Il movimento di opposizione, Napoli 1967 - 1972

 

I documenti accessibili da questa pagina sono relativi al movimento studentesco universitario e medio e alla Sinistra universitaria di Napoli e sono stati prodotti tra il 1967 e il 1972.
Sono stati digitalizzati da Alfredo Laudiero, un ex militante napoletano che li ha raccolti, ordinati e infine digitalizzati.
Li pubblichiamo molto volentieri sul nostro sito, perchè sono fonti storiche insostituibili per chi voglia fare ricerca storica su quel movimento.
Sul '68 a Napoli segnaliamo l'articolo di Luca Rossomando Tra rivolta esistenziale e progetto politico. La storia sotterranea del Sessantotto napoletano.
Per chi volesse approfondire le vicende dei movimenti sociali a Napoli negli anni 60 e 70, consigliamo il libro di Luca Rossomando "Le fragili alleanze. Militanti politici e classi popolari a Napoli (1962 - 1976)", edizioni Napoli monitor



Cosa è
"Movimento di opposizione. Napoli: 1967-1972" raccoglie, in formato digitale, documenti di una significativa componente del ‘68 napoletano. I materiali raccolti illustrano le attività della Sinistra Universitaria e delle numerose e varie iniziative ed organizzazioni nate intorno ad essa. La Sinistra Universitaria (SU) nasce, nella primavera del 1967, come corrente di sinistra all’interno dell’Unione Goliardica Italiana (UGI) napoletana. Lo scontro con la direzione dell’UGI è aperto e aspro: l’organizzazione viene accusata di fungere da cinghia di trasmissione degli interessi dei partiti della sinistra ufficiale. La SU, costituitasi in corrente autonoma, si stacca poi definitivamente dall’UGI nell’autunno dello stesso anno. Intorno alla SU ruotano, con varie fortune, il Movimento Studentesco universitario (delle facoltà umanistiche e scientifiche situate nella sede centrale dell'Università Federico II, nonché delle facoltà di ingegneria, fisica teorica e medicina situate in altre sedi), la Sinistra Studenti Medi, il Movimento Studentesco medio, e, dall’inizio degli anni ‘70, l’organizzazione Rivoluzione Operaia. Ultime attività nate dal gruppo di persone coinvolte nella SU sono la creazione del Centro Studi sull’Istruzione e la Ricerca (CSIR) e la fondazione della casa editrice Thelema. Un ulteriore elemento di questa esperienza è la formazione nella primavera/estate del 1968 del Centro - un gruppo più ristretto, costituito da una quindicina di persone (studenti e docenti), ‘anziani’ del movimento. Questo gruppo svolge una duplice attività: interna, di studio e di elaborazione teorica, ed esterna, di direzione delle varie iniziative sopra ricordate. Un'altra peculiarità della storia della SU è il rapporto stretto, stabilito fin dall’inizio delle sue attività, con una componente radicale delle organizzazioni degli assistenti universitari e dei professori incaricati. Gli anni della nascita della SU sono gli anni delle grandi speculazioni edilizie legate alla costruzione della nuova Facoltà di Ingegneria e del secondo Policlinico dell’Università di Napoli. Questo rapporto con i docenti subalterni permette all’organizzazione degli studenti di sviluppare rapidamente una visione chiara dei poco trasparenti interessi dei settori dominanti del corpo accademico. La SU costruisce una linea politica che associa una grande concretezza di intervento contro le baronie e il malaffare accademico ad una forte politicizzazione, che ha come punto di riferimento teorico la lezione leninista. voci e consistenza del fondo. Il fondo è costituito da 253 documenti, complessivamente di circa 2800 pagine. I documenti sono suddivisi in sette sezioni tematiche, ognuna organizzata cronologicamente:

Contesto universitario – 9 documenti / 236 pagine; senza alcuna pretesa di completezza, i documenti presentati illustrano alcuni punti di conflitto che oppongono, a metà anni ’60, le organizzazioni dei docenti subalterni e l’ORUN, la rappresentanza studentesca dell’epoca, alle baronie accademiche (questione del secondo policlinico, progetto dell’“area di ricerca”, problema dell’unità tra didattica e ricerca ) e ai primi progetti governativi di riforma universitaria.

Sinistra Universitaria - 85 documenti / 797 pagine; raccoglie i documenti ufficiali della SU dalla sua nascita come corrente dell’UGI nella primavera del 1967 fino alla sua dissoluzione di fatto, nel 1972: statuto, mozioni, volantini, documenti interni, bollettini, pubblicazioni di approfondimento, relazioni di gruppi di studio.

Movimento Studentesco Universitario - 92 documenti / 460 pagine; raccoglie mozioni, volantini, testi dattiloscritti dei controcorsi, contro-guide dello studente, materiale informativo vario pubblicato a cura dei gruppi di facoltà.

Sinistra Studenti Medi e Movimento Studentesco Scuole Medie - 8 documenti / 43 pagine; comprende volantini, documenti di approfondimento, testi di questionari distribuiti nelle scuole napoletane.

Centro - 44 documenti / 994 pagine; raccoglie prevalentemente relazioni introduttive alle riunioni del Centro e verbali di alcune discussioni.

