non dichiarata ma con preavviso, Sapere edizioni, 1972
Marinella, storia di una violenza, storia di una ingiustizia, Il paese delle donne, 1989

Il Kossiga furioso
In provincia di Cernobyl. Tutto quello che avreste voluto sapere su energia e nucleare e che nessuno ha mai voluto raccontarvi, il manifesto, 1987
Umberto Santino, Oltre la legalità. Appunti per un programma di lavoro in terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", 2002
Da Seattle a Porto Alegre. Si, se puede! Globalizzazione, commercio, multinazionali, istituzioni globali, costituzione europea, alternative, Rifondazione comunista, 2001
Regione Emilia Romagna, La trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza. Verso le aziende pubbliche di servizi alla persona, 2005

Busta 5

Democrazia proletaria:

Documenti politici

2° congresso
4° congresso
5° congresso
6° congresso
7° congresso
Assemblea dei delegati 30 ottobre – 1 novembre 1988
Democrazia proletaria – coordinamento regionale Emilia - Romagna
Documenti sulla "questione cultura"

Quotidiano dei lavoratori:
-edizione speciale quotidiana dal 30 luglio al 2 agosto 1981 (4 numeri)
-il complotto di Bologna, numero speciale, 1977
-foglio a cura degli ex redattori del Quotidiano dei lavoratori
-fascicolo su Giangiacomo Feltrinelli

Busta 6

Cristiani per il socialismo

Busta 7

Cristiani per il socialismo
Convegno "I cristiani nella sinistra e le organizzazioni ed associazioni del mondo cattolico"

Busta 8

Democrazia proletaria – Castelbolognese
Collettivo femminista di Castelbolognese
Alternativa per Castello – Castelbolognese
Movimento studentesco, gruppo operai – studenti (documenti e volantini 1969 – 1971) – Castelbolognese
"Il rompiscatole", giornale del collettivo giovanile – Castelbolognese
Cristiani di sinistra (comunità cristiana di base, cristiani per il socialismo) – Castelbolognese
Avanguardia operaia (volantini) – Castelbolognese
Avanguardia operaia (documenti) – Castelbolognese
Avanguardia operaia – Pdup (Ravenna)

Busta 9

Riviste:

giornali di Faenza: "L’area mancina", "La città", "Punto a capo"
giornali di Forlì: "L’altracittà", fatti e problemi della gente di Forlì, "Sinistra alternativa", "Sprazzo", giornale degli utopisti pentiti, "La parola", giornale letterario
"Il calabrone", giornale della Fim – Cisl Emilia - Romagna
"Romagna rossa", giornale locale della sinistra rivoluzionaria – Castelbolognese
"L’altracittà", giornale di Casalecchio
"Lavorare stanca"
"Per dire… tra la gente"

Busta 10

Documenti e volantini della nuova sinistra di Faenza
Documenti e volantini del gruppo operai – studenti, circolo Lenin, Avanguardia operaia – Imola
Documenti della nuova sinistra di Lugo, Bagnacavallo e Alfonsine
Circolo Lenin di Romagna

Busta 11

"Lotta di classe, bollettino del circolo Lenin di Budrio", nn. 1 – 14

Busta 12

"Lotta di classe, bollettino del circolo Lenin di Budrio", nn. 15 – 23

Busta 13

"Il castello" (1980 – 1985)

Busta 14

"Il castello" (1986 – 1989)

Busta 15

"Il castello" (1990 – 1996)

Busta 16

"Il castello" (1997 – 2021)

Busta 17

"Democrazia proletaria", agenzia stampa quotidiana (1978 – 1982)

Busta 18

Rivista "Amanacer", reflexion cristiana en la nueva Nicaragua
1987: n. 3, 4, 5, 6, 7
1988: n. 1, 2, 3, 4-5, 6
1989: n. 1, 2-3, 4, 5, 6
1990: n. 1, 2-3, 4, 5

Rivista "Barricada internazionale"

Rivista "Mosaico", rivista mensile promossa da Pax Christi
1991: n. 7

"Dietro l’affare Schleyer", a cura di Democrazia proletaria
Foreign policy association
Movimiento comunista (Spagna)
Union sindical obrera (Spagna)
Organizaciòn revolucionaria de trabjadores (Spagna)
Kor (Polonia)
Nicaragua

Busta 19

Rivista "Sial", servizio informazioni America latina
1989 – 1992

Busta 20

Rivista "Sial", servizio informazioni America latina
1993 – 1996

Busta 21

Rivista "Sial", servizio informazioni America latina
1997

Rivista "Idoc"

Busta 22

Rivista "Nuovi tempi", settimanale evangelico
1973

Rivista "Com nuovi tempi"
1973 - 1976

Busta 23

Rivista "Com nuovi tempi"
1977 – 1978

Busta 24

Rivista "Com nuovi tempi"
1979 – 1980

Busta 25

Rivista "Com nuovi tempi"
1981 - 1982

Busta 26

Rivista "Com nuovi tempi"
1983 – 1985

Busta 27

Rivista "Com nuovi tempi"
1986 - 1988

Busta 28

Rivista "Confronti"
1989 - 1991