In ricordo di Franco Calamida


Questa notte è morto Franco Calamida. Ci lascia un compagno di militanza e per molti di noi l'amico fraterno di una vita, con il quale si sono condivise speranze.. Se ne và una figura della Milano del '68 che non ha mai smesso di agire e pensare ad un mondo più giusto, più eguale, più fraterno e più bello. Un pezzo di una generazione che ha concepito la politica come impegno ideale e ricerca dell' unità della sinistra alternativa. Dalla lotta degli impiegati milanesi del 1969, ai Comitati di Base, ad Avanguardia Operaia, Democrazia Proletaria, Rifondazione Comunista, ai nostri giorni, dove ha animato la vita associativa milanese prima con la Convenzione per la sinistra e con Costituzione e beni Comuni. E' stato consigliere comunale della città e parlamentare della Repubblica. Noi, che abbiamo condiviso con lui questi suoi ultimi anni di politica attiva, ce lo portiamo nel cuore. Addio Franco.

Per Costituzione Beni Comuni, Emilio Molinari - Milano, 13 giugno 2021


La scomparsa improvvisa di Franco Calamida è quella di un compagno che nel 1969 creò in un pezzo di Philips, quello a due passi dalla Stazione Centrale, un Comitato di Base che riuscì a egemonizzare rapidamente il Consiglio di Fabbrica, sicchè Franco diventò in essa la figura sindacale numero uno. Nell'organizzazione politica a cui usualmente i Comitati di Base si riferivano, Avanguardia Operaia, Franco si distinse da subito e fu quindi eletto nella sua Segreteria nazionale. Era prassi di Avanguardia Operaia, d'altra parte, la consegna della gestione dell'organizzazione politica, prima di tutto, a militanti che si distinguevano come figure di traino e di guida sui luoghi di lavoro, ma anche nelle scuole medie, serali, tecniche, e nelle sedi universitarie. Franco fu pure eletto nel Consiglio comunale milanese, e successivamente sarà pure eletto alla Camera dei Deputati. Il suo carattere si distingueva rispetto a congrua parte degli altri compagni con ruoli di responsabilità politica: Franco, infatti, odiava polemiche e scontri, tendeva alla discussione paziente e alla mediazione. Era, anche, capace di ironia, spesso come forma di allentamento di tensioni. Chiunque abbia fatto politica militante sa quanto facilmente vi precipiti, anche su cose minori, la polemica. Abbiamo fatto politica insieme per 62 anni. Un abbraccio forte alla sua compagna Rita. Addio Franco, grande compagno,

Luigi Vinci