Con una dotazione finanziaria di otto milioni di euro, il 2018 è stato designato “Anno europeo del patrimonio culturale (EYCH – European Year of Cultural Heritage)”, con la finalità, tra l'altro, di promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale.
Nel corso del 2018 sarà prioritario l’impegno di evidenziare il contributo economico dei beni culturali per i settori culturali e creativi e sottolineare il ruolo del patrimonio culturale nelle relazioni esterne dell’Ue, tra cui la prevenzione dei conflitti, la riconciliazione post-conflitto e la ricostruzione del patrimonio eventualmente distrutto.
Le misure adottate per conseguire gli obiettivi del programma possono comprendere le seguenti attività a livello europeo, nazionale, regionale o locale:
- iniziative ed eventi intesi a promuovere il dibattito con l'intento di sensibilizzare il pubblico in merito all'importanza e al valore del patrimonio culturale, nonchè di facilitare il coinvolgimento di cittadini e portatori di interessi;
- informazioni, esposizioni e campagne di istruzione volti a trasmettere valori quali la diversità e il dialogo interculturale e a stimolare il contributo del pubblico alla protezione e alla gestione del patrimonio culturale;
- condivisioni di esperienze e di buone pratiche da parte di amministrazioni nazionali, regionali e locali e di altre organizzazioni
- svolgimento di studi e di attività di ricerca e innovazione e diffusione dei risultati su scala nazionale o europea;
- promozione di reti e progetti collegati all'Anno europeo, anche attraverso i media e le reti sociali.
La Decisione 2017/864 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un Anno europeo del patrimonio culturale (2018) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, (serie L 131) il 20 maggio 2017.
Ultimo aggiornamento: mercoledì 14 giugno 2017