Rivoluzione Operaia – 12 documenti /144 pagine; comprende volantini, giornali di fabbrica, relazioni per dibattiti interni, documentazioni relative alle lotte operaie in Europa - documenti inizialmente pubblicati a cura del Comitato di Lavoro Politico Operai-Studenti e, successivamente, di Rivoluzione Operaia.

Centro Studi sull’Istruzione e la Ricerca & Thelema – 3 documenti/ 89 pagine; comprende due documenti sulle nuove forze lavoro intellettuali salariate nel mondo capitalistico e nel mondo socialista ed il progetto editoriale della casa editrice Thelema.

Ogni sezione è preceduta da una breve nota introduttiva che ha lo scopo di fornire alcuni chiarimenti utili a collocare e interpretare meglio il materiale archivistico della sezione stessa - illustro il processo di nascita delle varie iniziative; accenno ai loro obiettivi ed eventualmente propongo una grossolana periodizzazione. Non è né una sintesi dei documenti raccolti né tantomeno una storia di quelle iniziative. L’illustrazione dello svolgimento degli eventi e delle attività è lasciato al materiale documentario raccolto nelle varie sezioni. I documenti di ogni sezione sono elencati cronologicamente in un foglio Excel che accompagna la sezione stessa e che funge da indice. Del documento sono riportati, in questo foglio, oltre alla data, il titolo e la consistenza in numero di pagine. In alcuni casi questi dati sono seguiti da una breve nota esplicativa. Il fondo cartaceo, che spero di poter depositare in un archivio napoletano, contiene una grande quantità di documenti, prevalentemente scritti a mano, che illustrano la vita interna dell’organizzazione: le attività della commissione nazionale, i verbali delle assemblee interne, le relazioni dei gruppi di studio, le rubriche dei contatti nazionali, le minute delle riunioni dell’Ufficio Politico (documenti, tutti questi, relativi alla SU), verbali della Sinistra Studenti Medi, la registrazione su nastri magnetici di alcune discussioni del Centro, ecc.

Provenienza dei documenti; limiti del fondo.
Ho raccolto questi materiali integrando il mio archivio personale con l’archivio della SU conservato da Francesco Del Franco. Altri documenti provengono da Antonio Carola, Ruggiero De Ritis, Ugo Feliziani, Eugenio Galzenati. Non è stato sempre possibile individuare la datazione esatta dei testi. In questo caso il documento è stato inserito nella cronologia nel modo più congruo con il contesto. Altre volte la data è stata ricavata da una copia dello stesso documento (conservata nell’archivio cartaceo) di qualità di stampa peggiore, ma con una indicazione esplicita di data. Nel foglio Excel il simbolo 00 segnala l’impossibilità di una datazione precisa. Il fondo fornisce una rappresentazione sufficientemente accurata delle attività e degli orientamenti del gruppo della Sinistra Universitaria. Se, in questa ottica, il fondo è relativamente completo, è ovviamente inadeguato a rappresentare il panorama delle attività e delle presenze politiche organizzate a Napoli a fine anni ’60. (Materiali utili in questo senso sono contenuti in alcuni fondi cartacei conservati presso la Bibilioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli. Questi fondi sono raccolti nella sezione “Fondo documenti di storia contemporanea - Movimento studentesco, Napoli 1967-1970” della Biblioteca Nazionale.)

Il mio lavoro
Non sono archivista di professione e il mio lavoro è evidentemente sotto vari aspetti inadeguato. Ho scelto di lavorare alla digitalizzazione dei documenti e di organizzarne la diffusione via internet. L’esigenza di un archivio digitale del materiale del ’68 è stata ribadita nell’incontro tenuto a Parma a novembre 2016 – “Sessantotto di carta. Gli archivi di movimento in Italia”. In questo incontro, al quale hanno partecipato più di una dozzina di archivi e centri studi italiani, si è discusso un progetto, di cui si è fatto promotore il “Centro studi movimenti” di Parma, di digitalizzazione del patromonio cartaceo relativo al ’68 italiano. Un primo finanziamento permetterà di digitalizzare alcuni archivi fotografici. Si spera che un più ampio lavoro possa essere realizzato in un futuro prossimo. Nel frattempo, ho preferito anticipare una parte di questo lavoro digitalizzando le fonti alle quali avevo accesso. Non è stata mia intenzione dare valutazioni critiche, prendere le distanze o sostenere la validità delle affermazioni contenute in questi documenti. Ho partecipato a questa storia che è stata una parte importante della mia vita, ma ho provato in questo lavoro ad ispirarmi ad un semplice principio. Come osserva Anna Maria Siccardi nel descrivere i compiti che si era dato, fin dall’inizio delle sue attività, il “Centro di documentazione di Lucca”: “Si trattava allora di raccogliere e conservare tutta una vastissima produzione di materiale trascurato dalle biblioteche statali e nazionali: periodici ciclostilati, notiziari di piccoli gruppi, numeri unici, bollettini studenteschi, fogli di fabbrica, espressione di una estesa cultura di base, alternativa e d’opposizione, povera dal punto di vista tipografico ma molto vivace nel dibattito teorico e corrispondente alle richieste sociali da essa rappresentate.”. In altre parole, è necessario raccogliere e conservare fonti non ufficiali se si vuole fare una storia che non sia storia dell’ufficialità.

Alfredo Laudiero

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